COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO: AL VIA PROGRAMMA DI ACCOMPAGNAMENTO
PER STUDENTESSE DI ATENEI DEL MERIDIONE IN MATERIE STEM
L’OCCUPAZIONE FEMMINILE AL SUD
AL CENTRO DI UN INCONTRO DELLA BANCA OGGI ALLE 17
PRESENTI I MINISTRI BONETTI E PROVENZANO
Mercoledì 9 dicembre 2020, ore 17.00
Diretta streaming sul sito gruppo.intesasanpaolo.com
Napoli, 9 dicembre 2020 – Intesa Sanpaolo promuove oggi alle 17 (streaming sul sito del Gruppo) l’incontro “Il ruolo delle donne nello sviluppo del Sud Italia. Consapevolezza e valorizzazione del talento femminile per supportare la crescita economica e sociale del territorio”. L’obiettivo è accendere il faro su una delle questioni emerse con maggiore evidenza nell’attuale situazione, ma presente da tempo: il lavoro femminile, in particolare al Sud. Intervengono tra gli altri Elena Bonetti, Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, Giuseppe Provenzano, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Paola Angeletti, Chief Operating Officer di Intesa Sanpaolo, Lucrezia Reichlin, Presidente Fondazione Ortygia Business School.
L’incontro trae spunto dall’avvio, pochi giorni fa, di ‘YEP - Young Women Empowerment Program’, il progetto realizzato da Intesa Sanpaolo in collaborazione con la Fondazione Ortygia Business School per favorire la crescita personale e professionale di 40 studentesse universitarie di facoltà STEM del Sud Italia che per sei mesi saranno accompagnate da altrettante manager Intesa Sanpaolo operanti nel Mezzogiorno. Le studentesse potranno acquisire strumenti utili a comprendere i propri punti di forza e le proprie inclinazioni, per prendere in mano il proprio futuro e proporsi nel mondo del lavoro con maggiore consapevolezza. Cinque gli atenei coinvolti nell’iniziativa, dei 67 con cui Intesa Sanpaolo lavora stabilmente in Italia, 16 al Sud: Università degli Studi di Napoli Federico II, Politecnico di Bari, Università della Calabria, Università degli Studi di Catania e Università degli Studi di Palermo.
In Italia la percentuale di donne che occupano posizioni tecnico-scientifiche è tra le più basse dei Paesi Ocse: il 31,7% contro il 68,9% di uomini e solo il 5% delle 15enni italiane aspira a intraprendere professioni tecniche o scientifiche. Permane quindi un orientamento prevalente delle ragazze a indirizzare i propri studi verso le materie umanistiche, soprattutto al Sud.
Con la trasformazione digitale si rendono necessarie professioni che fino a pochi anni fa non erano centrali come lo sono ora. Intesa Sanpaolo, che con oltre 100.000 persone è uno dei più grandi datori di lavoro in Italia, assume ora laureati e laureate in fisica, ingegneria, informatica e altre materie tecnico-scientifiche. Per incoraggiare l’iscrizione di ragazze a facoltà STEM e l’acquisizione di competenze sempre più richieste anche nel settore bancario, Intesa Sanpaolo ha deciso di mettere a disposizione cinque borse di studio per neostudentesse delle università del Sud.
Il progetto presentato oggi da Intesa Sanpaolo e dalla Fondazione Ortygia Business School va esattamente in questa direzione e si inserisce nelle politiche di genere della Banca che prevedono da tempo l’inserimento di un obiettivo gestionale (KPI) che premia i manager attenti all’equità di genere, percorsi di accelerazione professionale per le manager più talentuose, un programma specifico destinato al top management sulla leadership inclusiva. A questo si aggiungono partnership per la valorizzazione del talento femminile come quella con Valore D e con la Fondazione Bellisario. Questo impegno per superare la disparità di genere, viene riconosciuto con l’inclusione del Gruppo in numerosi indici internazionali, tra cui, il più recente, il Diversity & Inclusion Index di Refinitiv che seleziona le 100 aziende al mondo quotate in borsa più inclusive e attente alla diversità e dove Intesa Sanpaolo è l’unica banca italiana presente.
L’incontro è anche l’occasione per analisi e proposte legate all’occupazione femminile al Sud in una situazione che ha portato ad un’accelerazione straordinaria del lavoro a distanza, una modalità di lavoro che Intesa Sanpaolo ha adottato fin dal 2015 e che ha visto le persone abilitate passare da 14 mila a fine 2019 a 77 mila in pochi mesi. Intesa Sanpaolo si impegna da anni con misure fortemente orientate alla conciliazione, tra cui una rete di asili nido propri, congedi parentali per i papà, un catalogo di oltre 200 servizi in convenzione da utilizzare lungo tutto l’arco della vita, dalla nascita agli studi dei figli, dal tempo libero all’assistenza agli anziani.
Studi e ricerche convergono su un generale peggioramento dei numeri relativi all’occupazione femminile con la diffusione e il protrarsi della pandemia, e, come spesso accade, la situazione si amplifica al Sud, dove il tasso di occupazione femminile è da tempo intorno al 30% e dove molte donne smettono di lavorare per difficoltà di conciliazione, mancanza di servizi per l’infanzia e fattori culturali. Dopo la prima fase di adattamento per garantire continuità, occorre trovare nuove modalità di lavoro e una nuova organizzazione degli spazi, adeguare l’infrastruttura tecnologica e la mobilità urbana e, non ultimo, ripensare la normativa.
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Intesa Sanpaolo
Intesa Sanpaolo è una delle più solide e profittevoli banche europee. Offre servizi bancari commerciali, di corporate investment banking, di gestione del risparmio, asset management e assicurativi. È la principale Banca in Italia con circa 12 milioni di clienti serviti attraverso i suoi canali digitali e tradizionali. Le banche estere del Gruppo contano 7.2 milioni di clienti in Est Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo. Per il Gruppo creare valore significa essere motore di crescita per la società e l'economia.
In campo ambientale, ha creato un fondo di € 5 miliardi destinato all'economia circolare. Promuove progetti rilevanti di inclusione economica e riduzione della povertà, tra cui un fondo di impatto per € 1,2 miliardi di finanziamenti a categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito. Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata in attività culturali proprie e in collaborazione con altri soggetti in Italia e all'estero, incluse esposizioni permanenti e temporanee del suo vasto patrimonio artistico presso le Gallerie d'Italia, i musei del Gruppo a Milano, Napoli, Vicenza e prossimamente a Torino.
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Fondazione Ortygia Business School
La Fondazione Ortygia Business School è una scuola di alta formazione per manager sorta nel cuore del Mediterraneo da un’idea dell’economista e docente Lucrezia Reichlin. Il progetto consiste nella creazione di un centro di eccellenza a Siracusa con l’obiettivo di creare un luogo ponte tra Europa e Mediterraneo che favorisca lo sviluppo e la crescita economica dei paesi dell’area, agendo da catalizzatore per iniziative di business e dialogo economico tra le culture. Contemporaneamente, l’iniziativa intende contribuire al rilancio del sud Europa, e in particolare del sud Italia, attraverso la costruzione di competenze e di reti commerciali con i paesi della sponda meridionale del Mediterraneo che facilitino una ripresa del Mezzogiorno e del Sud Europa.
Sito internet: ortygiabs.org | Twitter: @OrtygiaBS | Facebook: @OrtygiaBS | LinkedIn: https://www.linkedin.com/school/ortygiabs | Instagram: @ortygiabs
Data ultimo aggiornamento 9 dicembre 2020 alle ore 10:54