Neva SGR, il venture capital hi-tech punta a 250 milioni di raccolta entro 2021
Quattro fondazioni di origine bancaria (Compagnia di San Paolo, Cariparo, Carifirenze, Carilucca) hanno sottoscritto un investimento complessivo di € 50 milioni per far crescere Neva SGR, il venture capital del Gruppo Intesa Sanpaolo, controllato al 100% da Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo dedicata all’innovazione.
La cifra si aggiunge ai €100 milioni messi in campo da Intesa Sanpaolo per l’avvio del primo fondo di venture capital italiano, veicolo finanziario per il settore hi-tech, che ha sede a Torino e punta a raggiungere i 250 milioni di raccolta entro il 2021.
Attraverso Neva SGR - presieduta da Luca Remmert - Intesa Sanpaolo sarà in grado di fornire capitale di rischio alle imprese ad alto tasso tecnologico (Cybersecurity, Cloud Computing, AI, 5G e Blockchain).
Nell’agosto del 2020 Neva Sgr ha attivato Neva First, un fondo d’investimento alternativo (Fia) italiano di tipo chiuso riservato a investitori qualificati che investe in strumenti finanziari con l’obiettivo di valorizzare soluzioni tecnologiche dedicate alla trasformazione della finanza (FinTech) e di estenderle a nuove aree. Neva First investe in particolare in società ad alto contenuto tecnologico (DeepTech) in fase di crescita ed espansione..
Il Team di investimento di Neva Sgr - guidato dall’ amministratore delegato Mario Costantini – identifica le migliori realtà tecnologiche sia in ambito nazionale che internazionale. Tra i maggiori investimenti del fondo Neva First, quelli in: R3, Yolo, MatiPay, D-Orbit, iwoca, Diamanti, vFunction, blubrake, Jumple, TechStars, Rocket Internet Capital Partner I & II, Endeavour Catalyst III.
Data ultimo aggiornamento 18 gennaio 2021 alle ore 17:47:00