IL SETTORE AGROALIMENTARE NELL’AGROPONTINO
CONTINUA IL CONFRONTO AVVIATO DA INTESA SANPAOLO
CON IL MONDO IMPRENDITORIALE DEL SETTORE
•Intesa Sanpaolo presenta un’analisi della Direzione Studi e Ricerche sull’andamento e le prospettive di crescita del settore agroalimentare nell’agropontino
•Il Lazio e Latina protagonisti della crescita sui mercati esteri grazie alle esportazioni dei prodotti agroalimentari
Cori, 21 febbraio 2017 – Si rinnova l’appuntamento con gli imprenditori agroalimentari dell’agropontino, con un convegno organizzato oggi da Intesa Sanpaolo presso l’Agriturismo Cincinnato di Cori dal titolo “Il settore agroalimentare nell’agropontino”.
Dopo un primo incontro lo scorso anno, il confronto tra imprenditori e il mondo bancario vedrà oggi un ampio approfondimento grazie agli interventi di Pierluigi Monceri, Responsabile della Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia, Fabrizio Guelpa, Responsabile Industry & Banking della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Emanuele Oberto Tarena, coordinatore del Team Agricoltura di Intesa Sanpaolo, Massimo Maria Madonia, Direzione Regionale Agricoltura, sviluppo rurale, caccia e pesca dell’Assessorato Agricoltura Regione Lazio e alla presenza di numerosi imprenditori.
Il convegno si aprirà con i saluti di Pieluigi Faloni, Prefetto di Latina, Tommaso Conti, sindaco di Cori e Mauro Zappia, commissario straordinario CCIAA di Latina.
Nel 2015 il valore aggiunto dell’agroalimentare in Italia è ammontato a 58,5 miliardi di euro pari al 3,9% del valore aggiunto totale nazionale. In termini occupazionali in Italia sono circa 1,3 milioni gli occupati nell’agribusiness pari al 5,5% degli occupati totali. La rilevanza del settore è confermata anche su scala europea con l’Italia al secondo posto dopo la Francia nella produzione agricola e terza nell’alimentare. Nel 2016 l’Italia è stato il paese più ricco di produzioni locali meritevoli dei marchi DOP, IGP e STG. L’export di agricoltura, silvicoltura e pesca hanno raggiunto un livello pari a 6,6 miliardi di euro nel 2015, il 23,6% in più rispetto al 2008 (+1,27 miliardi di euro). In crescita anche le vendite di alimentare (+ 6,9 miliardi di euro; +43,1%) e bevande (+2,5 miliardi di euro; +50,5%). Il buon andamento del 2015 trova conferma nei dati 2016 e nei prossimi anni ci si aspetta un’ulteriore accelerazione della domanda estera.
Nel Lazio è presente il 6,1% delle aziende agricole italiane. La provincia di Latina con 20.540 imprese circa rappresenta l’1,3% delle imprese italiane e il 21% di quelle laziali. Il territorio agropontino è un territorio di eccellenze che nell’ortofrutta vanta quattro certificazioni: il kiwi di Latina, il sedano bianco di Sperlonga, l’oliva di Gaeta e il carciofo romanesco a cui si aggiunge la certificazione dell’olio delle colline pontine. Prodotti apprezzati all’estero come dimostrano i numeri delle esportazioni. Nel 2015 le esportazioni di prodotti agricoli in questa provincia hanno rappresentato il 2,2% delle esportazioni totali della filiera agricola italiana e il 53,7% delle esportazioni della regione. E i tassi di crescita dell’export mantengono un buon ritmo anche nel 2016.
Il Gruppo Intesa Sanpaolo per facilitare le imprese nell’accesso al credito ha realizzato un progetto innovativo che ha l’obiettivo di sostenere le filiere produttive di eccellenza del sistema imprenditoriale italiano. Con il Programma Sviluppo Filiere Intesa Sanpaolo ha sviluppato un nuovo modello di servizio che, grazie alla collaborazione con le grandi aziende del Made in Italy, accompagna le piccole e medie imprese che ne costituiscono la filiera produttiva nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento.
Nel settore agroalimentare il Programma Sviluppo Filiere conta ad oggi oltre 100 filiere dislocate su tutto il territorio nazionale, con una certa disomogeneità tra le diverse Regioni: nel Lazio, per esempio, è presente una sola filiera che coinvolge un totale di 24 fornitori. In parallelo si contano sul territorio laziale altri 150 fornitori appartenenti a filiere dislocate invece su altre Regioni. Ma il programma risulta ancora sottoutilizzato rispetto alle sue potenzialità.
«Per meglio supportare le aziende agroalimentari e sviluppare le potenzialità del comparto, Intesa Sanpaolo ha realizzato un presidio specialistico dedicato all’agricoltura che consente alla banca di essere ancora più vicina alle esigenze del territorio - spiega Pierluigi Monceri, Responsabile della Direzione Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia. Nella zona dell’agropontino Intesa Sanpaolo è presente con una rete di 16 filiali tra Retail e Imprese, di cui 10 a vocazione agricola. Il Gruppo ha messo in campo diverse risorse a supporto del settore e nel 2016 ha stipulato un accordo con MIPAAF impegnandosi ad essere la prima banca dell’agricoltura proprio con l’obiettivo di sostenere le imprese agricole e le filiere agroalimentari stanziando un plafond di 6 miliardi di euro per il triennio 2016-2018.Vogliamo aiutare le imprese a raggiungere nuovi mercati e per fare questo servono maggiori dimensioni di impresa, maggiori investimenti, maggiore diversificazione».
Per informazioni:
Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Banca dei Territori e Media Locali
stampa@intesasanpaolo.com
T. 06 67124992
Data ultimo aggiornamento 21 febbraio 2017 alle ore 09:20