LA BANCA, MOTORE DELL’ECONOMIA NEL CONTESTO EUROPEO
• Intervenuti Padoan, Prodi, Gros Pietro, Messina e Sacchi Morsiani
Bologna, 12 dicembre 2017. Si è svolto oggi a Bologna il convegno La banca, motore dell’economia nel contesto europeo presso la sede di Carisbo, a cui hanno partecipato il ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan, l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, Gian Maria Gros Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, e Carlo Messina, consigliere delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.
“A 60 anni dalla firma dei Trattati di Roma che hanno dato avvio all’Unione Europea una riflessione si pone su come i cambiamenti sociali, culturali, giuridici, economici del mondo attuale abbiano influito sul processo di integrazione dell’Europa. – ha commentato nel suo intervento di apertura Gianguido Sacchi Morsiani, presidente di Carisbo che si è fatto promotore dell’incontro - Dove questa riflessione, se non a Bologna, dove batte uno dei cuori di Intesa Sanpaolo? L’appuntamento è anche l’occasione per ricordare e celebrare i 180 anni dalla fondazione di Carisbo e i 10 anni dalla nascita di Intesa Sanpaolo, avvenuta nel 2007 grazie all’unione di Banca Intesa e Sanpaolo Imi a cui noi abbiamo dato il nostro fattivo contributo.”
“Il sistema bancario italiano è profondamente mutato, prima sul piano normativo e poi via via con un articolato processo di sviluppo che ha portato all’attuale concentrazione, con alcuni grandi gruppi protagonisti nel mercato europeo di cui noi siamo, con Intesa Sanpaolo, tra i principali attori. – ha sottolineato Sacchi Morsiani - Un mutamento che, credo di poter rivendicare, abbiamo contribuito a far partire nei primi anni ’80 proprio qui da Bologna, con i primi convegni sulla trasformazione della natura delle banche, allora prevalentemente pubblica, in imprese aperte ai capitali privati, raccogliendo in ciò un originario stimolo di Beniamino Andreatta, Iniziative che poi hanno preso corpo (è del 1987 la prima emissione di quote di partecipazione di Carisbo, antesignana nell’apertura al capitale privato nelle banche) e hanno contribuito a costituire il milieu da cui è nata la Legge Amato di riforma che ha completamente trasformato il sistema bancario italiano.”
“A partire da quella embrionale iniziativa, – ha aggiunto Sacchi Morsiani - con Carisbo siamo sempre stati protagonisti del cambiamento che ha caratterizzato il mondo delle banche, fino a partecipare, con un ruolo certamente non secondario, alla costituzione del maggiore Gruppo bancario nazionale che oggi è Intesa Sanpaolo.”
“Con i trattati del 1998 che hanno dato avvio alla realizzazione dell’Unione Bancaria Europea, e la conseguente creazione della Banca Centrale Europea, abbiamo creato un primo fondamentale tassello di quella che è oggi l’Unione Europea. Abbiamo dato concreto avvio – continua il presidente di Carisbo - ad una fisionomia federale in ambito creditizio, delegando ampi poteri alla BCE sulle banche, in primis quelle maggiori.
Il complesso processo di sviluppo del federalismo europeo ha trovato particolare applicazione in ambito creditizio, anticipandone la coniugazione rispetto ad altri strategici settori. Ciò è quanto mai evidente oggi per i maggiori Gruppi bancari che operano secondo regole comuni.
In qualche modo il settore del credito ha rappresentato un’occasione straordinariamente eloquente per rivelare il percorso di un modello federalista in Europa in senso propriamente giuridico, precorrendo altri strategici settori dove è ora più che mai necessario arrivare ad un ambito comune, quali le politiche economiche, tributarie, di difesa.”
“Nel credito il trasferimento di sovranità dagli Stati all’Europa è reale, sancito giuridicamente ed esercitato direttamente, senza intermediari. È un elemento caratterizzante il settore del credito che merita di essere sottolineato e che più di ogni altro si rivela significativo in questa dimensione.
Per noi che siamo europeisti convinti il percorso verso un’auspicabile modello federale è sempre l’obiettivo fondamentale. Ma attenzione perché insieme alle rose ci sono pure le spine, quando ci accorgessimo di essere governati da un’entità sovranazionale europea. Resterebbero a questo punto solo interventi politici che andrebbero esercitati dentro, e non contro, le istituzioni europee. Una debolezza del nostro Paese sta proprio nelle carenze di presenza di nostri rappresentanti nelle burocrazie comunitarie: sul progetto di addendum alle linee guida della BCE sugli NPL per esempio, occorre che si faccia sentire la nostra voce riguardo una norma che rappresenterebbe un impoverimento per le nostre imprese, porterebbe a vincoli più stringenti e, in sostanza, ad una più difficile erogazione del credito.”
“L’appuntamento di oggi – ha concluso Sacchi Morsiani - testimonia la volontà di Carisbo-Intesa Sanpaolo di continuare a essere presente e ad investire in un territorio dalle grandissime potenzialità, in cui siamo storicamente attivi e punto di riferimento per l’economia locale. Testimonia anche l’importante impegno di tutto il Gruppo Intesa Sanpaolo a sostegno della società e dell’economia emiliano-romagnola.”
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Data ultimo aggiornamento 12 dicembre 2017 alle ore 12:28