INTESA SANPAOLO: MONITOR DISTRETTI INDUSTRIALI TRIVENETI AL SECONDO TRIMESTRE 2023.
EXPORT +2,9% NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO
- I distretti del Veneto nel primo semestre del 2023 hanno superato i 17 miliardi di esportazioni 561 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+3,4%). Si distinguono occhialeria, metalmeccanica e sistema moda
- I distretti del Trentino-Alto Adige sfiorano i 2,9 miliardi di esportazioni (+6,8% sul primo semestre 2022) nei primi 6 mesi del 2023. Ottime performance per meccatronica di Trento e dell’Alto Adige e crescita nell’agroalimentare
- I distretti del Friuli-Venezia Giulia nel primo semestre 2023 mostrano una contrazione (-9%) attribuibile sia all’effetto rimbalzo sulla crescita record delle esportazioni del 1° semestre 2022, sia al raffreddamento della domanda globale. Restano positivi vini e distillati del Friuli e caffè di Trieste, rallenta il sistema casa
Padova/Venezia, 9 novembre 2023. E’ stato pubblicato il Monitor dei distretti industriali del Triveneto al secondo trimestre 2023, curato dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.
Nel secondo trimestre del 2023, i distretti del Triveneto hanno superato i 10,7 miliardi di euro in esportazioni, registrando il primo leggero calo (-1,1%) dopo un periodo di crescita ininterrotta iniziato dal 2021. Questo dato riflette una situazione complessa nel territorio, in un contesto di generale rallentamento della domanda internazionale, in cui vi sono andamenti regionali contrapposti. Da un lato, i distretti del Veneto hanno confermato i livelli eccezionali delle esportazioni toccati nel secondo trimestre del 2022, mentre quelli del Trentino-Alto Adige li hanno superati del 2,7%. Dall'altro, i distretti del Friuli-Venezia Giulia hanno registrato una diminuzione significativa del 17,4%, in parte influenzata dall'effetto di rimbalzo rispetto al periodo record del 2022, che aveva segnato un aumento delle esportazioni del 24,6% sull’anno precedente.
Grazie a un buon avvio d’anno, i dati dell’intero semestre del 2023 sono stati positivi, evidenziando un progresso tendenziale pari al +2,9%. Nei primi sei mesi del 2023 si sono distinti tre distretti del settore moda posizionati nei beni di fascia alta di prezzo: l'Occhialeria di Belluno si è classificata al primo posto per l'incremento in valore delle esportazioni tra gennaio e giugno, seguita dalle Calzature del Brenta al quinto posto e dal Tessile e abbigliamento di Treviso al decimo posto. Inoltre, sei distretti del settore Metalmeccanica hanno registrato incrementi a doppia cifra, con la Meccanica strumentale di Vicenza al secondo posto e la Meccatronica di Trento al terzo posto, seguite dalla Termomeccanica scaligera, la Termomeccanica di Padova, le Macchine agricole di Padova e Vicenza e la Meccatronica dell'Alto Adige.
Nel Veneto, le imprese distrettuali hanno esportato 17 miliardi di euro nel primo semestre del 2023, con una crescita tendenziale del +3,4%. Nel Trentino-Alto Adige, le esportazioni hanno sfiorato i 2,9 miliardi di euro, registrando una crescita più robusta e pari al +6,8%, mentre nel Friuli-Venezia Giulia si sono fermate al di sotto di 1,5 miliardi di euro, evidenziando una contrazione significativa del -9,0%.
Nel primo semestre del 2023, il maggior contributo alla crescita è venuto dall’Europa con un incremento complessivo di 590 milioni di euro, equivalente all'80% della crescita delle esportazioni. I maggiori aumenti in valore sono stati registrati in Francia, Turchia, Germania e Spagna. Nel Nord America, al contrario, si è manifestato un calo del -3,9%, equivalente a -119,4 milioni di euro, attribuibile ai distretti del comparto legno e arredo, ad alcuni distretti del settore moda come la Concia di Arzignano e l'Oreficeria di Vicenza, e al Grafico-cartario veronese. Si sono rafforzati i rapporti con i paesi dell'America Latina, in particolare il Messico e il Brasile (+13,3%), con i paesi dell'Asia centrale (+9,4%) e più in evidenza in Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan.
I distretti del Veneto
Nel 1° semestre del 2023 i distretti del Veneto hanno superato i 17 miliardi di esportazioni con un incremento di 561 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (pari a +3,4%) superiore alla variazione tendenziale osservata a livello italiano (+2,3%). I principali contributi a questa crescita provengono dai distretti della metalmeccanica (+425 milioni di euro pari a +12,8%) e dal sistema moda (+400 milioni di euro pari a +5,6%). Tuttavia, nel corso del secondo trimestre 2023, si è notato un rallentamento delle esportazioni, con un modesto incremento dello 0,04%, un risultato in netto contrasto con l'ottimo rendimento dell'anno precedente, quando le esportazioni erano cresciute del 14,0% (variazione tendenziale 2° trimestre 2022), nonché con la crescita osservata nel primo trimestre del 2023 (+7,2%). Alcuni distretti che durante la ripresa post pandemica avevano registrato le crescite più brillanti, in particolare i prodotti intermedi (Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova e Grafico-Cartario veronese), quelli legati al sistema casa (Legno e arredo di Treviso e Marmo e granito di Valpolicella) e all’attività sportiva (Biciclette di Padova e Vicenza) stanno mostrando una diminuzione fisiologica delle esportazioni. Pesa il contesto di inflazione persistente e di minor capacità di spesa delle famiglie.
Distretti della meccanica e della moda
Tra i distretti della metalmeccanica spicca la Meccanica strumentale di Vicenza cresciuta del +11,3% nel 1° semestre 2023 (pari a +140 milioni di euro), grazie alle esportazioni negli Stati Uniti che si confermano primo mercato di sbocco per dimensione e per incremento (+28%), alla brillante crescita in Turchia (+61%) e in Messico (+49%) e all’ulteriore penetrazione nel mercato tedesco (+15%). Tuttavia, tra le maggiori criticità incontrate dalle imprese del comparto metalmeccanico, resta alto il problema di trovare profili professionali necessari per lo svolgimento dell’attività aziendale con competenze tecniche di base e tradizionali, come nel caso di fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica, per i quali nel Veneto la difficoltà di reperimento è stata tra maggio e luglio del 2023 tra il 68%-80% (Unioncamere-Excelsior). Quasi un terzo delle posizioni viene coperto da lavoratori stranieri che tendono a spostarsi facilmente anche in altri paesi europei. Nel vicentino aumentano i casi delle aziende che avviano percorsi di formazione interna in collaborazione con agenzie del lavoro, per l’inserimento di disoccupati e rifugiati. La vivacità della domanda internazionale per i macchinari e la meccanica in generale ha favorito nel 1° semestre 2023 anche i distretti della Termomeccanica scaligera (+114 milioni di euro pari a +13,8% v.t.), la Termomeccanica di Padova (+94 milioni pari a +12,3% v.t.) e le Macchine agricole di Padova e Vicenza (+77 milioni di euro pari a +16,0% v.t.). Germania, Stati Uniti e Francia sono stati i mercati trainanti per la crescita della Termomeccanica scaligera; Stati Uniti e Germania hanno offerto un buon contributo alla crescita anche per la Termomeccanica di Padova, unitamente al Regno Unito e alla Turchia, quest’ultima con un balzo rilevante (+64%). Anche per le Macchine agricole di Padova e Vicenza si sono registrati maggiori incrementi negli Stati Uniti, in Germania, in Francia e in Turchia, dove le esportazioni sono più che raddoppiate (+122%).
Nel 1° semestre 2023 i distretti veneti del sistema moda hanno proseguito la ripresa delle vendite nei mercati internazionali con risultati particolarmente brillanti per i distretti che si collocano nella fascia alta dei consumi: l’Occhialeria di Belluno è stato il distretto in assoluto a livello italiano con maggiore crescita in valore rispetto all’anno precedente (+334 milioni di euro pari a +18,4%) raddoppiando le esportazioni in Turchia, hub dei consumi del lusso nel Medio Oriente, più che quadruplicando quelle di Hong Kong, a sua volta hub centrale nell’Asia Orientale. Sono cresciuti ulteriormente i flussi verso la Francia (+19%), le cui firme del lusso hanno recentemente investito in nuovi siti di produzione nel distretto (Thèlios nuovo gruppo controllato da LVMH), e ulteriori incrementi si sono rilevati negli Stati Uniti (+4,5%). A guidare la crescita dell‘occhiale di lusso sono le licenze legate ai grandi marchi della moda che stanno investendo non solo nel design, ma anche nella tecnologia e in nuovi materiali. C’è poi la tendenza crescente della sostenibilità che si applica alla produzione della filiera e al riutilizzo dei materiali riciclati del settore dell’occhialeria (montature, lenti, scarti di lavorazione). Proprio su questo filone innovativo il centro di ricerca e formazione di Certottica insieme all’Università di Trento sta sviluppando un progetto di riutilizzo di materie prime seconde e di impiego di energia dalla trasformazione di rifiuti bioplastici. Il Centro di ricerca e formazione del distretto sta lavorando anche alla definizione di un nuovo sistema di certificazione di sostenibilità del prodotto occhiale e dei suoi vari componenti.
Le Calzature del Brenta concludono il 1° semestre 2023 segnando una crescita brillante (+21,1%) grazie ad un ottimo avvio d’anno e a un buon passo nel secondo trimestre, realizzato principalmente in Francia grazie ai forti legami produttivi del distretto con le grandi maison del lusso francese (LVMH e Manufacture DIOR). Bilancio dell’export positivo anche per i distretti del trevigiano: il Tessile e abbigliamento di Treviso ha segnato un incremento nel semestre del +8,6% grazie al traino del mercato francese (+19%), alla ripresa di quello russo (+58%) e all’aumento delle vendite in Spagna; la Calzatura sportiva e sport system di Montebelluna registra un leggero aumento di 10 milioni di euro di export rispetto al 1° semestre dl 2022 (pari a l +1,2%) nonostante la battuta d’arresto del secondo trimestre (-5,3%) dopo 9 trimestri consecutivi di crescita. Un particolare impatto ha avuto il rallentamento del comparto della calzatura sportiva e trekking, sia negli scambi con la Romania, centro produttivo di delocalizzazione ed esternalizzazione, sia in altri mercati di sbocco come Regno Unito, Polonia, Spagna e Croazia. Per il distretto sportivo trevigiano segnali positivi sono arrivati invece nel secondo trimestre del 2023 dal mercato russo in ripresa, dalla Francia (+10%) e da mercati più lontani come Giappone (+77%), Cina (+60% secondo paese per intensità di importazione del distretto), Stati Uniti e Corea. Crescono anche i distretti del vicentino, in particolare l’Oreficeria di Vicenza con un incremento del +3,5% nel 1° semestre 2023 e una tendenza positiva evidenziata tra aprile e giugno, trainata da mercati come Turchia (+83%) Romania (+25%), Messico (+28%) e Hong Kong (+18%) che hanno compensato il calo negli Stati Uniti e in Sudafrica rispettivamente primo e terzo mercato per peso delle esportazioni. Il Tessile abbigliamento di Schio-Thiene-Valdagno resta lievemente in territorio positivo (+1,0%) nonostante i cali registrati in Germania e nel Regno Unito, superati dalle maggiori esportazioni in Francia (+22%), in Polonia (+25%) e nella Repubblica di Corea (+30%). La Concia di Arzignano (-8,8% v.t. 1° semestre 2023), risente invece delle minori esportazioni in Cina, nella Repubblica di Corea e negli Stati Uniti legate al rallentamento dell’automotive e dell’arredo, mentre restano positive quelle nei mercati più orientati all’utilizzo della pelle nel settore della moda e dell’abbigliamento (Romania, Francia e Tunisia). Infine, nel settore moda la Calzatura veronese segna una contrazione del -4,0%, per il drastico calo di vendite in Svizzera, Francia, Bosnia-Erzegovina e Belgio, contrapposto ad una tenuta del mercato polacco (+33%) e di quello tedesco (+33%), i più rilevanti per vendite dopo quello svizzero.
Dei 5 distretti agroalimentari veneti, solo i Vini del veronese segnano un lieve calo (-1,4%) a causa di minori esportazioni in Nord America e nei Paesi del Nord, non compensate da un buon incremento nei principali mercati di sbocco europei (Germania +12%, Regno Unito +9%, Francia +18%) e ancora più brillanti risultati in Russia (+64%). Le Carni di Verona evidenziano la maggiore variazione di crescita nel semestre (+23,4%) grazie alle vendite in Germania (+36%) e in Francia (+29%). Il Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene con 20 milioni di euro di incremento delle esportazioni (pari a +4,2%) realizza la maggiore crescita in valore tra i distretti del vino italiani nel 1° semestre 2023: dopo 2 anni di ripresa post-pandemica ininterrotta, ha subito tuttavia un rallentamento tra aprile e giugno a causa del raffreddamento delle vendite del Nord America (Stati Uniti –26% e Canada -8%) e del Regno Unito (-14%): al contrario sono proseguite in accelerazione le vendite in Germania (+18%), Polonia (+39%) e Francia (+25%). Il valore medio di vendita a prezzi correnti del Prosecco DOP nel Triveneto si è inoltre apprezzato nel primo semestre del 2023 del +9,9% (passando da 4,1 euro al chilogrammo del 2022 a 4,6 euro al chilogrammo nel 2023). Altrettanto positivo l’andamento dei Dolci e pasta veronesi che crescono del +3,2% nel semestre grazie a Germania, Australia e Regno Unito, ma rallentano nel secondo trimestre frenati dal calo degli Stati Uniti. L’Ittico del Polesine e del Veneziano presenta un bilancio positivo delle esportazioni tra gennaio e giugno (+2,3%) grazie alla tenuta dei mercati di Germania e Croazia; tuttavia, si addensano molte preoccupazioni per le coltivazioni dei prossimi anni per l’invasione del granchio blu negli impianti di molluschi del Veneto, che mette a rischio non solo i mitili adulti ma anche quelli giovanili, rendendo incerta la produzione per le prossime annate.
Battuta d’arresto per intermedi, cartario e biciclette
Nel 1° semestre 2023 entrano in territorio negativo i distretti che vengono monitorati nell’ambito dei prodotti intermedi: le Materie plastiche di Treviso, Vicenza, Padova segnano -10,5% (pari a -135 milioni di euro) accusando l’effetto del rallentamento del manifatturiero e dell’automotive in Germania (-15%) Stati Uniti (-29%) e Francia (-8%). Il Grafico-Cartario veronese cala del -19,8% (pari a -40 milioni di euro) per il crollo della domanda negli Stati Uniti (-87%) e in Cina (-75%). Le Biciclette di Padova e Vicenza segnano un calo delle esportazioni per il quarto trimestre consecutivo, in fisiologico rallentamento dopo l’eccezionale crescita registrata a partire dal terzo trimestre del 2020 fino al primo semestre 2022: le diminuzioni più ampie sono maturate in Romania (paese di delocalizzazione produttiva), Germania, Regno Unito, Stati Uniti e Paesi Bassi.
Solo 3 distretti su 7 del sistema casa veneto in crescita
Prodotti in vetro di Venezia e Padova, Mobile del bassanese e Sistemi per l’illuminazione di Treviso e Venezia sono gli unici distretti del sistema casa del Veneto a registrare una crescita delle esportazioni nel 1° semestre: i Prodotti in vetro (+8,6%) trainati da Regno Unito, Paesi Bassi e Belgio, il Mobile del bassanese (+4,2%) grazie al contributo di nuovi mercati come la Repubblica Ceca, Israele e il Kazakistan, i Sistemi di illuminazione (+2,5%) con l’aumento delle vendite negli Stati Uniti, negli Emirati Arabi Uniti, in Ungheria e Kazakistan. In contrazione i restanti distretti a cominciare dal Mobile di Bovolone (-6,2%) che non ha ancora recuperato il calo del mercato russo, ha segnato un rimbalzo negativo in Qatar dopo l’eccezionale crescita nel 2022, ed è arretrato anche nei mercati di sbocco di riferimento tradizionale (Germania -21% e Stati Uniti -9%). Il Marmo e granito di Valpolicella (-9,7%) ha registrato una contrazione dei principali mercati di sbocco come Stati Uniti (+21%) e Germania (-14%), mentre gli Elettrodomestici di Treviso (-5,5%) hanno subito il quasi azzeramento del mercato russo e la riduzione di vendite in Germania (-8,3%), che vale un quinto delle esportazioni del distretto. Il Legno e arredo di Treviso (-8,4%) ha tenuto nel mercato francese, il più rilevante per peso, ma ha ceduto negli Stati Uniti (-27%), nel Regno Unito (-23%) e in Germania (-9%).
Accanto a partner europei storici avanzano mercati come Turchia e Hong Kong
La sintesi dei mercati di sbocco che hanno maggiormente sostenuto le esportazioni dei distretti del Veneto riporta ai primi posti della classifica la Francia (+10%), importante partner produttivo del sistema moda di fascia alta, e la Germania (+5,1%) che nonostante le difficoltà congiunturali si è confermato come il principale sbocco per le produzioni meccaniche, per l’agroalimentare e l’occhialeria. Salgono accanto a questi mercati la Turchia (+61%) come hub per i prodotti della filiera del lusso (Occhialeria, Oreficeria e Concia) e come sbocco commerciale per il comparto dei macchinari e della termomeccanica, e Hong Kong (+5,1%) soprattutto nell’ambito dei prodotti del sistema moda veneto dove rappresenta un hub verso l’estremo Est asiatico. Stati Uniti, Cina, Canada e Russia sono i mercati al contrario che hanno registrato le contrazioni più forti: negli Stati Uniti sono risultati toccati in primis i distretti legati alla casa, all’automotive e al lusso, in Cina ne ha risentito direttamente la Concia che fornisce vari settori dall’automotive, all’arredo e alla moda.
I distretti del Trentino-Alto Adige
Nel 1° semestre 2023 i distretti del Trentino-Alto Adige sfiorano i 2,9 miliardi di esportazioni (+6,8% sul 1° semestre 2022) e, pur segnando un rallentamento tra aprile e giugno, mantengono un profilo di crescita (+2,7%) in controtendenza rispetto all’andamento degli altri distretti italiani (-2,1 la media italiana). A trainare la crescita sono i distretti della metalmeccanica (+190 milioni di euro pari a +12,9%) e dell’agroalimentare (+19 milioni di euro pari a +2,1%). Di segno opposto le variazioni delle esportazioni dei distretti del sistema casa (-10,6%) e delle Mele dell’Alto Adige (-11,7%).
Meccatronica di Trento e dell’Alto Adige ai primi posti della classifica nazionale
La Meccatronica di Trento con 886 milioni di euro di export nel semestre segna il miglior risultato di sempre, in crescita del +15,7% (pari a +120 milioni di euro) grazie alla componentistica auto e alle macchine di impiego generale le cui vendite sono cresciute in Germania, negli Stati Uniti, in Messico e in Francia. La Meccatronica dell’Alto Adige chiude il semestre con un buon risultato di crescita (+10,0% pari a +69,9 milioni di euro); nonostante il calo nel mercato tedesco, sono risultati trainanti le vendite di macchine per impieghi speciali in Svizzera, Turchia e Austria e la componentistica auto in Messico.
Nei distretti dell’agroalimentare buona performance per i Vini e distillati di Trento (+18,9 milioni di euro pari a +8,8%), secondo distretto dei Vini con maggiore crescita in valore e l’unico in controtendenza in accelerazione nel periodo aprile-giugno (+9,9%) spinto dalle vendite nel Regno Unito, in Germana, Canada e Svizzera. Risultano ottimi i risultati delle Mele del Trentino (+13,1 milioni di euro pari a +24,1%) che registrano un balzo delle vendite in Spagna (+48%), nel nuovo mercato indiano (con 6,6 milioni di euro è il secondo mercato sbocco in crescita del +486%) e nei nuovi emergenti Arabia Saudita e Brasile. Le Marmellate e succhi di frutta del Trentino-Alto Adige segnano un buon incremento (+5,2%) grazie al rafforzamento nei due principali mercati di sbocco, Germania e Francia. I Vini e distillati di Bolzano accrescono le esportazioni del +8,9% grazie al recupero nel mercato tedesco e a un nuovo balzo di vendite in Lituania (mercato che aveva già registrato una rapida crescita nel 2022), e in Francia (+136%). I Salumi dell’Alto Adige segnano una crescita a doppia cifra (+13,2%) grazie alla ripresa del mercato tedesco, mentre infine le Mele dell’Alto Adige accusano proprio in Germania il calo più rilevante seguito da quello nel mercato indiano.
Il Legno e arredamento dell’Alto Adige ha registrato un calo (-10% pari a -24 milioni di euro) anche per effetto di rimbalzo sui valori record toccati nel primo semestre del 2022: soffrono di più i mercati di sbocco tradizionali (Germania, Austria e Svizzera), mentre segnali positivi si sono osservati in Australia, con vendite decuplicate, Polonia e Regno Unito. Il piccolo distretto del Porfido di Val di Cembra ha segnato un calo del (-15,7%) generalizzato nei principali mercati di sbocco (Germania, Svizzera, Austria e Svezia).
Il Messico è il paese che nel 1° semestre 2023 ha maggiormente contribuito (+50%) alla crescita dell’export dei distretti del Trentino-Alto Adige, grazie alle esportazioni dei distretti della Meccatronica; seguono Stati Uniti e Spagna. Mercati rilevanti come Regno Unito e Cina hanno segnato incrementi a doppia cifra: la Cina sempre grazie al comparto meccatronico. Il principale partner commerciale, la Germania ha registrato invece un lieve calo (-0,5%) provocato dalla battuta di arresto delle esportazioni dell’automotive della Meccatronica di Trento tra aprile e giugno.
I distretti del Friuli-Venezia Giulia
Raffreddamento delle esportazioni del sistema casa dopo un 2022 da record
Nel 1° semestre 2023 i distretti del Friuli-Venezia Giulia sfiorano 1,5 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti evidenziando un bilancio in contrazione (-9,0% pari a –147,8 milioni di euro), attribuibile in parte all’effetto rimbalzo sul 1° semestre 2022 in cui la crescita delle esportazioni aveva toccato un record (+17,9% v. t. del semestre) e in parte al raffreddamento della domanda globale. L’arresto è più evidente nel periodo tra aprile e giugno 2023, in cui le esportazioni hanno segnato un calo del -17,4%, con i Vini e distillati del Friuli unico distretto a mantenere un profilo di crescita (+5,4%).
Il risultato del 1° semestre 2023 è influenzato dal peso predominante del sistema casa tra i distretti monitorati da Intesa Sanpaolo, tutti in contrazione: dalle Sedie e complementi di arredo di Udine (-11,3% pari a -43,3 milioni di euro), agli Elettrodomestici di Pordenone (-21,0% pari a -45,2 milioni di euro), al Mobile e pannelli di Pordenone (-9,9% pari a meno 78,1 milioni di euro). Nelle Sedie e complementi di arredo il calo è diffuso a tutti i principali mercati di sbocco: fanno eccezione la Russia (+44%), la Spagna (+20%), la Finlandia, la Svizzera e l’Irlanda. Negli Elettrodomestici di Pordenone la battuta d’arresto più importante è stata in Francia (-54%), il mercato più rilevante in valore, mentre segnali positivi si sono osservati in Australia, Svizzera e Svezia. Il Mobile di Pordenone ha comunque tenuto buoni livelli di crescita nei mercati europei (Spagna, Germania, Svezia e Regno Unito), ma ha subito contrazioni più intense negli Stati Uniti (-24%), dopo che nel 2022 il mercato era aumentato del 50%, in Polonia (-46%) e in Francia (-6%).
I Vini e distillati del Friuli e il Caffè di Trieste sono i distretti che pur rallentando il ritmo di crescita delle esportazioni nel secondo trimestre, chiudono il 1° semestre 2023 in territorio positivo: brillante per i Vini (+15% pari a +15,6 milioni di euro) grazie agli incrementi rilevanti registrati in Germania (+30%), nei Paesi Bassi (60%), negli Stati Uniti (+8%), in Francia (68%), in Spagna (47%) e al balzo di ripresa nel mercato russo (+210%). Il Caffè di Trieste continua ad investire nelle strategie di medio lungo periodo che tendono a diffondere il consumo del caffè nelle abitudini di nuovi mercati dell’est asiatico: ne danno riscontro il balzo di vendite nella Repubblica di Corea (+28%) e ad Hong Kong (+121%), mentre si rafforza ulteriormente il mercato di sbocco greco (+18%), secondo per dimensione dopo gli Stati Uniti. Risulta infine consistente il calo delle esportazioni del Prosciutto di San Daniele (-6,3% pari a -1,7 milioni di euro): il distretto la cui produzione viene distribuita maggiormente nel mercato interno, ha comunque tenuto nel mercato tedesco (+22%) primo per peso delle esportazioni, ma ha subito una contrazione nei mercati più rilevanti di Francia, Austria e Regno Unito.
Nel 1° semestre 2023 per i distretti della regione sono stati più dinamici la Spagna, la Svezia e il Portogallo; il mercato tedesco ha chiuso comunque in territorio positivo nel primo semestre 2023, nonostante la forte contrazione registrata tra aprile e giugno (-16,2%). Segnali di crescita nel secondo trimestre del 2023 sono arrivati da nuovi mercati come Armenia, Kazakistan, Turchia e Kirghizistan, seppur ancora ridotti per dimensione. Tali incrementi non sono stati tuttavia sufficienti a controbilanciare le diminuzioni che si sono evidenziate nel 1° semestre 2023 rispetto alle crescite da record registrate nello stesso periodo del 2022, in particolare negli Stati Uniti e in Francia.
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Data ultimo aggiornamento 9 novembre 2023 alle ore 11:31