INTESA SANPAOLO:
Monitor dei Distretti dell’UMBRIA
· Realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo
· Dati al 30/09/2021
Spoleto, 10 febbraio 2022 – I distretti umbri hanno realizzato nel periodo gennaio-settembre 545 milioni di euro di esportazioni con una crescita rispetto al 2020 del +1,1% e con un ritardo rispetto al pre-crisi che si è attestato al -5,0%. Dopo il significativo rimbalzo del secondo trimestre (+38%) che aveva anche consentito di superare il livello delle esportazioni del 2019 (+0,9%), nel periodo luglio-settembre le vendite all’estero hanno registrato un calo tendenziale e uno scostamento negativo del -8,1% rispetto agli stessi mesi del 2019, in linea con quanto rilevato nel primo trimestre.
Come emerge dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, due dei tre distretti monitorati mostrano però un pieno recupero dei valori pre-crisi; in particolare il distretto dell’Olio umbro che aveva già registrato una crescita nel corso del 2020 (+4,2%), mostra un ulteriore incremento nelle esportazioni con una variazione tendenziale del +3,2%. Bene anche il distretto del Mobile dell’alta valle del Tevere che ha già recuperato il valore delle esportazioni dei primi nove mesi del 2019 con una variazione del +3,7%.
Il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia sconta invece un ritardo rispetto al 2019 (-9,9%), generato in particolare nella componente dell’abbigliamento in calo del -13,8%; la maglieria invece ha recuperato totalmente il valore di vendite all’estero del 2019.
Tra i mercati di sbocco è da rilevare il forte incremento delle esportazioni verso il mercato spagnolo (+54,4%) sostenuto dalle vendite di olio, e verso la Federazione Russa e la Cina, trainate dalle vendite di prodotti della Maglieria e abbigliamento. In questi due mercati l’export distrettuale umbro è già abbondantemente sopra i livelli del 2019. Segnano invece un calo importante le vendite verso Stai Uniti (-26,4% verso il 2019) e Regno Unito (-48,8%). Tutti i distretti subiscono un calo delle esportazioni verso questi mercati; l’unica eccezione è il Mobile dell’alta valle del Tevere che ha recuperato il valore delle esportazioni verso gli Stati Uniti.
L’attuale contesto risulta ancora condizionato dall’incertezza con punti di attenzione legati ai rincari delle commodity, alle interruzioni delle forniture e all’evoluzione della pandemia, che potrebbero rallentare, anche se solo in parte, lo slancio della domanda mondiale nella prima parte del 2022. Le prospettive di crescita per i distretti umbri restano pertanto positive, anche alla luce della buona capacità di risposta fin qui mostrata e del progressivo avvicinamento ai livelli pre-crisi di export.
“L’export rappresenta un punto di forza assoluto dell’Umbria e Intesa Sanpaolo è un pilastro dell'economia reale, commenta Luca Severini, direttore regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Nel 2021 abbiamo erogato alle aziende umbre oltre 400 milioni di euro per sostenere rilancio, investimenti, liquidità. Siamo pronti ad accelerare il nostro impegno per favorire la crescita economica, ma il futuro va impostato adesso. Le imprese sanno che l’evoluzione verso modelli di business innovativi e sostenibili è oggi un fattore essenziale per garantire un posizionamento solido sul mercato nazionale ed internazionale. Investire in digitalizzazione e sostenibilità diventa quindi una scelta strategica per le imprese. Il nostro nuovo piano d'impresa 2022-2025 ci proietta verso il futuro, forte di una strategia radicata nella nostra storia e di un modello di impresa unico. Intendiamo rafforzare il nostro contributo in una fase in cui il Paese ha bisogno di crescita, destinando 400 miliardi di euro di finanziamenti a medio-lungo termine per imprese e famiglie a supporto del PNRR”.
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Data ultimo aggiornamento 11 febbraio 2022 alle ore 09:16