INTESA SANPAOLO:
Monitor dei Distretti dell’UMBRIA
· Realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo
· Dati al 31/03/2022
Spoleto, 21 luglio 2022 – Il primo trimestre 2022 segna il pieno recupero rispetto al pre-Covid per le esportazioni distrettuali umbre: con oltre 205 milioni di euro di esportazioni a prezzi correnti i distretti della regione mostrano una crescita del 25,2% rispetto al primo trimestre 2021 e del 15,4% rispetto al 2019. È rilevante sottolineare come, anche al netto dell’effetto prezzo, i distretti della regione mostrano stime che rilevano variazioni positive pari al 20,8% rispetto al 2021 e un pieno recupero del 2019 con una crescita del 7,9%.
Come emerge dal Monitor dei Distretti dell’Umbria, elaborato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, il miglioramento delle esportazioni rispetto al 2019 è diffuso a tutte le specializzazioni distrettuali monitorate, con risultati più rilevanti per il distretto dell’Olio umbro (+36%) e del Mobile dell’Alta Valle del Tevere (+25,0%). Anche il distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia supera il valore di export del primo trimestre 2019 (+6,4%), con una crescita più sostenuta nel comparto della maglieria (+17%).
Tra i mercati di destinazione gli Stati Uniti rafforzano il proprio ruolo di primo mercato di riferimento e nei primi tre mesi del 2022, con 36,3 milioni di euro, rappresentano il 17,7% delle esportazioni distrettuali (era il 16,5% nel 2021) ed hanno realizzato una crescita rispetto al primo trimestre 2021 del 48,8% soprattutto grazie al distretto della Maglieria e abbigliamento di Perugia (+66,8%) e al distretto del Mobile dell’Alta Valle del Tevere (+22,8%) che ha quasi raddoppiato il valore del precrisi. È da rilevare, inoltre, il forte rimbalzo delle vendite verso la Cina che soprattutto per il distretto della moda perugino continua ad avere un ruolo importante e dopo la crescita del 29,3% maturata nel 2021, si attesta su tassi di crescita dell’82,3%. Nel contesto europeo si segnala il buon andamento di vendite verso la Francia (+35,4% rispetto al 2021) che beneficiano di una crescita diffusa a tutti i distretti.
Lo scenario rimane condizionato da una forte complessità e incertezza: oltre alle tensioni geopolitiche il contesto competitivo è influenzato da significative spinte inflazionistiche, crisi energetica e carenza di materie prime. Il ruolo dei mercati internazionali si conferma centrale per competere nell’attuale contesto e il recente apprezzamento del dollaro rispetto all’euro sta aprendo delle opportunità negli scambi con il mercato americano che potrebbero essere colte anche dalle imprese distrettuali umbre che vantano già un buon posizionamento e per le quali gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato di sbocco.
“Le PMI dei distretti industriali umbri stanno sostenendo la ripresa, i numeri testimoniano una forte focalizzazione sui mercati esteri e a favore delle produzioni più competitive, ma gli elementi di incertezza dell’attuale situazione sono evidenti, commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo. Ciononostante, le aziende continuano a pianificare il proprio business guardando ai mercati esteri, all’innovazione di prodotto e di processo, alla transizione digitale ed ecologica, che costituiscono sempre più elementi strategici per la competitività. Da inizio anno, il nostro Gruppo ha sostenuto le imprese umbre con mezzo miliardo di euro di erogazioni a medio-lungo termine. Oggi, prosegue Nocentini, di fronte all’aumento dei costi di materie prime ed energia, è necessario sostenere innanzitutto la riqualificazione energetica delle imprese, grazie ad incentivi ed ad investimenti verso obiettivi ESG, che il nostro Gruppo sostiene attraverso gli Sloan, prestiti finalizzati ad investimenti su sostenibilità ambientale, sociale e di governance. Le aziende che stanno investendo e che generano ricavi devono poter continuare a spingere sulla ripresa economica, il nostro impegno è sostenerle con convinzione grazie agli strumenti e alle competenze a disposizione”.
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Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore.
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Data ultimo aggiornamento 21 luglio 2022 alle ore 17:19