Le Gallerie di Palazzo Zevallos-Stigliano a Napoli
Palazzo Zevallos-Stigliano a Napoli ha ospitato fino alla primavera del 2022 le Gallerie d’Italia del capoluogo campano, ora trasferite nell’edificio dell’ex Banco di Napoli in via Toledo. Nel 2007 i locali di Palazzo Zevallos-Stigliano, sede storica della Banca Commerciale Italiana a Napoli dal 1898 e oggetto esso stesso di grande interesse storico e artistico, sono diventati sede espositiva di una raccolta di 120 opere che permettevano di ripercorrere la storia delle arti figurative in città e nel Sud Italia tra i primi del '600 e i primi del '900.
La collezione è ora visibile nella nuova sede delle Gallerie d’Italia di Napoli, con l’aggiunta di nuovi percorsi di ceramiche attiche e magnogreche e di arte contemporanea.
A Palazzo Zevallos-Stigliano un posto d'onore spettava al Martirio di Sant'Orsola di Caravaggio, ultimo capolavoro del grande pittore prima della morte nel 1610.
Un primo itinerario percorreva le vicende della pittura a Napoli nel '600 e '700, dalla svolta naturalistica impressa dall'arrivo di Caravaggio fino alla civiltà borbonica.
Un importante spazio era poi dedicato al Vedutismo (vedute e paesaggi) napoletano dell'800, coi suoi principali esponenti che hanno collocato la Scuola Napoletana all'avanguardia in Europa, e al passaggio al Naturalismo. Una sezione era dedicata alla rappresentazione della città attraverso gli interni degli edifici monumentali, le strade e le scene di vita sociale.
Infine, era presente uno dei nuclei più importanti dell'opera di Vincenzo Gemito (terrecotte, bronzi e disegni a cavallo tra '800 e '900), grande artista napoletano segnato da profondi squilibri psichici che rallentarono la sua attività creativa.
Non solo spazio museale, le Gallerie di Palazzo Zevallos-Stigliano si proponevano come un punto di riferimento culturale per il territorio attraverso una ricca programmazione di appuntamenti, tra cui esposizioni temporanee, concerti, conferenze, convegni, presentazioni di libri, letture poetiche, anche in collaborazione con prestigiose istituzioni locali, nazionali e internazionali.
Particolare attenzione era dedicata al territorio: le iniziative di carattere musicologico, filologico-letterario e storico-artistico privilegiavano infatti temi quali il Palazzo e la sua storia, i personaggi che vi hanno lavorato, l'ambiente e la cultura napoletani.
Venivano poi promosse mostre ricorrenti, centrate su ristretti nuclei della collezione o su singole opere, per consentirne un più ampio approfondimento. Gli studiosi e i cultori avevano a disposizione un deposito dove sono conservate le opere non esposte, nonché un attrezzato laboratorio di restauro.
Intensa, infine, l'attività didattica, non solo per il mondo della scuola (migliaia di bambini e ragazzi del territorio coinvolti in forma gratuita) ma anche per adulti e anziani con programmi mirati. Tutti gli itinerari prevedevano una particolare attenzione verso le famiglie e le persone disabili.
Data ultimo aggiornamento 20 maggio 2022 alle ore 13:27:00