{"clientID":"8f0f2457-784e-48e4-98d6-0415047ebc97","signature":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryption":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyID":"494d1aae-e754-42bc-1137-9a9628244ec6","user":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD","clientIDSh":"9e04155b-dc20-4ad8-b40b-5d4c665631f2","signatureSh":"1b7d588a5acbce37f866186501ec2d14f26b16f94bbb11b0017b314f918129da","encryptionSh":"d00eb0e03501a6b3d0ffac2db4d56565","keyIDSh":"72a8b4f5-7fbb-427b-9006-4baf6afba018","userSh":"C1AAFC8C323DFDA567B3CD7D0E48C3DD"}

Intesa Sanpaolo sponsor ufficiale del museo Pušhkin di Mosca

DONATA AL MUSEO LA COLLEZIONE NUMISMATICA SCHULTZ

  • Riunita una delle più grandi collezioni private russe

Mosca, 6 Aprile 2009 - Nell’ambito della missione italo/russa promossa da Confindustria, Abi e ICE, Intesa Sanpaolo diventa ufficialmente lo sponsor del Museo Pušhkin.

Oggi la banca ha donato al Museo di Belle Arti Pušhkin, la collezione numismatica Schultz. La collezione, una delle più grandi private russe, vanta al suo interno capolavori letterari dal 1500 al 1800, stampe russe, pietre e metalli semipreziosi. Pochi anni fa, grazie ad un finanziamento ottenuto dallo stato, la collezione è giunta al museo.
Tuttavia essa risultava incompleta senza la sua  terza parte, ossia la raccolta numismatica; composta da 100 monete (56 in oro e 44 in argento) vanta alcuni esemplari del famoso tesoro bizantino, dell’Impero Romano del 600 a.c. e del conio degli zar con rubli d’argento, da Pietro I fino a Nicola II.
Grazie al contributo di Intesa Sanpaolo la collezione viene finalmente riunita ed esposta interamente al pubblico e permetterà un interessante sviluppo negli studi della numismatica del Paese.

Il Museo Pušhkin  possiede la più grande collezione di arte europea della città di Mosca con opere di Monet, Picasso, Renoir, Degas, Cézanne, Chagall e Van Gogh. Il museo aprì i battenti al pubblico nel maggio 1912: originariamente era  intitolato a Alessandro III, e le prime opere esposte furono copie di antiche statue, ritenute essenziali all'educazione degli studenti d'arte. Dopo il trasferimento della capitale russa a Mosca, nel 1918, il governo dei Soviet decise il trasferimento di migliaia di opere dal Museo dell'Ermitage di San Pietroburgo alla nuova capitale e queste formarono il primo nucleo di opere del Puškin. L'apporto principale di opere avvenne però solo nel 1948 con l’arrivo  delle collezioni private di pittura impressionista e post-impressionista di due mercanti russi: Sergey Shchukin e Ivan Morozov che a tuttoggi compongono la parte fondamentale delle opere in esposizione. Dopo aver cambiato nome nel 1937, venendo intitolato al poeta Pušhkin, il museo ha ospitato nel secondo dopoguerra, per 10 anni, la collezione della Gemäldegalerie di Dresda. La collezione fu infine resa alla DDR, nonostante l'opposizione dei curatori del museo. Il museo rimane comunque uno dei principali depositari del tesoro di Priamo, dissotterrato a Troia da Heinrich Schliemann e confiscato dal Pergamonmuseum di Berlino dall'Armata Rossa.

Per informazioni
Rapporti con i Media
Intesa Sanpaolo
+39.02.8796.3010 - 2677
www.intesasanpaolo.com


{"toolbar":[{"label":"Aggiorna","url":"","key":"update-page"},{"label":"Stampa","url":"","key":"print-page"}]}