Indagine sul Risparmio degli italiani: cresce il risparmio gestito
Intesa Sanpaolo e Centro Einaudi presentano l’edizione 2024 dell’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani che mette in luce comportamenti e opinioni in merito al risparmio e agli investimenti.
La ricerca è corredata da un focus sul risparmio gestito, di cui evidenzia le notevoli prospettive di crescita, come confermano i dati:
- tra il 2005 e il 2023 il risparmio gestito globale è balzato dal 73 al 102% del PIL mondiale.
- in Europa il settore è cresciuto dal 107 al 167 % del PIL, in Italia dal 70 al 95% del PIL, compresa la ricchezza assicurativa (2022).
Il potenziale di sviluppo è significativo ma occorre puntare sull’istruzione finanziaria per superare l’eccessiva fiducia degli italiani nella liquidità.
La ricerca è stata condotta su un campione di circa 1.300 intervistati su tutto il territorio nazionale, con interviste realizzate face-to-face da BVA Doxa.
Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2024 - Highlights
- Nel 2024 la sicurezza resta una priorità per gli investitori: per il 65% è la prima caratteristica cui prestare attenzione. La liquidità si colloca al secondo posto. Cala il grado di diversificazione dei portafogli; si allunga l’orizzonte temporale degli investimenti.
- Il 95% degli intervistati conferma la propria indipendenza finanziaria, sia pure con sensibili differenze di genere, livello di istruzione, professione e fasce di età.
- Il 59,4% dichiara di aver risparmiato nei dodici mesi precedenti l’Indagine, in netto progresso rispetto al 53,5 per cento del 2022 e al 54,7 per cento del 2023.
- Cala lievemente la quota media di reddito risparmiata: 11% nel 2024, da 12,6% del 2023.
- Il 30% degli intervistati si dichiara “per niente interessato” agli argomenti di economia e finanza, sebbene nel 2023 vi fosse stato un risveglio di attenzione verso gli argomenti economico/finanziari.
- La banca rimane il consulente più apprezzato con oltre il 60% delle citazioni in tutte le classi di età, con picchi oltre i due terzi tra i 45 e i 64 anni.
- Cresce l’inclinazione delle famiglie italiane verso le obbligazioni: la relativa quota nei portafogli sale dal 28% nel 2023 al 34% nel 2024.
- In lieve calo la percentuale di chi opera in azioni: dal 6% al 5,6%. Gli investimenti alternativi catturano un limitato interesse: i metalli preziosi rimangono la scelta più popolare, seguiti dagli investimenti etici e ESG.
- Gli immobili pesano per il 63% del patrimonio medio del campione. Aumenta la percentuale di giovani proprietari, che sale al 60% rispetto al 49,2% del 2023. Per chi ha acquistato con mutuo, prosegue il calo del rapporto rata/reddito (17,3%, dal 19% circa del 2022).
- Rimangono basse le adesioni alla previdenza complementare, ma crescono le sottoscrizioni da parte dei giovani. Aumentano anche le assicurazioni a copertura delle spese mediche, dal 14% al 17% del campione.
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Data ultimo aggiornamento 19 dicembre 2024 alle ore 11:48:38