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COMUNICATO STAMPA

 

INTESA SANPAOLO ACCOMPAGNA IN CINA

IL SISTEMA IMPRESE DEL SUD ITALIA

 

MISSIONE A PECHINO PER PROMUOVERE

ZES E PMI DEL SETTORE AGROALIMENTARE

 

·          Seconda tappa del roadshow internazionale per le Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno cominciato a Dubai

 

·          Presentazione al mercato cinese delle eccellenze agroalimentari del Sud nel Food&Beverage

 

·          Francesco Guido, direttore regionale di Intesa Sanpaolo per il Mezzogiorno: “Da Pechino progetti in linea con il piano di rilancio per il Sud annunciato dal Consigliere Delegato Carlo Messina”

 

Pechino, 28 ottobre 2019 – Ha preso avvio oggi la missione di Intesa Sanpaolo in Cina per la promozione del Sistema Economico del Mezzogiorno, con la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, di China International Contractors Association (Chinca) e il supporto di ICE. La missione, articolata nelle giornate di oggi e domani con numerosi incontri dedicati all’internazionalizzazione delle PMI, ha l’obiettivo di presentare oggi ai potenziali investitori cinesi e internazionali le Zone Economiche Speciali italiane del Mezzogiorno, con un evento presso l’Ambasciata d’Italia aperto dagli interventi di saluto di Stefano Buffagni, viceministro dello Sviluppo Economico e dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese.

L’incontro di oggi ospiterà gli interventi di Xin Xiuming, vicepresidente Chinca, Massimo Deandreis, direttore generale del centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm) collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, di Francesco Guido direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo e di Pietro Spirito, Ugo Patroni Griffi e Sergio Prete, rispettivamente presidenti delle ZES di Napoli, Bari e Taranto.

A questo incontro farà seguito domani l’evento dal titolo “Il supporto all’internazionalizzazione per le imprese del Sud Italia del Food&Beverage”, dedicato a valorizzare le opportunità di esportazione e distribuzione sul mercato cinese, introdotto dal benvenuto da parte dell’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Popolare Cinese e da Amedeo Scarpa, Direttore ICE Pechino e Coordinatore Rete ICE in Cina, cui seguiranno gli interventi di Francesco Guido, direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo e della Camera di Commercio Italiana in Cina che presenterà l’iniziativa “True Italian Taste”.

Ospiti di Intesa Sanpaolo in questa intensa due giorni di incontri pubblici e bilaterali30 PMI del Mezzogiorno clienti del Gruppo orientate all’export, selezionate come eccellenze delle aree delle ZES e del Food& Beverage del Sud Italia, presentate dal Gruppo Intesa Sanpaolo a possibili interlocutori per espandere il proprio business in Cina, favorire investimenti in Italia e facilitare gli scambi fra i Paesi. Le imprese ospiti rappresentano infatti numerosi settori come infrastrutture, logistica, trasporti, energia e avanguardie innovative da un lato e agroalimentare dall’altro.

Per loro Intesa Sanpaolo, che a Pechino è guidata dal chief representative Sergio Bertasi, ha pianificato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Pechino, ICE, la Camera di Commercio Italiana in Cina e lo studio legale Chiomenti attività formative, incontri B2B con operatori cinesi, incontri e visite presso realtà di settore delle locali ZES (Bin Hai - TianJin), piattaforme di e-commerce (JD) e catene cinesi della GDO.

L’attività di promozione e supporto, che in questa missione coinvolge aziende meridionali, è un atto concreto e coerente con quanto dichiarato a proposito dell’impegno del Gruppo Intesa Sanpaolo dal Consigliere Delegato Carlo Messina, che ha annunciato un piano di erogazioni per il Mezzogiorno da 30 miliardi di euro in due anni.

La missione in Cina corrisponde inoltre alla strategia di Intesa Sanpaolo per sostenere l’internazionalizzazione delle PMI italiane nel mondo, quando queste si affacciano ai nuovi mercati internazionali o se intendono rafforzare la presenza all’estero, grazie al presidio estero capillare e integrato di un Gruppo bancario presente in circa 40 paesi con specialisti dedicati alle imprese nelle filiali all’estero, che garantiscono copertura in 85 Paesi, anche grazie ad accordi di collaborazione con altre banche. I servizi coprono ogni esigenza delle imprese per export e internazionalizzazione: forme di credito dedicate, prodotti di Trade Finance e Export Finance, consulenza specializzata e la sinergica collaborazione con società e organismi istituzionali dedicati alla crescita estera del sistema economico-produttivo italiano.

Il Programma di Intesa Sanpaolo per il Sud

Con impieghi ampiamente superiori alla raccolta e una quota di mercato pari al 20% (superiore a quella nazionale pari al 17%) Intesa Sanpaolo è il principale erogatore di credito nel Sud ed è stata definita per questo dal Consigliere Delegato Carlo Messina come la “banca del Mezzogiorno” grazie alle numerose iniziative messe in campo per famiglie e imprese.   

Tra queste, il Gruppo sostiene il programma ZES dalla nascita nel 2017 con un plafond di 1,5 miliardi di euro per il loro sviluppo e per supportarne l’attrattività su investimenti nazionali ed esteri. Nell’ambito dell’accordo sottoscritto da Intesa Sanpaolo con FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti che fa capo alla BEI) e che prevede 330 milioni di euro per nuovi finanziamenti a tassi agevolati destinati alle micro, piccole e medie imprese nelle regioni del Mezzogiorno100 milioni sono destinati a investimenti per le ZES.  Il progetto, denominato SME Initiative è promosso dal FEI e sponsorizzato dal MISE, finanziato con risorse europee, nazionali e del Gruppo BEI con focus specifico sul Mezzogiorno.

Tra gli strumenti a sostegno delle PMI, Intesa Sanpaolo ha avviato un programma di accompagnamento alla crescita dimensionale e competitiva delle aziende meridionali, specifico per ogni settore, denominato Impresa 2022, con il coinvolgimento diretto della Banca per variabili finanziarie e non solo, per attrarre la cooperazione del mondo delle Università, delle scuole di specializzazione e delle società di consulenza al fine di supportare la formazione del capitale umano necessario a una svolta qualitativa.

Grazie alla partnership con Elite (Borsa Italiana), negli ultimi due anni il Gruppo ha selezionato oltre 30 PMI del Mezzogiorno in una prospettiva di quotazione in Borsa, che rappresentano una quota significativa del numero di PMI selezionate a livello nazionale. Sempre in collaborazione con Elite è stato da poco emesso il primo basketbond per le PMI, di cui una di Napoli.

Grazie alle competenze del proprio Innovation Center e in collaborazione con primari partner internazionali, Intesa Sanpaolo ha lanciato per Napoli e Bari hub dell’innovazione per affiancare le startup attive nella sostenibilità ambientale. Per investire nelle startup e in programmi di formazione per i giovani è già attivo Neva Finventures, il Corporate Venture Capital che fa capo a Intesa Sanpaolo Innovation Center, di cui è stata annunciata di recente una nuova struttura che sarà dedicata alle startup del Mezzogiorno.

Il progetto Giovani e Lavoro, recentemente avviato da Intesa Sanpaolo con Generation Italy a Napoli, Roma e, a breve anche a Bari, è finalizzato a favorire l’accesso dei giovani tra i 18 e i 29 anni al mondo del lavoro tramite corsi di formazione gratuiti per colmare il gap di competenze tra domanda e offerta nel mercato occupazionale.

Con l’iniziativa governativa Resto al Sud per giovani imprenditori, dotata di 1.250 milioni di euro messi a disposizione dal “Fondo per lo Sviluppo e la Coesione”, Intesa Sanpaolo sostiene la nascita di nuove attività avviate da imprenditori tra 18 e 46 anni residenti al Sud e ha già coinvolto circa 6.000 giovani.

Lo sviluppo economico e sociale del Paese è strettamente correlato anche alla crescita della cultura e dell’arte: a Napoli infatti ha sede uno dei tre poli museali di Intesa Sanpaolo, divenuto uno dei musei di riferimento del Paese; nella sede museale di Napoli il Gruppo intende rafforzare gli investimenti per iniziative in campo artistico.

Il piano d’impresa del Gruppo guidato da Carlo Messina, prevede infine un ampio programma di intervento a sostegno dei bisognosi: nell’ambito di questo, il 30% delle risorse del fondo di beneficienza di Intesa Sanpaolo è destinato al Mezzogiorno, dove è già avviata da tempo la distribuzione di pasti, grazie alla Caritas, di indumenti e di farmaci. A Napoli, inoltre, Intesa Sanpaolo ha contribuito a realizzare un asilo nido per i piccoli pazienti del Dipartimento di Oncologia dell’Ospedale Pediatrico Pausilipon.

 

Commento di Francesco Guido, direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia di Intesa Sanpaolo“Con circa 250mila di PMI clienti e 61 filiere che impiegano 544 aziende, la nostra direzione regionale affianca ogni giorno lo sviluppo e la crescita del Sud in Italia e nel mondo. Il denso programma di questi giorni in Cina è un’opportunità per le PMI meridionali, poiché grazie al network internazionale di Intesa Sanpaolo il mercato cinese è a portata di mano anche delle piccole realtà regionali. Auspico che questa missione possa stimolare la crescita dimensionale necessaria alle PMI per fronteggiare flussi di ordini superiori alla loro capacità produttiva individuale. Ciò costituirebbe una spinta propulsiva per una crescita strutturale del Sud, per generare ricchezza e nuovi posti di lavoro”.

La missione di Intesa Sanpaolo in Cina proseguirà a Quingdao, con la partecipazione alla principale fiera del settore macchine agricole in Asia, mentre è prevista per l’inizio del 2020 la visita alla Great Bay di Shenzen e Hong Kong, che coinvolgerà PMI in ambito hi-tech e fintech.

 

Informazioni per la Stampa:

Intesa Sanpaolo

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stampa@intesasanpaolo.com

www.intesasanpaolo.com/it/news

 

 

Intesa Sanpaolo

Intesa Sanpaolo è una delle più solide e profittevoli banche europee. Offre servizi bancari commerciali, di corporate investment banking, di gestione del risparmio, asset management e assicurativi. È la principale Banca in Italia con circa 12 milioni di clienti serviti attraverso i suoi canali digitali e tradizionali. Le banche estere del Gruppo contano 7,2 milioni di clienti in Est Europa, Medio Oriente e Nord Africa. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo. Per il Gruppo creare valore significa essere motore di crescita per la società e l'economia.

In campo ambientale, ha creato un fondo di € 5 miliardi destinato all'economia circolare. Promuove progetti rilevanti di inclusione economica e riduzione della povertà, tra cui un fondo di impatto per € 1,2 miliardi di finanziamenti a categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito. Intesa Sanpaolo è fortemente impegnata in attività culturali proprie e in collaborazione con altri soggetti in Italia e all'estero, incluse esposizioni permanenti e temporanee del suo vasto patrimonio artistico presso le Gallerie d'Italia, i musei del Gruppo a Milano, Napoli e Vicenza.

 

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Le Zone Economiche Speciali del Sud Italia

Dal 2017 Intesa Sanpaolo, unica banca in Italia, sostiene le ZES (istituite con la legge n. 123 del 2 agosto 2017, che offre il beneficio del credito di imposta e semplificazioni amministrative per insediamenti produttivi in predefinite aree del Sud Italia) e ha stanziato da subito un plafond di 1,5 miliardi di euro per supportare gli investimenti produttivi e le opere infrastrutturali da realizzare nelle Zone Economiche Speciali.

In meno di due anni e prima ancora del completamento del quadro normativo, Intesa Sanpaolo ha esaminato progetti di investimento a medio e lungo termine nelle tre ZES Campania (Napoli), Adriatica (Bari) e Jonica (Taranto) per circa 300 milioni di euro, affiancando a questi un’offerta strutturata di servizi di consulenza qualificata per lo sviluppo internazionale e la crescita delle imprese dal punto di vista della formazione, dell’innovazione e della valutazione di opportunità per operazioni di finanza strutturata e straordinaria.

Secondo le stime del centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm) collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e guidato da Massimo Deandreis le ZES, avviate in Italia a seguito di altre 4.500 ZES operative nel mondo, dopo dieci anni dalla costituzione generano un incremento dell’export pari al 40%, che nel caso del Mezzogiorno varrebbe 18 miliardi di euro; gli investimenti pubblici hanno un effetto moltiplicatore di 3:1 e ogni euro di credito d’imposta ne genera due di capitali privati, a beneficio dell’intero sistema portuale e di interscambi che si diramano dal Mediterraneo.

Nel 2018 l’interscambio fra Italia e Cina è stato pari a 43,9 miliardi di euro, di cui oltre 30,2 miliardi ossia il 69% attraverso trasporto marittimo. Macchine ed elementi meccanici costituiscono circa il 42% delle merci complessivamente trasportate, seguiti dal tessile e abbigliamento (13%) e, a seguire, prodotti chimici, metalli, mobili e mezzi di trasporto. Molti altri sono tuttavia i settori che potrebbero trarre nuovi benefici dal commercio attraverso le ZES collegate ai nostri porti.

 

 

L’agroalimentare

La filiera Food&Beverage meridionale contribuisce in maniera significativa al successo del Made in Italyil 14,8% delle esportazioni alimentari italiane è generato infatti dal Sud Italia.

Lo studio presentato da Srm sul settore agroalimentare in occasione della missione, registra che l’Italia è il primo Paese al mondo per numero di riconoscimenti Dop, Igp e Stg conferiti dall’Unione Europea, con 825 prodotti Food&Beverage censiti su 3.020 in totale nel mondo (di cui 299 Food e 526 Beverage).

Al Sud, in particolare, la rappresentatività del settore agroalimentare sul totale economia supera le medie nazionali. Le buone performance del settore sono legate, tra le altre cose, al commercio internazionale del comparto alimentare che mostra un saldo positivo per 1,2 miliardi di euro(4,8 su base nazionale). Il trend delle esportazioni dell’area è positivo sia nell’ultimo biennio, sia nel periodo tra il 2007 e il 2018.

Ospite della missione Intesa Sanpaolo è un gruppo di imprese del Mezzogiorno con una nutrita rappresentanza del settore delle conserve e dei prodotti surgelati. Partecipano inoltre PMI dell’industria casearia e dolciaria, attive nella produzione di vino, di olio e di pane, nella torrefazione e nella ristorazione ospedaliera e scolastica.

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