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COMUNICATO STAMPA

 

FILIERA TURISTICA DI ROMA E DEL LAZIO: GLI SCENARI ECONOMICI DOPO IL CORONAVIRUS

 

  • Il tema al centro di un webinar organizzato da Intesa Sanpaolo e Srm con i principali operatori del settore

     

  • Dopo il calo della domanda turistica dello scorso anno (pari a -74,1% nella città di Roma e a -71,8% nel Lazio), nel 2021 si prevede un’importante spinta grazie al turismo domestico: presentati tre scenari che si distinguono per la velocità della ripresa

     

  • Nonostante le difficoltà a riattivare la domanda internazionale (nel 2020 stimato un calo delle presenze straniere in regione dell’88%) è atteso un impatto positivo sulla spesa turistica che può arrivare fino a oltre 9,5 miliardi di euro

     

  • Sostenibilità, innovazione, offerta integrata e mercati esteri le priorità da affrontare per rilanciare il comparto regionale nel prossimo biennio

     

Roma, 2 marzo 2021“Scenario e prospettive di ripresa della filiera turistica a Roma e nel Lazio”. E’questo il titolo dell’analisi presentata da Intesa Sanpaolo e Srm, Centro Studi collegato al Gruppo bancario, nel corso di un webinar che ha coinvolto i principali operatori regionali del settore. Dopo l’intervento introduttivo di Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo, il dibattito ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm.

Le previsioni illustrate nel corso dei lavori evidenziano una rilevante contrazione della domanda turistica sia nella città di Roma (-74,1%) che nel Lazio (-71,8%). In questo contesto emerge un calo più contenuto delle presenze turistiche italiane (circa -45%) rispetto a quelle straniere (circa -88%). Si stima che la crisi abbia tagliato oltre il 70% del valore della spesa turistica registrata nel 2019 e il 75% del fatturato delle imprese del settore “core” della filiera turistica romana, con un impatto negativo sul Pil di -1,97% (Italia -1,48%).

La grave emergenza sanitaria ed il diffuso contagio a livello internazionale hanno sottoposto tutte le economie a tre tipi di shock: shock dell’offerta per la chiusura delle attività commerciali e produttive; shock della domanda come conseguenza del lockdown e shock degli asset finanziari per l’aumento della volatilità e per il peggioramento della situazione finanziaria. A questi tre fattori ne vanno aggiunti almeno altri due legati da un lato a fattori istituzionali e geopolitici e dall’altro alla componente psicologica individuale e di massa.

In un contesto macro-economico che si prevede in miglioramento, il turismo affronterà una sfida rilevante. Dai tre scenari elaborati da Srm, che si distinguono per la velocità della ripresa, emerge una crescita della domanda turistica a Roma con valori tra 12,8, 20,3 e 23,1 milioni di presenze, rappresentando rispettivamente il 37,3%, il 58,9% e il 67,1% del potenziale espresso nel 2019. In particolare, si prevede una ripresa più veloce del turismo domestico rispetto a quello internazionale.

In termini di valore aggiunto, si stima che la ripresa della domanda turistica possa far recuperare tra 451,5 milioni, 1.300 milioni e 1.624 milioni di euro a seconda delle tre ipotesi considerate; quindi solo un parziale recupero rispetto a quanto perso nel 2020.

Le prospettive per l’immediato futuro lasciano ben sperare in un biennio in recupero, conseguenza di una serie di fattori positivi, tra cui il graduale rientro dell’emergenza sanitaria, anche grazie alla campagna vaccinale in programma. Sia nel breve che nel medio-lungo periodo, il settore turistico della regione dovrà adeguare la propria offerta per poter intercettare una domanda in profonda trasformazione. Tra le priorità da affrontare per le imprese del settore c’è quella di adeguare le strutture ai protocolli sanitari, con particolare attenzione alla salubrità degli ambienti. Per riconquistare il turismo internazionale sarà necessario puntare su politiche di marketing forti e coordinate, orientate sia agli aspetti digitali che a quelli sostenibili, su una riqualificazione dell’offerta di prodotti e servizi, per valorizzare al massimo la fascia medio-alta della domanda nazionale e straniera.

Nel Lazio le previsioni per il 2021 indicano un recupero di presenze che spazia, a seconda degli scenari considerati, tra 15,3, 23,5 e 27,2 milioni. In questo modo si riacquisterebbe rispettivamente il 39,2%, il 60,3% e il 70% del valore del 2019. L’impatto positivo della domanda consentirebbe di recuperare in termini di spesa turistica tra i 5.140 milioni e i 9.544 milioni di euro e in termini di fatturato tra i 3.744 milioni e i 6.823 milioni di euro con un impatto sul Pil che, nei tre scenari proposti, varia da 490,2, 1.435 e 1.856 milioni di euro di valore aggiunto.

 

I tre scenari elaborati da Srm per il settore turistico della provincia di Roma nel dettaglio:

 

  • Scenario 1 (più ottimistico)

Per il 2021 si stimano 23,1 milioni di presenze turistiche, con un recupero della domanda del 2019 del 67%, meno inteso del dato nazionale (76,8%). In riferimento alla provenienza, lo sprint della domanda nazionale è quasi in linea con quello nazionale (90,9% contro 90,1% Italia) mentre, quello relativo alla componente internazionale, si presenta meno vivace (56% contro 63,7% Italia). L’impatto positivo sulla spesa turistica è di circa +8.632 milioni di euro rispetto all’anno precedente (recupero del 63% sul 2019, Italia 73,9%). Tale incremento favorirebbe una crescita di oltre 6.000 milioni di euro del fatturato del settore (recupero del 58,1% rispetto al 2019, Italia 70,3%).

 

  • Scenario 2 (base)

Per il 2021 si stimano 20,3 milioni di presenze turistiche, con un recupero della domanda del 2019 del 59%, minore del dato nazionale (65,4%). Anche in questo caso, si riscontra una maggiore vivacità nella ripresa della domanda domestica (+80,7%) rispetto a quella estera (+48,6%) ma in entrambi i casi il recupero è inferiore rispetto alla media italiana. L’ impatto positivo sulla spesa turistica è di circa +7.164 milioni di euro rispetto all’anno precedente (recupero sul 2019: 52,3%, Italia 61,9%). Tale incremento favorirebbe una crescita di 5.016 milioni di euro del fatturato del settore (recupero del 48,5% rispetto al 2019, Italia 59,2%).

 

  • Scenario 3 (meno ottimistico)

Per il 2021 si stimano 12,8 milioni di presenze, riconquistando oltre il 37,3% della domanda turistica del 2019, recupero inferiore al dato nazionale (52,3%). La componente domestica recupera il 65,2% sul 2019 (Italia 71,7%), mentre quella internazionale il 24,3% (Italia 34%).

L’impatto positivo sulla spesa turistica annuale è di 4.566 milioni di euro (recupero sul 2019: 33,3%, Italia 50,7%) con una spinta del fatturato del settore di 3.243 milioni di euro (recupero del 31,3% rispetto al 2019, Italia 48,9%).

 

Pierluigi Monceri, Direttore Regionale Lazio, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo: “A causa della pandemia il settore turistico, tra i più duramente colpiti, sta affrontando diverse criticità determinate da un contesto particolarmente complesso. Dopo un lungo periodo di difficoltà, le imprese laziali di questo comparto nei prossimi mesi avranno diverse occasioni per ripartire e il nostro Gruppo continuerà a sostenerle, offrendo loro assistenza nella delicata fase di ripianificazione delle attività. Intesa Sanpaolo, sin dalle prime fasi dell’emergenza sanitaria, ha messo in campo misure nazionali significative per le aziende dell’industria turistica: un plafond da 2 miliardi di euro a sostegno della liquidità e un accordo con Federalberghi che ha permesso la sospensione fino a 24 mesi delle rate dei finanziamenti in essere. Nel 2020 abbiamo concretamente sostenuto l’intero sistema produttivo laziale. Basti pensare che abbiamo erogato finanziamenti a medio-lungo termine a famiglie e imprese, compresi gli interventi per il Covid-19, per circa 3,5 miliardi di euro, abbiamo inoltre concesso oltre 40.000 moratorie per un controvalore di circa 5 miliardi di euro, e favorito 17 accordi regionali di filiera”.

Massimo Deandreis, Direttore Generale di Srm: “Gli scenari 2021 nel Lazio - e nella provincia di Roma - indicano una ripresa della domanda complessiva, spinta in particolar modo da quella domestica, mentre la piena ripresa delle presenze straniere, soprattutto quelle più “lontane”, avverrà solo più avanti. I dati dello scenario base prevedono, per quest’anno, un recupero di circa il 60% delle presenze effettive del 2019. Occorre ripartire dai punti di forza del settore, quali l’apertura internazionale, - a Roma ad esempio le presenze straniere pesano circa il 70% - e la rilevante attrattività culturale (nella regione su 100 presenze 82 interessano le località culturali); specificità queste che se da un lato hanno amplificato il calo nel 2020, nel futuro potranno stimolare ulteriormente la ripresa. Il Lazio ha quindi tutte le caratteristiche – ambiente e cultura in primis, ma anche attrattività religiosa e del mondo dell’entertainment – per poter ripartire con forza appena la pandemia sarà superata. Ma il Covid ci insegna che alcune trasformazioni sono destinate a durare: investire ora in digitale, sostenibilità e diversificazione dell’offerta turistica è essenziale per essere più forti domani. Tenendo conto che la qualità della sanità resterà un elemento chiave anche sulle dinamiche dell’offerta turistica”.

 

 

 

 

Informazioni per la stampa

Intesa Sanpaolo

Media Relations Banca dei Territori e Media Locali

stampa@intesasanpaolo.com

 

 

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è la principale Banca in Italia e una delle più solide e profittevoli banche europee. Offre servizi bancari commerciali, di corporate investment banking, gestione del risparmio, asset management e assicurativi. Il Gruppo Intesa Sanpaolo conta circa 14,6 milioni di clienti in Italia, serviti attraverso i suoi canali digitali e tradizionali, e 7,2 milioni di clienti all’estero, dove opera con banche controllate operanti nel commercial banking in 12 Paesi in Europa centro-orientale e in Medio Oriente e Nord Africa e una rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate in 26 Paesi. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo. Per il Gruppo creare valore significa essere motore di crescita per la società e l'economia. In campo ambientale, ha creato un fondo di 6 miliardi di euro destinato all'economia circolare. Promuove progetti rilevanti di inclusione economica e riduzione della povertà, tra cui un fondo di impatto per 1,5 miliardi di euro di finanziamenti a categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito. Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata in attività culturali proprie e in collaborazione con altri soggetti in Italia e all'estero, incluse esposizioni permanenti e temporanee del suo vasto patrimonio artistico presso le Gallerie d'Italia, i musei del Gruppo a Milano, Napoli, Vicenza e prossimamente Torino.

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