COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO PER LE PROVINCE DI PADOVA, TREVISO E VICENZA:
ANALISI DEL NUOVO CONTESTO COMPETITIVO
Con quasi 75 miliardi di valore aggiunto totale, l’economia delle tre province è in primo piano sia in ambito regionale (55,7%) sia nazionale (5% circa)
Nel 2015 hanno registrato valori esportati pari a 37,8 miliardi, il 65,7% del totale regionale e il 9,1% dell’export nazionale
Tra il 2008 e il 2015 le esportazioni dell’industria manifatturiera nelle tre province hanno mostrato un andamento brillante: crescita dei valori esportati pari a 4,7 miliardi e un aumento del 14,5% (vs. il +13,2% dell’Italia)
L’alta competitività è evidente anche nel confronto con i migliori territori tedeschi e, in particolare, con 6 Laender simili per produttività e vocazione manifatturiera: le tre province mostrano una propensione all’export elevata pari al 51% (con punte del 72% nella provincia di Vicenza), 13 punti percentuali in più rispetto ai 6 Laender selezionati.
Venezia, 19 novembre 2016. L’analisi dei bilanci di 4.891 imprese evidenzia però una forte polarizzazione dei risultati. Le imprese migliori tra il 2008 e il 2015 hanno registrato una crescita superiore al 33,5%; quelle peggiori un calo almeno pari al 29%.
Venezia Marghera, 19 novembre 2016. In occasione dell’Assise Generali 2016 delle Confindustrie Padova Treviso e Vicenza, la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo ha predisposto una ricerca sul profilo competitivo delle tre province, esaminando l’evoluzione di alcuni indicatori economici nel confronto in ambito nazionale e internazionale.
Si sono dapprima considerati il peso e l’evoluzione economica delle 3 province, soffermandosi sulla loro capacità di superare la crisi degli ultimi anni e, in particolare, sulla competitività del tessuto industriale locale evidente dalla buona dinamica delle esportazioni.
La competitività di queste province viene poi misurata attraverso un originale confronto con una selezione di territori tedeschi simili per produttività media e vocazione manifatturiera.
L’ultima sezione chiude lo studio, attraverso l’analisi di 4.891 imprese delle tre province, con l’obiettivo di evidenziare la polarizzazione del tessuto produttivo locale, che presenta soggetti altamente dinamici e trainanti sui mercati internazionali, ma anche imprese in difficoltà nell’adottare adeguati profili strategici nell’attuale contesto competitivo.
Elevata rilevanza economica delle 3 province
Con quasi 75 miliardi di euro di valore aggiunto totale, l’economia delle province di Padova, Treviso e Vicenza ricopre una posizione di primo piano sia in ambito regionale (55,7%), sia a livello nazionale (5% circa).
In queste province assume un ruolo particolarmente elevato l’industria in senso stretto (29%), dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale.
La forza dell’industria consente alle economie di questi territori di avere un’ottima presenza sui mercati internazionali, con una propensione all’export particolarmente elevata.
Nel 2015 Padova, Treviso e Vicenza hanno fatto registrare valori esportati pari a 37,8 miliardi di euro, il 65,7% del totale regionale e il 9,1% dell’export nazionale. Insieme le tre province hanno registrato un avanzo commerciale pari a 16,3 miliardi di euro, poco più di un terzo del totale italiano.
Meccanica, sistema moda e sistema casa sono i principali settori di export di queste tre province.
Le tre province che mostrano un’alta competitività sui mercati esteri
Tra il 2008 e il 2015 le economie delle tre province hanno registrato un lieve calo del valore aggiunto complessivo. In un contesto difficile, Padova e Vicenza hanno tuttavia mostrato una migliore tenuta rispetto alla media nazionale.
In queste province si è distinto il tessuto manifatturiero locale che presenta un’elevata vocazione distrettuale. A Treviso e Vicenza, infatti, l’export dei distretti rappresenta il 50% circa del totale.
Tra il 2008 e il 2015 le esportazioni dell’industria manifatturiera nelle tre province hanno mostrato un andamento brillante, registrando una crescita dei valori esportati pari a 4,7 miliardi di euro e un aumento del 14,5% (vs. il +13,2% dell’Italia).
Sono stati trainanti i settori della Meccanica (+1,2 mld di euro rispetto al 2008), dell’Agroalimentare (+1 mld) e della Concia e degli articoli in pelle (+759 milioni), seguiti dalla Chimica (+417 mln) e dalla Gomma e plastica (+356 mln). Sono, invece, distanti rispetto ai livelli del 2008 le vendite estere di Tessile-Abbigliamento.
Livelli di eccellenza sono stati raggiunti dalla meccanica di Vicenza e Padova, rispettivamente terza e quarta provincia italiana per crescita dell’export in valore assoluto tra il 2008 e il 2015. Treviso, invece, si è distinta nel settore agro-alimentare e, in particolare, nel comparto vitivinicolo, dove detiene il primato per crescita grazie al successo internazionale riscosso dal prosecco di Conegliano-Valdobbiadene.
Evidente competitività nel confronto con i Laender tedeschi
L’alta competitività espressa dalle tre province sui mercati esteri è evidente anche nel confronto con i migliori territori tedeschi e, in particolare, con 6 Laender simili per produttività e vocazione manifatturiera: Niedersachsen, Saarland, Rheinland-Pfalz, Baden-Wuttenberg, Bayern, Nordrhein-Westfalen.
Le tre province mostrano, infatti, una propensione all’export elevata e pari al 51% (con punte del 72% nella provincia di Vicenza), 13 punti percentuali in più rispetto ai 6 Laender selezionati.
Il confronto offre anche conferme della buona dinamica delle esportazioni delle tre province, che nel periodo analizzato hanno registrato una crescita solo di poco inferiore a quella dei Laender (+14,5% tra il 2008 e il 2015 vs. il +15,8%).
Se poi si restringe il confronto ai primi 10 settori per export di Padova, Treviso e Vicenza, emerge un andamento migliore delle tre province, che hanno evidenziato un progresso del 15,5%, quasi il doppio rispetto ai Laender selezionati (che si sono fermati al +8,6%).
Spiccano, in particolare, le performance di Meccanica, Agroalimentare, Chimica, Gomma e Plastica, tutti con una dinamica migliore nel complesso delle tre province venete rispetto ai territori tedeschi selezionati.
Elevata la polarizzazione dei risultati in funzione del profilo strategico adottato
L’analisi dei bilanci di 4.891 imprese delle tre province evidenzia come sia però forte la polarizzazione dei risultati. Le imprese migliori tra il 2008 e il 2015 hanno registrato una crescita superiore al 33,5%; quelle peggiori un calo almeno pari al 29%.
La dispersione dei risultati è elevata in tutti i settori. Tra i più dinamici, ad esempio, la meccanica di precisione ha al proprio interno soggetti con una crescita superiore al 66,5%, ma anche imprese con un calo del 6%. Anche nei settori più in difficoltà, come il mobile, c’è poi un buon gruppo di aziende che ha mostrato un’ottima dinamica.
A livello dimensionale emergono punte d’eccellenza soprattutto tra le imprese di medio-grandi e grandi dimensioni, che hanno mostrato aumenti di fatturato anche superiori al 60%. Più in difficoltà sono, invece, le imprese più piccole che hanno al proprio interno un nucleo di soggetti in forte difficoltà, con riduzioni del fatturato superiori al 40%.
Questi risultati sono spiegati dal diverso posizionamento strategico delle imprese: chi ha investito in sostenibilità ambientale, innovazione, qualità e internazionalizzazione ha ottenuto migliori performance di crescita.
La competitività dei territori di queste province può essere ulteriormente rafforzata attraverso la maggiore diffusione di queste strategie.
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Data ultimo aggiornamento 19 novembre 2016 alle ore 13:32