Il primo acceleratore per startup italiane in Israele
A gennaio 2020 parte il primo programma di accelerazione per startup italiane in Israele lanciato dall’Ambasciata d’Italia in Israele e da Intesa Sanpaolo Innovation Center, società presieduta da Maurizio Montagnese fondamentale nel diffondere il bando di gara pubblicato a gennaio 2019.
Dopo aver ricevuto 40 domande di adesione il Comitato di valutazione - composto da Stefano Ventura, Chief Scientist dell’Ambasciata d’Italia in Israele, e da Dani Schaumann di Intesa Sanpaolo Innovation Center coinvolgendo l’ex Vice president della Israel Innovation Authority Danny Biran, Jeremie Kletzkine di Startup Nation Central e Dan Fishel di OurCrowd -, ha selezionato le migliori dieci startup innovative di diversi settori: dall’health tech alla smart mobility, dal food tech al clean tech.
Sette di queste trascorreranno tre mesi presso l’Eilat Tech Center (Gruppo Arieli) - tra i principali acceleratori di startup israeliani - per sviluppare nuove idee d’impresa in uno degli ecosistemi dell’innovazione più all’avanguardia al mondo, come previsto dall’Accordo italo-israeliano di cooperazione industriale, scientifica, e tecnologica.
Guido Vecchi - Direttore Generale di Intesa Sanpaolo Innovation Center - sottolinea come “da diversi anni collaboriamo attivamente con Israele. Questa iniziativa rappresenta un’occasione preziosa per offrire alle startup selezionate l’accesso a una concreta opportunità di scale-up internazionale, con un percorso di valorizzazione dell’ecosistema italiano dell’innovazione”.
Le classifiche internazionali, infatti, collocano Israele al primo posto per startup pro-capite e deposito di brevetti, con una percentuale sul Pil investito in ricerca e sviluppo pari al 4,1%. A questo si aggiunge una marcata capacità nell’attrarre capitali stranieri (circa il 47% contro una media europea del 9%): nel 2018 le startup israeliane hanno raccolto circa 6,1 miliardi di dollari.
Il programma, oltre ad alloggi e spazi di coworking, metterà a disposizione delle realtà selezionate il supporto di mentor e tutor che affronteranno temi generali, validi per tutte le giovani imprese, e temi specifici a seconda del settore di appartenenza delle singole startup, assieme a numerosi incontri di networking con aziende israeliane di successo.
Per l’Ambasciatore italiano in Israele, Gianluigi Benedetti, l’iniziativa rappresenta “un nuovo strumento per sfruttare la complementarietà dei due sistemi economici: il nostro ecosistema manifatturiero d’eccellenza mondiale e quello israeliano, vocato all’innovazione e al venture capital”.
L’Ambasciata d’Italia in Israele ha messo a disposizione un plafond di 100.000 euro erogando a ciascuna delle realtà selezionate un contributo di 10.000 euro (8.500 per il programma di accelerazione e 1.500 come di rimborso spese).
Or Haviv - Partner & head of Global innovation platforms, Arieli Capital - evidenzia infine come la partnership “offrirà alle startup italiane partecipanti un’opportunità unica per connettersi con Israele, tra le scene più high-tech al mondo, facendole crescere per creare nuove società ad alto impatto tecnologico”.
Data ultimo aggiornamento 15 marzo 2024 alle ore 14:02:41