NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO: 3,5 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE ABRUZZESI PER INVESTIMENTI, INNOVAZIONE E CREDITO
• Oggi a Pescara l’incontro con gli imprenditori per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende locali
• Nuovo impulso alla crescita in Italia e all’estero attraverso modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita. Sostegno ai lavoratori attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile
• Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: “Mettiamo a disposizione 3,5 miliardi di euro per dare forza al tessuto produttivo regionale e accelerare gli investimenti, anche sfruttando la leva strategica della ZES Unica”
• Lorenzo Dattoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: “Con questo protocollo, rafforziamo il dialogo tra istituzioni, imprese e territori, promuovendo un modello di sviluppo che coniuga innovazione, sostenibilità e benessere sociale.”
Pescara, 9 settembre 2025 – Si è svolto oggi a Pescara l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 3,5 miliardi alle aziende abruzzesi, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Questa mattina, nella sede pescarese di Confindustria, Lorenzo Dattoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, e Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo.
Particolare attenzione è stata dedicata alle opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale Unica del Mezzogiorno quale leva di stimolo per la crescita in termini di connettività e competitività del tessuto economico abruzzese. Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.
Il Sud peraltro rappresenta il punto di partenza del ciclo di incontri destinati alle imprese, testimoniando l’importanza del Mezzogiorno a cui l’accordo riserva complessivamente 40 miliardi di euro, come annunciato a Napoli dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e dal Responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Stefano Barrese, in occasione del primo incontro territoriale di declinazione dell’accordo.
Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova, anche sul territorio, la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente Pmi, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
Le novità riguardano:
la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno
gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana
Roberto Gabrielli, Direttore Regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo: “Grazie all’accordo con Confindustria, mettiamo a disposizione delle imprese regionali 3,5 miliardi di euro per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti. Le imprese del territorio, seppur in un quadro macroeconomico in continua evoluzione, hanno dimostrato una straordinaria capacità di saper trasformare la propria strategia aziendale per rispondere alle mutate esigenze del contesto e coglierne le opportunità. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di soluzioni per accompagnare gli investimenti strategici delle imprese di ogni dimensione e aumentarne la competitività, sfruttando la leva strategica della ZES Unica”.
Lorenzo Dattoli, Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico: “Questo accordo rappresenta un’opportunità concreta per rilanciare la competitività industriale del nostro territorio. Le imprese abruzzesi stanno affrontando sfide decisive, dalla transizione tecnologica alla sostenibilità, e hanno bisogno di strumenti efficaci per investire, innovare e crescere. Il potenziamento delle infrastrutture, l’accesso al credito e la formazione continua sono leve fondamentali per evitare l’isolamento economico e garantire occupazione qualificata, soprattutto per i giovani. L’intelligenza artificiale, la robotica e le scienze della vita non sono più ambiti di nicchia, ma pilastri strategici per il futuro della manifattura. Con questo protocollo, rafforziamo il dialogo tra istituzioni, imprese e territori, promuovendo un modello di sviluppo che coniughi innovazione, sostenibilità e benessere sociale. È il momento del fare, e noi siamo pronti a investire nel cambiamento.”
I contenuti dell’accordo sono stati presentati nel dettaglio da Carmine Puglielli, Direttore Commerciale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo. Massimo Deandreis, Direttore Generale SRM, è intervenuto sul tema della Zona Economica Speciale Unica nel contesto dell’economia del Mezzogiorno e del territorio abruzzese. A seguire una tavola rotonda su opportunità strategiche e semplificazioni operative della ZES Unica, con l’intervento di Giuseppe Romano, Coordinatore Struttura di Missione ZES Unica del Mezzogiorno.
Abruzzo: la ZES Unica come leva strategica per lo sviluppo territoriale
A cura di SRM-Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo
Negli ultimi anni, le performance economiche del Mezzogiorno sono in recupero rispetto al Centro-Nord. Le leve di questa ripresa includono l’occupazione che cresce di 5,5 punti percentuali rispetto al 2019, l’export che registra +30 punti percentuali rispetto al 2019 e gli investimenti, in forte accelerazione, con ulteriore spazio di crescita. Le stime SRM per il 2024 indicano una crescita del PIL dello 0,9%, con una dinamica pressoché confermata anche per il 2025, superando le medie nazionali grazie essenzialmente al ruolo degli investimenti.
Con il Mezzogiorno si rafforza anche il ruolo dell’Abruzzo: per il 2024 si stima una crescita del Pil regionale in linea con il dato della macroarea (+0,9%), superiore rispetto al dato medio nazionale (+0,7%). La regione esprime l’8,2% del Valore Aggiunto (36,2 mld di euro) complessivo del Mezzogiorno. La struttura produttiva si caratterizza per un peso maggiore dell’industria rispetto alla media meridionale e la manifattura gioca un ruolo rilevante con 7.962 imprese, oltre 72 mila occupati e 9,3 mld di euro di export.
L’Abruzzo si trova oggi di fronte a una sfida storica, ma anche a un’opportunità concreta: valorizzare le sue potenzialità economiche in chiave di sviluppo sostenibile e competitivo. In questo contesto, la ZES Unica rappresenta uno strumento di politica industriale potente e innovativo, capace di trasformare in profondità il tessuto produttivo della regione. Non si tratta soltanto di misure fiscali o agevolazioni burocratiche, ma anche di un modello di crescita integrato, che punta a rendere più attrattivo il territorio per nuovi investimenti, favorire la nascita di nuove imprese, ampliare le dimensioni aziendali e rafforzare il tessuto imprenditoriale locale. L'obiettivo è chiaro: accrescere la densità produttiva, generare economie di scala, innovare i processi e attrarre capitale umano qualificato. Affinché si colgano tutte le opportunità, è importante la presenza di un ecosistema locale che supporti lo strumento e contribuisca ad accrescere le probabilità di successo e le potenzialità di crescita. Tali forze non mancano sul territorio. L’Abruzzo si caratterizza per la presenza di diversi pilastri già in evoluzione e potenzialmente rafforzabili grazie alla ZES: 4A+Pharma (Agroalimentare, Aerospace, Abbigliamento Moda e Automotive, oltre al Farmaceutico) con 2,45 mld di euro di valore aggiunto e un export internazionale di 5,6 miliardi, Turismo (con 7,2 milioni di presenze, in crescita del 5,5% rispetto al 2023), Economia del mare e ruolo dei porti (Ortona e Vasto movimentano nel complesso circa 1,8 milioni di tonnellate di merce), Innovazione e capitale umano, con 1.568 imprese innovative e la crescita delle Startup (+0,9% rispetto al 2020) e PMI innovative (+65,5%).
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Data ultimo aggiornamento 9 settembre 2025 alle ore 14:12