Coesione e competitività: gli studi di Intesa Sanpaolo e Fondazione Symbola
Intesa Sanpaolo e Fondazione Symbola realizzano da diversi anni il Rapporto “Coesione è Competizione”, che analizza il livello di “coesività” delle imprese italiane. La coesività è intesa come la propensione delle imprese a mettere al centro del proprio modello di business le relazioni, riconoscendo l’importanza dell’interdipendenza con tutti i soggetti coinvolti. La coesione rappresenta quindi un fattore decisivo di competitività per le imprese, oltre che un’opportunità per la creazione condivisa di valore sociale ed economico. Clienti, lavoratori, altre aziende, enti di ricerca e formazione, banche, istituzioni e comunità, organizzazioni non profit sono – in tale ottica – i principali stakeholder presi in considerazione nella relazione con le imprese.
Il Rapporto “Coesione è Competizione” mira a rilevare periodicamente il livello di coesività del tessuto produttivo italiano, alla luce dell’evoluzione dei fattori culturali, sociali e ambientali. Dalle ricerche di questi anni è emerso come, per le imprese, la coesione migliori il legame e il radicamento nelle comunità e nei territori, accresca il senso di appartenenza dei dipendenti e rafforzi il dialogo con i clienti e le relazioni di filiera e distrettuali.
Questi i principali risultati delle diverse edizioni del Rapporto:
Il Rapporto 2024 conferma le dimensioni della coesione come fattore di competitività delle imprese, nel positivo dialogo con lavoratori, clienti, banche e terzo settore per lo sviluppo di processi e prodotti più sostenibili. Nel 2023 le imprese coesive rappresentano il 43% delle PMI manifatturiere, un dato in linea con quello del 2022 ma in crescita di 11 punti percentuali rispetto al 2018. Ciò che cresce significativamente è soprattutto il numero medio di relazioni instaurate dalle imprese coesive (da 1,9 relazioni per impresa del 2018 a 2,8 del 2023). Permane la capacità delle imprese coesive di ottenere risultati migliori – sia in termini di fatturato, che per l’occupazione che per le esportazioni – rispetto alle imprese che non lo sono. Si conferma inoltre la propensione delle imprese coesive a investire in sostenibilità ambientale e in tecnologie digitali 4.0. Si conferma, ancora una volta, la maggiore propensione alla coesione da parte delle imprese di grandi dimensioni e nei “territori coesivi”, caratterizzati da più alti standard di benessere e di partecipazione civile.
L’edizione 2023 del Rapporto evidenzia come le imprese coesive siano cresciute nei quattro anni precedenti con una quota del 43% rispetto al 37% del 2020 e al 32% del 2018. Cresce, inoltre, anche il numero medio di relazioni con gli stakeholder delle imprese coesive, segnale di un un’intensificazione di tali rapporti. Si conferma il vantaggio competitivo delle imprese coesive con performance superiori alla media delle imprese in termini di fatturato (per il 2023 il 55,3% delle imprese coesive stima un aumento di fatturato rispetto al 2022, contro il 42,3% delle altre imprese), occupazione (34,1% contro 24,8%) ed esportazioni (42,7% contro 32,5%). Inoltre, la distribuzione delle imprese coesive risulta più omogenea, grazie alla loro crescita al Sud del 21.6% nel biennio 2020-2022. Maggiore anche la fiducia nei confronti di fornitori locali rispetto alle imprese non coesive, accompagnata da migliori tassi di soddisfazione e senso di appartenenza dei dipendenti.
Le imprese coesive si sono dimostrate più resilienti allo shock pandemico rispetto a quelle non coesive. Gli stress che hanno interessato le catene globali del valore hanno infatti trovato più preparate le imprese con consolidati rapporti con i territori di appartenenza e le imprese fornitrici. In seguito alla crisi economica mondiale del 2020, la quota di aziende coesive con fatturato in riduzione è quindi inferiore dell’8% rispetto a quelle non coesive. Inoltre, le aziende coesive esportano di più (58% contro 39%) e la maggiore competitività si traduce anche in un vantaggio sul mercato domestico, con 2 italiani su 3 disposti a pagare un prezzo più alto del 10% per i prodotti di aziende coesive. Si registra, inoltre, un PIL pro capite più alto nelle regioni caratterizzate da una maggiore presenza di imprese coesive.
Scarica il Rapporto "Coesione è Competizione 2021"
La coesività delle imprese emerge come fenomeno rilevante per l’economia italiana e la sua competitività, alimentato da un patrimonio culturale ampio e diffuso in diversi territori del Paese. Le imprese coesive registrano un aumento del fatturato nel 53% dei casi, rispetto al 36% delle non coesive. Il Rapporto mostra anche come tali imprese siano quelle che occupano di più ed esportano maggiormente, con il fatturato estero in aumento nel 45% dei casi rispetto al 38% delle altre imprese. Nel complesso, i numeri emersi nel rapporto dimostrano come le aziende che coniugano innovazione e responsabilità sociale e rafforzano i rapporti con i propri stakeholder si dimostrino più competitive sia nel medio che nel lungo periodo.
Fondazione Symbola ha come obiettivo la valorizzazione delle qualità italiane. Attraverso la collaborazione con imprese e istituzioni, promuove iniziative e progetti di approfondimento e ricerca sulle tematiche della green economy, della cultura e della coesione sociale.
Data ultimo aggiornamento 28 giugno 2024 alle ore 11:09:16