COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO: SI CHIUDE A PADOVA IL TOUR SULLA PRODUTTIVITA’ E L’EFFICIENZA OPERATIVA NELLE PMI ITALIANE
• Durante il roadshow, organizzato da Intesa Sanpaolo Forvalue in collaborazione con Considi, sono stati illustrati gli esiti della prima ricerca italiana - condotta in partnership con CUOA Business School di Vicenza e Università di Padova – sui benefici ottenibili attraverso l’adozione di pratiche evolute di eccellenza operativa e gestione snella (lean management).
• Analizzate oltre 450 imprese manifatturiere italiane. Le aziende che adottano queste pratiche evolute ottengono il 9% di produttività in più in termini di valore aggiunto per addetto.
Milano/Padova, 22 novembre 2019 – Si è concluso a Padova il tour di Intesa Sanpaolo Forvalue, società del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella consulenza non finanziaria e dedicata alla clientela imprese delle Direzioni Regionali della Banca dei Territori. Il roadshow, organizzato in collaborazione con Considi, realtà vicentina specializzata nella consulenza aziendale, si è sviluppato in un totale di 8 tappe che hanno toccato alcune delle aree più produttive del nostro Paese: Milano, Torino, Bologna, Firenze, Napoli, Roma, Varese e, infine, Padova.
Durante gli incontri, cui hanno partecipato oltre 300 imprenditori in rappresentanza delle aziende appartenenti al Club Forvalue – la piattaforma di networking dedicata ai clienti imprese che usufruiscono dei servizi di ISP Forvalue – sono stati illustrati i risultati della prima ricerca italiana, condotta dalla CUOA Business School insieme all’Università di Padova, sui benefici che l’adozione di pratiche evolute di operational excellence e lean management (OELM) apportano alla produttività aziendale.
Dall’analisi, che ha interessato oltre 450 imprese manifatturiere, emerge che - anche se le pratiche OELM non sono molto diffuse tra le nostre imprese (circa il 20% le adotta in modo continuativo) - le differenze in termini di reddittività tra i migliori e i peggiori sono sostanziali. Un numero su tutti: le imprese avanzate hanno quasi il 9% di produttività in più in termini di valore aggiunto per addetto. Sotto il profilo della redditività e della produttività delle imprese, le aziende cosiddette advanced (ossia che adottano in modo continuativo e sistematico tali tecniche manageriali) hanno un EBITDA maggiore di più del 4% rispetto alle imprese “non adottive”. Le imprese avanzate sono inoltre più grandi (153 dipendenti medi rispetto a 43 delle imprese che non adottano la lean), esportano di più (70% vs. 38%) e hanno più stabilimenti all’estero.
“Il sostegno alle imprese del nostro Paese, per una banca come la nostra, non passa esclusivamente dalla sola concessione di più credito - afferma Massimo Klun, Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo Forvalue -. Per questa ragione abbiamo promosso un’iniziativa di ampie dimensioni territoriali che ha reso possibile l’incontro con centinaia di imprenditori. Con i nostri partner abbiamo potuto dimostrare come l’adizione di pratiche più avanzate nel campo della eccellenza operativa possa portare a miglioramenti significativi – pari al 9% - della produttività. Le nostre piccole e medie imprese sono campioni a livello internazionale: il rafforzamento della loro competitività rappresenta uno degli assi per una crescita della nostra economia, dell’occupazione, dello sviluppo. In Intesa Sanpaolo crediamo fermamente nel sostegno agli imprenditori attraverso servizi evoluti, non solo finanziari, per la gestione e lo sviluppo delle loro aziende. Ciò è di fondamentale importanza per la crescita del tessuto imprenditoriale italiano e, al contempo, per garantire quel ritorno sugli investimenti che è condizione necessaria per la stessa erogazione e sostegno creditizio. In questo senso, l’adizione di tecniche manageriali cosiddette lean può consentire un rapido raggiungimento di maggiori tassi di produttività che sono fattore abilitante per una positiva reddittività aziendale”.
“Non c’è dubbio che la sfida più importante che le aziende oggi sono chiamate ad affrontare sia quella della digital transformation – ha sottolineato Gianni Dal Pozzo, Amministratore Delegato di Considi -. Tuttavia, la tecnologia da sola non basta per vincere questa sfida perché ci sono altre due variabili fomentali da considerare: Persone e Processi. La Lean Organization rappresenta il paradigma culturale su cui poggiare le basi per la IV rivoluzione industriale in atto perché aiuta a coinvolgere le persone e rende robusti e stabili i processi. Diversamente il rischio è quello di digitalizzare sprechi e non cogliere tutti i vantaggi che le tecnologie digitali possono garantire”.
“Anche se il lean ha una storia lunga affondando le sue radici all'inizio del secondo dopoguerra e per certi versi anche prima, in Italia è ancora un sistema giovane, acerbo, immaturo – spiega Andrea Furlan, professore ordinario di management dell’Università di Padova e curatore della ricerca -. Il sistema industriale e politico italiano dovrebbe riflettere: le differenze in termini di redditività tra le imprese che adottano il lean e le imprese non adottanti sono abissali. Un numero su tutti: le imprese avanzate hanno quasi il 9% di produttività in più in termini di valore aggiunto per addetto. Un segnale importante per un Paese che ha perso la spinta di produttività ormai da più di tre decenni”.
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Data ultimo aggiornamento 25 novembre 2019 alle ore 16:44