COMUNICATO STAMPA
CASSA DI RISPARMIO DI PISTOIA E DELLA LUCCHESIA
APRE IL PALAZZO STORICO DELLA SEDE DOMENICA 7 MAGGIO
• Apertura straordinaria con visite guidate ai tesori di Palazzo Azzolini
• L’evento si inserisce nel programma di iniziative di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017
Pistoia, 5 maggio 2017 – Anche domenica 7 maggio Palazzo Azzolini, sede storica di Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, sarà visitabile gratuitamente a tutti coloro che vorranno percorrere un inedito itinerario alla scoperta dei tesori di uno tra i meglio conservati palazzi storici pistoiesi.
L’apertura straordinaria fa parte delle iniziative previste nel programma di eventi per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017. Il palazzo sarà visitabile dalle 15:30 alle 20:00. Sono state inoltre organizzate due visite guidate, alle ore 16.00 e alle ore 18.00, che accompagneranno il pubblico nella scoperta dei più nascosti ambienti della banca, che svela un fastoso apparato ornamentale e un articolato programma iconografico.
Per prenotare la partecipazione ad una delle visite guidate si consiglia di contattare in orario d’ufficio il Museo dell’antico Palazzo dei Vescovi allo 0573 369275 o all’indirizzo di posta elettronica anticopalazzodeivescovi@operalaboratori.com
Anche per il mese di maggio, infine, l’apertura straordinaria di Palazzo Azzolini sarà personalizzata da una degustazione a tema.
Palazzo Azzolini - Breve scheda
L’edificio fu realizzato su progetto dell’architetto bolognese Tito Azzolini e inaugurato nel 1905 come sede della Cassa di Risparmio. Azzolini coniugò il modello del quattrocentesco palazzo Strozzi a Firenze con nuove soluzioni formali, mentre nella decorazione muraria dell’interno intervenne Achille Casanova, la cui impronta si evidenzia nel cortile, ornato con figurazioni araldiche di gusto neo-medievale, e nei vari ambienti interni decorati a pannellature e composizioni floreali a trama fitta. La fluida eleganza dell’Art Nouveau convive con omaggi alla tradizione della pittura toscana dell’Ottocento grazie all’apporto innovativo di un giovane Galileo Chini, intervenuto nell’atrio del palazzo e nella decorazione dello scalone e della sala delle assemblee. In quest’ultima l’artista realizzò il fregio superiore sperimentando un linguaggio di ispirazione rinascimentale di grande efficacia decorativa.
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Data ultimo aggiornamento 5 maggio 2017 alle ore 14:54