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FORLÌ: IL DISTRETTO DEI MOBILI IMBOTTITI TRA INNOVAZIONE, SOSTENIBILITA’ E INTERNAZIONALIZZAZIONE

• Incontro con gli imprenditori del territorio organizzato da Intesa Sanpaolo presso la sede di Dorelan. In evidenza le caratteristiche distintive del distretto dell’Imbottito di Forlì: forte propensione all'export e rapporti di fornitura ramificati a livello locale

• Nel 2023, l’industria italiana del mobile ha mantenuto la sua posizione di leadership tra i produttori europei con un fatturato di circa 26 miliardi di euro. L’Italia ha un buon posizionamento nella fascia di prezzo alta, occupando il terzo posto tra gli esportatori mondiali di mobili ed è leader nel mobile imbottito

• Nonostante il rallentamento del 2023, l’export dei Mobili Imbottiti di Forlì si colloca su livelli notevolmente superiori rispetto al periodo pre-Covid: +63,3% rispetto al 2019

 Forlì, 5 giugno 2024 – Nel 2023 il fatturato dell’industria del mobile in Italia ha registrato una diminuzione del 3% rispetto all’anno precedente, interrompendo una fase di notevole espansione che era iniziata dopo la pandemia. Nonostante la contrazione l’industria italiana del mobile ha mantenuto la sua posizione di leadership tra i produttori europei, superando la Germania con un fatturato di circa 26 miliardi di euro. In questo contesto il distretto dei Mobili Imbottiti di Forlì ha registrato nel 2023 una diminuzione delle esportazioni a valori correnti dell’8,4% rispetto al picco storico raggiunto nel 2022. Tuttavia, i livelli rimangono notevolmente superiori rispetto al 2019, con un incremento del 63,3%, che rappresenta la performance migliore tra tutti i distretti del mobile monitorati da Intesa Sanpaolo.

Del Distretto, del valore dei rapporti di filiera e degli investimenti strategici volti a uno sviluppo sostenibile e diffuso si è discusso in incontro con gli imprenditori organizzato da Intesa Sanpaolo presso il quartier generale di Dorelan. L’osservazione delle tendenze di lungo periodo evidenzia infatti la resilienza e la competitività del distretto, ribadendone l’importanza cruciale come volano di crescita per l’economia locale e regionale. Una peculiarità che costituisce un asset fondamentale per il territorio: stimola l’organizzazione del sistema produttivo attorno a competenze specifiche locali e rafforza le reti di collaborazione tra le imprese e le filiere favorendo la condivisione di risorse, competenze e conoscenze, e rende i processi produttivi più efficienti.

Ad aprire i lavori Riccardo Tura, Amministratore Delegato di Dorelan e Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo. A seguire Giovanni Foresti, Massimiliano Rossetti e Enza De Vita, economisti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo hanno illustrato nel dettaglio uno studio ad hoc sul settore della Meccanica con uno specifico focus sul distretto forlivese del mobile. Un quadro, quello tracciato dai tre economisti, che ha fornito una approfondita base di analisi per il dibattito tra gli imprenditori del comparto, che ha avuto al centro i temi dell’innovazione tecnologica, della sostenibilità e della valorizzazione del capitale umano.

Riccardo Tura, Amministratore Delegato Dorelan: “Il comparto dell’imbottito sta vivendo anni di forte espansione, a testimonianza dell’importanza che riveste nel quadro economico internazionale. Questo è frutto di molteplici fattori, sia socio-economici, sia di grandi investimenti in ambito di innovazione e specializzazione del lavoro. Per Dorelan questi elementi sono strategici, così come il fare rete sul territorio, attingendo a qualità e competenze verticali e individuando stimoli che aprono a nuove opportunità di sviluppo. Tutto questo in un quadro di crescita sostenibile, a conferma della volontà di fare impresa responsabilmente”.

Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “Anche gli ultimi dati disponibili confermano l’elevata competitività sui mercati internazionali del distretto forlivese dei Mobili imbottiti. Tanto più per le imprese locali sarà importante il nostro nuovo programma “Il tuo futuro è la nostra impresa” con cui mettiamo a disposizione 10 miliardi di euro fino al 2026 per accompagnare la progettualità di PMI e aziende di minori dimensioni dell’Emilia-Romagna su ambiti prioritari tra i quali, appunto, sviluppo estero e su nuovi mercati. Le realtà che investono oggi possono ritagliarsi un importante vantaggio competitivo nel prossimo futuro”.

Scenari e opportunità per le imprese del distretto dei Mobili Imbottiti di Forlì
A cura del Research Department di Intesa Sanpaolo

Il settore del mobile rappresenta un’eccellenza nell’industria manifatturiera italiana. Con una tradizione radicata nelle abilità artigianali, nella qualità dei materiali utilizzati e nella raffinatezza del design, questo settore rappresenta un tassello importante dell’economia nazionale e un simbolo del “Made in Italy” riconosciuto in tutto mondo. È alta la capacità di creare valore aggiunto: nel 2023 il settore ha realizzato un avanzo commerciale pari a 9 miliardi di euro.
Nel 2023, l’industria italiana del mobile ha mantenuto la sua posizione di leadership tra i produttori europei, superando la Germania con un fatturato di circa 26 miliardi di euro. Si tratta di un risultato importante che riflette il buon posizionamento nella fascia di prezzo alta: occupiamo, infatti, il 3° posto tra gli esportatori mondiali di mobili; siamo addirittura leader nel mobile imbottito dove la nostra quota di mercato sfiora il 17%.

Un ruolo importante è rappresentato dai distretti del mobile, il cui peso sull’export italiano è salito al 72,6% nel 2023. Se si considera l’avanzo commerciale, la percentuale è addirittura superiore e pari all’82%. A livello distrettuale spicca l’Imbottito di Forlì, che si è distinto per una performance particolarmente brillante sui mercati esteri: tra il 2019 e il 2023 l’export del distretto è cresciuto del 63,3%, più del triplo rispetto a quanto osservato mediamente nei distretti italiani.
Dietro a questi risultati c’è un tessuto produttivo che può contare su più di 310 unità locali che impiegano quasi 4.000 addetti, principalmente occupati in realtà di piccole e piccolissime dimensioni. Le imprese del distretto si distinguono per alcuni fattori di competitività: il legame con il territorio e l’elevata propensione all’export. Il territorio forlivese si caratterizza per la presenza di filiere ramificate a livello locale: una nostra analisi sulle forniture evidenzia nell’Imbottito di Forlì distanze di approvvigionamento ridotte, pari mediamente a 89,6 km, un valore decisamente inferiore rispetto alla media di 119 Km dei distretti del mobile.
Il distretto dei Mobili Imbottiti di Forlì mostra poi una propensione a esportare superiore alla media italiana: per ogni addetto le esportazioni sono pari a quasi 117 mila euro; a livello distrettuale ci si ferma a 104,5 mila e per l’intero settore italiano siamo sotto la soglia dei 94 mila euro.

Nei prossimi anni le imprese del distretto potranno continuare a crescere, pur in un contesto complesso e caratterizzato da una forte polarizzazione dei consumi. Le maggiori opportunità di crescita potranno venire dai mercati esteri e, in particolare, dai paesi che hanno una maggiore propensione a importare mobili imbottiti di prezzo elevato. Tra questi spiccano soprattutto gli Stati Uniti, la Germania, la Danimarca, gli Emirati Arabi Uniti, e il Kuwait nel comparto delle poltrone e divani, e gli Stati Uniti, la Germania, l’Australia, il Giappone, la Svizzera e il Regno Unito nei materassi. Una maggiore presenza in questi mercati potrà consentire alle imprese del distretto di diversificare il proprio export, che è al momento molto concentrato in Francia, nonostante l’ingresso negli ultimi anni in alcuni “nuovi” mercati come Cina, Stati Uniti, Belgio, Svizzera ed Emirati Arabi Uniti.

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Intesa Sanpaolo, con oltre 420 miliardi di euro di impieghi e 1.300 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine marzo 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. E’ leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.


 

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