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PROGETTARE IL FUTURO:

“PROMUOVERE UNA NUOVA CULTURA D’IMPRESA

PER UNA CRESCITA SOSTENIBILE”

 

INTESA SANPAOLO E CONFINDUSTRIA

POTENZIANO L’ACCORDO 2016-2019

 

25 MILIARDI PER LE IMPRESE DELLA LOMBARDIA

·    Focus su formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità

·    A regime il sistema qualitativo del rating di credito

·    Competitività e trasformazione digitale delle imprese

Bergamo, 7 novembre 2018 - È stato presentato oggi a Bolgare (BG) presso Foppapedretti Technology l’addendum all’accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”, dedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offerte dalla ‘quarta rivoluzione industriale’. L’addendum “Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibilevalorizza gli aspetti già previsti dall’accordo in vigore e, dando ulteriore impulso alla collaborazione, promuove una nuova cultura di impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale.

 

La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’arco dei tre anni, dei quali 25 miliardi di euro destinati alle imprese lombarde (di cui 15 miliardi per le imprese clienti della Direzione Regionale Lombardia e 10 miliardi alle imprese clienti della Direzione regionale Milano e Provincia), viene presentata all’interno dei luoghi deputati ad accogliere e fare proprie le finalità dell’accordo: le imprese.

 

A fare gli onori di casa Enrica Foppa Pedretti, direttore Amministrazione, Finanza, It e Risorse umane Foppapedretti, cui è seguito l’intervento di Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo “Scenario macroeconomico”, con focus in particolare sulla provincia di Bergamo. La successiva tavola rotonda ha visto gli interventi di Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia di Intesa Sanpaolo, Aniello Aliberti, vice presidente Confindustria Bergamo, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo e presidente Technix, Luciano Bonetti, amministratore delegato e presidente Foppapedretti e Cesare Valtellina, consigliere Valtellina. Hanno chiuso i lavori Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria e Matteo Zanetti, presidente Gruppo tecnico Credito e Finanza Confindustria.

 

Per l’industria italiana - composta soprattutto da Pmi - diventa sempre più strategico rafforzarsi e adottare nuovi modelli di business. Per questo è determinante puntare con decisione sulla sostenibilità - economica, sociale ed ambientale - favorendo l’adozione di processi di sviluppo qualitativo che rendano le imprese capaci di adattarsi ai cambiamenti e di saperli governare.

 

Carlo Robiglio, presidente Piccola Industria Confindustria: “Abbiamo un sistema produttivo unico al mondo, costituito per oltre il 90% da pmi e capace di creare occupazione e benessere per le comunità e i territori, che va accompagnato con soluzioni, strumenti e politiche industriali di medio termine funzionali al suo rafforzamento. Al contempo occorre impegnarsi per costruire una corretta e reale narrazione dell'impresa e del suo ruolo nella società: noi lo stiamo facendo e per questo ci concentriamo su temi come la cultura, la formazione, le competenze e la responsabilità sociale. Proprio in questa cornice si inserisce l'accordo con Intesa Sanpaolo che abbiamo presentato oggi qui alla Foppapedretti, uno dei marchi simbolo del made in Italy che racchiude in sé saper fare, qualità e rispetto per l’ambiente e per i lavoratori”.

 

Stefano Barrese, responsabile divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “Gli accordi tra Intesa Sanpaolo e Confindustria proseguono e si rinnovano da dieci anni, in una partnership che si è sempre più consolidata, risultando fondamentale per il sistema Paese e consentendo alle aziende italiane di sviluppare iniziative concrete nel campo dell’innovazione, dell’internazionalizzazione, della formazione e del consolidamento dimensionale e patrimoniale. Al costante confronto con Confindustria si deve, fra l’altro, lo sviluppo del nostro Programma Filiere che ha consentito a molte piccole imprese di ottenere un migliore e più economico accesso al credito. In circa tre anni sono stati sottoscritti a livello nazionale oltre 600 contratti con imprese capofiliera, con un potenziale di oltre 15mila fornitori, per un giro di affari di circa 70 miliardi di euro. L’opportunità di fare rete è una fra le leve fondamentali per lo sviluppo che il nostro Gruppo mette a fattor comune, nella certezza di potere giocare un ruolo chiave per il futuro dei nostri territori e dell’economia nazionale”.

 

Aniello Aliberti, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Bergamo: “Il sistema bancario resta ancora il partner primario per le imprese italiane e i loro i fabbisogni finanziari: l’accordo tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo intende supportarle in ambiti fondamentali per il mantenimento della competitività sui mercati quali gli investimenti tecnologici, l’internazionalizzazione, ma anche la liquidità ordinaria. Come associazione siamo molto interessati al progetto filiere, in cui il rating del capofiliera si può trasferire al fornitore strategico, magari più piccolo e meno solido finanziariamente, facilitando a quest’ultimo l’accesso al credito. Ovviamente come Presidente della Piccola Industria mi sta particolarmente a cuore che venga garantito l’accesso al credito anche alle imprese di minori dimensioni, parte fondamentale del nostro tessuto manifatturiero”.

 

Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Intesa Sanpaolo: “L’Addendum all’accordo che presentiamo oggi nasce con l’intento di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione e a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. E’ per creare connessioni virtuose e fare rete nella crescita che Intesa Sanpaolo, nell’ambito dei suoi interventi dedicati allo sviluppo delle imprese, ha scelto di andare nella direzione di agevolare il credito verso le aziende fornitrici di una filiera produttiva. Per la nostra direzione regionale Lombardia (che esclude le province di Milano e Monza Brianza) la risposta del sistema imprenditoriale è stata finora importante: in regione sono 100 le filiere sottoscritte, di cui 23 nella sola Bergamasca, per un giro di affari – a Bergamo e provincia – di oltre 3 miliardi di euro. Continuiamo a presidiare il territorio con la forza di una grande banca attenta ai bisogni e alle esigenze delle singole realtà produttive locali”.

 

L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle Pmi italiane è testimoniato anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese. La nuova struttura contribuisce ad arricchire le iniziative previste dall’addendum tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, focalizzato alla valorizzazione del capitale delle imprese attraverso:

1)      Ecosistemi di imprese e integrazione di business

Mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di migliorare i processi produttivi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi “Lean 4.0” che abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Le filiere possono rappresentare a tal fine un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte.

 

2)      Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità

Finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese. Vengono quindi identificati fattori qualitativi legati al credito, come capacità innovativa, formazione e strategicità della catena fornitore-champion.

 

3)      Formazione

Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere a un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la valorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali.

 

4)      Passaggio generazionale

Previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento.

 

5)      Sostenibilità

Garantire una crescita sostenibile e duratura valorizzando strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione, in aggiunta alle opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza, intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc. Incentivati inoltre i benefici del welfare aziendale per le imprese, con effetti in termini di produttività, di benessere e qualità della vita dei collaboratori. Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.

 

 

L’ECONOMIA DI BERGAMO – DIREZIONE STUDI E RICERCHE INTESA SANPAOLO

 

Nella provincia di Bergamo il ruolo dell’industria è fondamentale, con una incidenza sul pil locale pari al 40%, ben oltre il 27% della Lombardia e il 24% dell’Italia. L’industria del territorio ha saputo inoltre proiettarsi sempre più sui mercati esteri. L’incidenza delle esportazioni sul pil locale è infatti giunta al 49%, anche in questo caso ben oltre il 36% della Lombardia e il 29% dell’Italia.  Il ricorso alle importazioni è limitato, tanto che il saldo commerciale ha raggiunto i 6,5 mld, il 14% del totale nazionale. Per una provincia che pesa come occupazione solo l’1,8 del totale nazionale, è un risultato di assoluto rilievo.

 

Il contesto internazionale rimane buono anche se con un leggero rallentamento, dando quindi supporto a un proseguire delle vendite all’estero. Per garantire la competitività del sistema industriale della provincia, sarà necessario continuare a investire, non soltanto in macchinari ma anche in investimenti immateriali dedicati a ricerca e sviluppo, software, marchi e formazione. Per accelerare sul fronte dell’innovazione è importante infine promuovere sempre più l’interazione del sistema produttivo con le circa 2.400 start-up innovative presenti sul territorio lombardo.

 

 

 

Per informazioni:

 

Intesa Sanpaolo                                                                                         Confindustria Bergamo

Rapporti con i Media                                                                                   Media Relations
stampa@intesasanpaolo.com                                                                       r.pecchi@cof

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