Trasporto ferroviario: un’opportunità per decarbonizzare la mobilità
Un report del Research Department di Intesa Sanpaolo dedicato al trasporto ferroviario regionale mette in luce le opportunità che esso può offrire in termini di decarbonizzazione del sistema di trasporto e quindi di supporto per un futuro sostenibile della mobilità in Italia.
Il trasporto ferroviario regionale potrebbe infatti assorbire una quota crescente della domanda di mobilità, sottraendola tipicamente all’automobile: il mezzo ferroviario è caratterizzato da emissioni inferiori rispetto ad altri mezzi e ha una limitata dipendenza dai combustibili fossili grazie alla progressiva elettrificazione della rete.
Laura Campanini, Economista Industry & Local Economy Research del Research Department di Intesa Sanpaolo, fornisce un’overview dei risultati dello studio:
Il report si concentra in particolare sulle dinamiche della domanda e su alcuni aspetti del sistema di offerta, nella consapevolezza che l’efficientamento e la riqualificazione dell’offerta sono un passaggio imprescindibile per attrarre nuova domanda:
La domanda di trasporto ferroviario regionale non ha registrato negli ultimi anni la crescita auspicata, nonché funzionale alla decarbonizzazione del trasporto.
Il numero dei passeggeri trasportati con servizio ferroviario regionale risulta, infatti, in debole crescita tra il 2012 e il 2019, in flessione durante la pandemia e in parziale recupero nel 2022.
La dinamica del trasporto di media-lunga percorrenza appare invece diversa: ha registrato una progressiva capacità di attrarre nuovi viaggiatori anche grazie a un’offerta che si è ampliata e riqualificata.
La percezione del servizio regionale è migliorata a livello medio nazionale ma permangono situazioni differenziate sul territorio.
Le regioni in cui la qualità del servizio è più elevata sono anche quelle in cui si registra un maggior utilizzo del treno da parte dei pendolari: al Nord l’utilizzo del treno è diffuso a circa 35 persone ogni 100; molto più contenuto il dato del Sud. Le aree del Sud però, nel periodo 2012- 2022, hanno mostrato i maggiori progressi in termini di diffusione dell’utilizzo del servizio.
Gli aspetti quantitativi e qualitativi dell’offerta sono rilevanti nel determinare le scelte in tema di mobilità.
Il livello di soddisfazione è legato sia alla frequenza e alla capillarità del servizio, sia allo stato dei vagoni che dipende anche dall’età media dei mezzi; dipende inoltre dalla velocità degli spostamenti in treno rispetto a quelli con altri mezzi e dalla frequenza delle corse. L’età dei mezzi è strettamente connessa anche all’efficienza energetica.
Negli ultimi anni, l’età dei mezzi si è ridotta in modo significativo a livello medio (l’età a livello nazionale della flotta dei treni regionali nel 2023 è pari a 15,8 anni in sensibile calo rispetto agli oltre 20 anni del 2014) ma il ringiovanimento è avvenuto solamente in alcune regioni, mentre in altre realtà l’età media del parco circolante è aumentata. La dinamica dell’età media è la risultante sia dell’immissione di nuovi convogli sia della dismissione dei mezzi ferroviari più vetusti.
I treni regionali viaggiano in media a 46 km ora, al Sud a 38,7 km ora.
Per agevolare lo shift modale verso il trasporto regionale è quindi necessario agire su più fronti:
- servono investimenti per sostituire i mezzi più vetusti
- servono risorse per estendere la diffusione del doppio binario e per garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla quale dipende l’affidabilità del servizio in termini di ritardi e cancellazioni
- serve agire sul servizio offerto in termini di frequenza e velocità media
- serve un cambiamento culturale in modo da modificare la radicata preferenza per il mezzo privato, peraltro ulteriormente rafforzata a seguito della pandemia, a favore del mezzo pubblico.
Restano sul territorio situazioni eterogenee per tipologia di offerta, qualità dei mezzi e percezione da parte degli utenti, e livello di utilizzo del treno regionale.
Scarica il Report “Monitor Servizi Pubblici Locali”.
Il Report del Research Department di Intesa Sanpaolo è stato realizzato nell’ambito del progetto MOST (Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile).
Le strategie per il riequilibrio modale verso mezzi di trasporto a minore impatto (Shift) sono una delle politiche per la mobilità sostenibile e si affiancano agli interventi volti ad eliminare o ridurre le esigenze di spostamento (Avoid) e alle strategie per migliorare le prestazioni dei mezzi di trasporto in termini di efficienza energetica, emissioni unitarie e sicurezza (Improve).
Data ultimo aggiornamento 10 luglio 2024 alle ore 14:04:44