Mostre: "Sfida al Barocco" a Venaria Reale
Duecento capolavori provenienti dai più prestigiosi musei del mondo, istituzioni pubbliche e private, enti religiosi e collezioni private: spettacolari dipinti e pale d’altare, sculture, arazzi, disegni, incisioni, arredi e oggetti preziosi. Questi sono i protagonisti di una formidabile mostra, allestita negli spazi monumentali della Citroniera Juvarriana della Reggia di Venaria alle porte di Torino, gioiello dell’architettura barocca, proclamata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
“Sfida al Barocco. Roma Torino Parigi 1680-1750” è il titolo della mostra che aprirà il 30 Maggio, curata da Michela di Macco e Giuseppe Dardanello con un comitato scientifico internazionale. Un’esposizione che rappresenta l’esito di un articolato percorso di ricerca svolto nell’ambito del Programma di ricerche sull’età e la cultura del Barocco della Fondazione 1563. Ideata dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, con il prezioso sostegno della Compagnia di San Paolo, è organizzata dal Consorzio delle Residenze Reali Sabaude. Partner è Intesa Sanpaolo. L’esposizione vanta la collaborazione eccezionale del Museo del Louvre e di altri prestigiosi musei italiani e internazionali.
La partecipazione di Intesa Sanpaolo a questa mostra è ulteriore testimonianza dell’attenzione che la Banca rivolge alla promozione del patrimonio artistico, anche in iniziative condivise con la Compagnia di San Paolo nell'alveo della virtuosa sinergia che intercorre in tanti ambiti tra cui quello culturale. Due importanti opere di Francesco Solimena e dello scultore Bernardino Cametti saranno esposte in mostra dopo il restauro effettuato con il nostro programma Restituzioni che, in 30 anni di attività, ha riportato alla loro originaria bellezza 1500 opere del patrimonio pubblico italiano, 'restituite' così alla collettività. L’apertura della mostra sul Barocco a Venaria, un tema e un luogo che sono simboli del Piemonte, è un ottimo segno di ripartenza dopo le gravi difficoltà di questo periodo.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo
La mostra conduce i visitatori in un viaggio affascinate nell’Europa delle arti tra fine Seicento e metà Settecento. Un percorso verso la modernità, basato sul confronto tra Roma e Parigi, i due poli di riferimento culturale in Europa, con i quali Torino intesse in quegli anni un dialogo di idee e di scambio di artisti e di opere. La Sfida al Barocco è quella lanciata dagli artisti in nome della modernità: confrontandosi con le grandi opere degli Antichi, dei Maestri del Rinascimento e della prima metà del Seicento, gli artisti esplorano le potenzialità dell’osservazione del naturale, della realtà e dei sentimenti, provando nuovi linguaggi di espressione e comunicazione, rivolti a illustri mecenati e a diverse tipologie di pubblico.
La mostra racconta quella “sfida”, presentando i capolavori creati e approdati nelle tre città tra il 1680 e il 1750. Un percorso che segna un decisivo cambio di passo sulla scena figurativa: quando Roma rinnova il suo ruolo di depositaria della grandezza dei modelli; quando Parigi arriva a designare il primato della scuola moderna francese, cercando nell’Antico il naturale e scegliendo nuovi riferimenti per la rappresentazione del quotidiano nei maestri fiamminghi e olandesi; quando Torino, grazie all’intelligenza creativa dell’architetto regio Filippo Juvarra, si conferma come un laboratorio della città moderna presentando una straordinaria galleria dei pittori contemporanei delle Scuole d’Italia allestita nelle chiese e nelle residenze della corte. Un itinerario che si snoda nella Roma cosmopolita dei Papi, nella Parigi del re sole Luigi XIV e di Luigi XV, nella Torino capitale del nuovo regno di Vittorio Amedeo II e di Carlo Emanuele III.
Articolata in 15 tappe con scansione cronologica e tematica, la mostra permette di ammirare la qualità e la varietà della produzione figurativa del tempo: da Maratti a Trevisani a Conca a Giaquinto a Subleyras, a Pannini e Batoni, ai pittori della modernità parigina, come Boucher e Chardin, agli scultori come Cametti, Legros, Bouchardon, Ladatte e Collino, ai maestri dell’ornato e delle arti preziose, agli esponenti principali delle scuole romana, napoletana e veneziana voluti a Torino da Filippo Juvarra.
La qualità magistrale, la grazia, la coinvolgente rappresentazione delle passioni in pittura e in scultura, il virtuosismo e la raffinatezza di arredi e ornamenti e lo spettacolare Bucintoro dei Savoia in chiusura della mostra, accompagnano i visitatori lungo questo appassionante percorso di capolavori.
Una mostra straordinaria ed imperdibile apre la stagione 2020 della Reggia di Venaria: oltre 200 capolavori provenienti dai più prestigiosi musei e collezioni di tutto il mondo raccontano una “sfida” artistica coinvolgente di cui è stata protagonista anche la nostra realtà. E proprio con questa mostra coraggiosa, anche per gli approcci e contenuti inediti che esprime, intendiamo continuare la nostra “sfida” tesa alla ricerca continua della modernità e alla sperimentazione di nuove forme e linguaggi culturali. Insieme al Direttore Guido Curto, tengo a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo importantissimo progetto: in particolare la Compagnia di San Paolo e la Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura grazie al sostegno dei quali è stato possibile organizzare questa Sfida al Barocco; altrettanto prezioso è stato l’apporto del partner Intesa Sanpaolo; grazie infine anche ai due curatori Michela di Macco e Giuseppe Dardanello.
Paola Zini, presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude
Data ultimo aggiornamento 15 marzo 2024 alle ore 13:58:47