NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO:
17 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE DEL PIEMONTE
PER INVESTIMENTI, INNOVAZIONE E CREDITO
- Oggi a Torino l’incontro con gli imprenditori per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende piemontesi. Focus sul settore dell’aerospazio
- Nuovo impulso alla crescita in Italia e all’estero attraverso modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita. Sostegno ai lavoratori attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile
- Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo: “Abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti sostenibili delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita e la competitività, e anche grazie al rinnovato accordo con Confindustria rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione”
- Marco Gay, Presidente di Unione Industriali Torino: “è essenziale rafforzare il dialogo e la collaborazione tra sistema produttivo e sistema finanziario, per la costruzione di un percorso comune, fatto di strumenti, competenze e fiducia reciproca. Torino è il luogo ideale per sviluppare questa collaborazione e generare nuovo valore per il territorio, per il Paese e per le generazioni future”
- Giorgio Marsiaj, Delegato di Confindustria per l’Aerospazio: “L’aerospazio non è solo futuro, è già oggi un motore per l’Italia. L’accordo con Intesa Sanpaolo va nella direzione di creare un ecosistema favorevole allo sviluppo mettendo a disposizione risorse significative per le filiere strategiche”
Torino, 27 giugno 2025 – Si è svolto oggi nella sede di Unione Industriali Torino l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane, annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 17 miliardi di euro per le imprese del Piemonte, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Marco Gay, Presidente di Unione Industriali Torino, e Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure e si sono confrontati con la platea degli imprenditori sulle strategie di sviluppo. Particolare attenzione è stata dedicata all’aerospazio, settore che in Piemonte vanta ampie potenzialità di crescita grazie alla presenza di eccellenze tecnologiche e industriali. Durante l’incontro sono state presentate le misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, l’ampliamento e l’ammodernamento di quelli esistenti e gli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.
Le novità dell’accordo riguardano:
- gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
- l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
- l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
- il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, con soluzioni innovative per la diversificazione delle fonti finanziarie e il ribilanciamento dei livelli di debito
- piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana
- la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno
Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009, che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Numerose le iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese, in prevalenza Pmi, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: «Il tessuto economico regionale si conferma solido e reattivo, anche in questo momento di incertezza. Ne abbiamo evidenza dai nostri gestori, che ogni giorno dialogano con le 96.000 imprese clienti in regione, che esprimono tenacia, capacità di visione, competitività sui mercati globali grazie a una buona propensione all’export e alla presenza di distretti e comparti ad alto potenziale e qualità distintiva. Tutte le iniziative che portano valore per il territorio e per l’economia locale trovano l’appoggio di Intesa Sanpaolo: abbiamo sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti sostenibili delle imprese di ogni dimensione e favorirne la crescita e la competitività, e anche grazie al rinnovato accordo con Confindustria, che per il Piemonte mette a disposizione 17 miliardi di euro sui 200 complessivi a livello nazionale, rafforzeremo ancora il sostegno al sistema produttivo della regione.»
Marco Gay, Presidente di Unione Industriali di Torino: «Questo protocollo d’intesa nasce dalla volontà condivisa di affrontare con responsabilità e visione le grandi trasformazioni in atto mettendo al centro imprese, sviluppo, sostenibilità e innovazione. Al Piemonte sono destinati 17 miliardi di euro e in un tempo in cui l’incertezza è l’unica certezza, è essenziale rafforzare il dialogo e la collaborazione tra sistema produttivo e sistema finanziario. Non parlo solo di accesso al credito, ma di costruzione di un percorso comune, fatto di strumenti, competenze e fiducia reciproca. Torino con il suo tessuto imprenditoriale ricco di storia e di innovazione, è il luogo ideale per sviluppare questa collaborazione e generare nuovo valore per il territorio, per il Paese e per le generazioni future.»
Giorgio Marsiaj, Delegato di Confindustria per l’Aerospazio: «In un contesto internazionale segnato da forti tensioni geopolitiche, l’aerospazio rappresenta ancor di più una leva strategica per la competitività del nostro sistema industriale. L’Italia vanta un posizionamento unico: una filiera integrata, con grandi player e PMI altamente specializzate, capaci di innovare e competere nel mondo. Ma per restare protagonisti dobbiamo rafforzare la crescita dimensionale delle imprese, stimolare investimenti e promuovere partnership stabili. L’accordo con Intesa Sanpaolo va esattamente in questa direzione: creare un ecosistema favorevole allo sviluppo mettendo a disposizione risorse significative per le filiere strategiche. Confindustria è pronta a fare la sua parte, perché l’aerospazio non è solo futuro, è già oggi un motore per l’Italia.»
I contenuti dell’accordo sono stati presentati nel dettaglio da Agostino Deiana, Direttore Commerciale Imprese Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo. Giovanni Foresti, responsabile Regional Research Intesa Sanpaolo, ha illustrato lo scenario macroeconomico con un focus sul territorio piemontese. Stefania Ascione, responsabile Consulenza R&S e Finanziamenti Europei Intesa Sanpaolo, ha posto l’attenzione sull’aerospazio e sulle importanti opportunità di diversificazione e investimento in nuovi modelli produttivi evoluti. A seguire una tavola rotonda cui hanno preso parte, insieme a Stefano Cappellari, Giorgia Garola, Vice Presidente Unione Industriali Torino e Presidente AMMA, Giorgio Marsiaj, Presidente e AD Sabelt Spa, Delegato all’Aerospazio Confindustria, Andrea Romiti, fondatore e AD di APR Srl.
Lo scenario macroeconomico. Le leve strategiche per la competitività
A cura Research Department Intesa Sanpaolo
· Il contesto attuale è caratterizzato da grande incertezza, legata a tensioni geo-politiche, ai numerosi conflitti in corso e alla discontinuità della politica commerciale statunitense. In particolare, gli sviluppi del conflitto in Medio-Oriente, in caso di escalation, potrebbero avere impatti significativi sui mercati dell’energia.
· Sul fronte dazi, i continui stop-and-go del governo statunitense, condizionano l’evoluzione del commercio mondiale. L’impatto sul sistema manifatturiero italiano potrebbe essere mitigato dalle strategie di diversificazione delle imprese riguardanti i mercati di sbocco dell’export italiano.
· L’Italia, insieme alla Germania, è l’economia europea più esposta sul mercato USA. Anche il Piemonte ha forti legami commerciali con gli Stati Uniti (terzo mercato per importanza alle spalle di Francia e Germania): gli USA assorbono l’8,3% delle vendite all’estero della regione (vs 10,4% della media italiana). Tra i più settori esposti vi sono la meccanica, l’aerospazio e i vini, tutti e tre con un’incidenza del mercato americano superiore alla media regionale.
· Da un’indagine interna di Intesa Sanpaolo che ha coinvolto gli specialisti a supporto dei processi di internazionalizzazione, tra le scelte strategiche delle imprese emergono la ricerca di nuovi clienti e fornitori in nuovi mercati e l’anticipo delle vendite e delle consegne negli USA. Ma è soprattutto la leva della qualità che può rappresentare un valido strumento per mantenere quote di mercato oltreoceano, in quanto rende i prodotti meno sostituibili e maggiormente apprezzati da una fascia di clientela alto spendente. Le imprese si stanno focalizzando anche su una riorganizzazione della struttura produttiva e distributiva.
· Tra i mercati più promettenti, sempre da quanto rilevato dalla survey, emergono alcuni paesi del Medio Oriente, come Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita, per la presenza di consumatori alto spendenti, l’India per le prospettive di crescita, il Nord-Africa che viene visto positivamente, oltre per le prospettive di crescita, anche per la bassa concorrenza, e il Sud America.
· Il Piemonte è ben posizionato per cogliere queste opportunità. Nonostante il rallentamento subito nel 2024, i flussi di export della regione si collocano su livelli elevati (61 miliardi di euro), inferiori solo al record storico toccato nel 2023 (64 miliardi), ma decisamente sopra i valori del 2019 (+14 miliardi). Tra i nuovi mercati in cui i valori esportati sono cresciuti maggiormente vi sono anche alcuni Paesi del Medio Oriente (Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita) e dell’America latina (Brasile e Messico), oltre a Cina e India. Tra i settori maggiormente in crescita, spicca anche l’Aerospazio della regione.
· Diversificare export e approvvigionamenti sono le due priorità alla luce dell’evoluzione dello scenario geo-politico, ma in prospettiva sarà importante anche puntare sugli investimenti in digitalizzazione e sostenibilità. Tra il 2019 e il 2024 gli investimenti in Piemonte sono aumentati del 37,4% più che recuperando il gap di crescita accumulato nel periodo tra il 2008 e il 2019.
· I processi di innovazione hanno un’importanza cruciale: le imprese del territorio hanno già intrapreso un percorso strutturato di innovazione, investendo sia in tecnologie 4.0 sia in soluzioni orientate alla sostenibilità e alla decarbonizzazione. Dalle elaborazioni realizzate dal Research Department di Intesa Sanpaolo emergono gli impatti positivi della twin-transition su crescita e produttività delle imprese.
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Data ultimo aggiornamento 27 giugno 2025 alle ore 15:56