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NOTA STAMPA

 

INTESA SANPAOLO REALIZZA UNA GUIDAPER COMUNICARE IL MONDO DELLA DISABILITA’

Obiettivo: favorire l’adeguata trattazione di questi temi sui media

Torino/Milano, 16 novembre 2021 – Intesa Sanpaolo ha realizzato la Guida “Le parole giuste – Media e persone con disabilità”, una guida pensata per chi vuole scrivere di questi argomenti con correttezza e rispetto. Il linguaggio è un vettore fondamentale per riconoscere, comprendere e apprezzare le specificità di ogni persona ed è un indicatore del livello di civiltà della società.

Nell’oscillazione tra buonismo e facili entusiasmi da un lato, o freddezza e insensibilità dall’altro (solitamente in buona fede), la Guida di Intesa Sanpaolo, che ha ricevuto il suggello della Presidenza del Consiglio dei Ministri, riporta l’attenzione sulla persona più che sulla sua condizione suggerendo un approccio equilibrato a chi si trova a scrivere di disabilità – giornalisti, comunicatori, manager, professionisti, terzo settore.

In linea con l’impegno della Banca per la diversità e l’inclusione, impegno espresso sia con policy interne destinate alle proprie persone, sia con progetti verso l’esterno, la Guida vuole favorire la massima diffusione dei temi della disabilità nella comunicazione.

Erika Stefani, Ministro per le disabilità, commenta: “Questa iniziativa di Intesa Sanpaolo, realizzata con il contributo dell'Osservatorio Disabilità e dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, va nella direzione giusta. Tutte le istituzioni, le aziende e le realtà pubbliche e private devono lavorare insieme per promuovere la cultura dell'inclusione. L'utilizzo di un lessico corretto, quando ci si riferisce ad un mondo complesso come questo, è una delle condizioni necessarie per garantire il rispetto dei diritti delle persone con disabilità e favorire la crescita verso una società più inclusiva.

Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer Intesa Sanpaolo, dichiara: “Il glossario nasce dalla nostra esigenza di utilizzare la corretta terminologia quando comunichiamo le iniziative di Intesa Sanpaolo a favore delle persone con disabilità. Abbiamo approfondito la questione e il risultato è qualcosa in più di un glossario, una vera e propria guida che desideriamo mettere a disposizione dei giornalisti e di chi si occupa di comunicazione. Parlare di disabilità nei giusti modi attiene al rispetto dei diritti e a quella sensibilità dovuta a ogni persona, indipendentemente dalle sue caratteristiche.

Il Glossario, realizzato dalla struttura Media and Associations Relations di Intesa Sanpaolo, si ispira alla Disability Language Style Guide del Media Center for National Center on Disability and Journalism dell’Arizona State University (USA), che ha concesso i diritti di traduzione. È stato poi integrato e verificato nei contenuti dall’Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità e da Anffas – Associazione Nazionale di Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

 

Le parole giuste – Media e persone con disabilità” è scaricabile gratuitamente dal sito di Intesa Sanpaolo al link.

 

 

Informazioni per la stampa

Intesa Sanpaolo

Media and Associations Relations

Attività istituzionali, sociali e culturali

stampa@intesasanpaolo.com

https://group.intesasanpaolo.com/it/sala-stampa/news

 

 

LINEE GUIDA UTILI (estratto della Guida Intesa Sanpaolo Le parole giuste)

 

1.       Chiedere sempre alla persona con disabilità di esprimere il suo personale punto di vista sui fatti, anche quando questi siano rappresentati da persone terze (es. genitore o altro familiare) e cogliere sempre la sua volontà rispetto al modo in cui preferisce essere rappresentata, anche rispetto all’indicazione specifica di riferimenti alla propria condizione di salute. Se la persona interessata necessita di supporto nel decodificare eventuali richieste o a manifestare la propria volontà è consigliabile chiedere aiuto ai familiari o ad altre persone a lei vicine.

2.       Citare la condizione di disabilità di una persona solo quando è effettivamente rilevante per la narrazione dei fatti e, ove sia citata, utilizzare comunque un corretto linguaggio che ponga sempre in primo piano la persona, es. “persona con sindrome di Down”, “persona con disturbo dello spettro autistico”, “persona con disabilità motoria”, “persona non udente”, “persona priva della vista”.

3.       Evitare neologismi quali “diversamente abile”, “diversabile”, “disabile”, “persona affetta da disabilità”, “persona con handicap” e altri vocaboli similari sostituendoli sempre con la locuzione “persona con disabilità”. Anche il termine “handicap” deve essere sostituito dalla parola “disabilità”. Nel caso in cui si rendesse necessario riproporre una citazione diretta di un testo normativo o altro che riporti termini diversi da quelli sopra descritti, sarebbe opportuno virgolettare il termine e, ove possibile, indicarne il motivo riportandone la corretta nuova definizione.

4.       Se nella citazione diretta è presente un termine dispregiativo o inappropriato (es. si pone l’accento sulla malattia, si utilizza un termine connotato negativamente etc.), è opportuno non riportarlo. Ove fosse necessario riportarlo, per qualsiasi ragione, sarà necessario specificarne la motivazione e proporre in alternativa il termine corretto. Ad esempio se occorre riportare il termine “mongoloide”, specificare che tale termine rappresenta la disabilità in modo dispregiativo e non è utilizzabile, mentre la corretta definizione è “persona con sindrome di Down”.

5.       Quando si necessita di un supporto o si hanno dubbi su aspetti di carattere generale è possibile chiedere l’aiuto alle federazioni o alle organizzazioni che rappresentano le persone con disabilità o rivolgersi direttamente all’Osservatorio Nazionale sulle Condizioni delle Persone con Disabilità in Italia.

6.       Vanno evitate sia le narrazioni che vedono la persona con disabilità descritta come “vittima” sia come “eroe” (va dunque evitato in ogni caso il sensazionalismo). Allo stesso modo, evitare di utilizzare eccessivamente come “esempi” storie di atleti paralimpici o comunque di soggetti che rientrano in una casistica di “successo” estremamente limitata. La cosa migliore rimane raccontare la “normalità” dell’individuo, della sua vita, del suo contesto.

7.       Evitare di modificare forzatamente il discorso quando si parla con una persona con disabilità, o quando questa è presente, in quanto sarebbe discriminatorio. È importante agire in modo naturale utilizzando anche espressioni di uso comune come “ci vediamo dopo” o “sei davvero in gamba”.

8.       L’utilizzo di termini non pienamente rispettosi da parte di persone appartenenti a gruppi a rischio di stigma non giustifica l’utilizzo di quei termini, tanto meno da parte di persone esterne a quel gruppo. Se un termine può discriminare, non importa chi lo utilizzi, non va usato.

 

Intesa Sanpaolo 

Intesa Sanpaolo è una Wealth Management & Protection Company, nonché la principale Banca in Italia e una delle più solide e profittevoli banche europee. Come Bancassicurazione, offre servizi bancari commerciali, di corporate investment banking, private banking, gestione del risparmio, asset management e assicurativi. Il Gruppo Intesa Sanpaolo conta circa 13,5 milioni di clienti in Italia, serviti attraverso i suoi canali digitali e tradizionali, e 7,1 milioni di clienti all’estero, dove è presente con banche controllate operanti nel commercial banking in 12 Paesi in Europa centro-orientale, Medio Oriente e Nord Africa, oltre che con una rete internazionale specializzata nel supporto alla clientela corporate in 25 Paesi. Intesa Sanpaolo è riconosciuta come una delle banche più sostenibili al mondo ed è impegnata a diventare un modello di riferimento in termini di sostenibilità e responsabilità sociale e culturale. Promuove progetti rilevanti di inclusione economica e riduzione della povertà, tra cui un fondo di impatto per 1,5 miliardi di euro di finanziamenti a categorie di soggetti con difficoltà di accesso al credito. In campo ambientale, ha creato un fondo di 6 miliardi di euro destinato all'economia circolare. Il Gruppo è inoltre fortemente impegnato in attività culturali in Italia e all'estero, con l’obiettivo di difendere, valorizzare e condividere il patrimonio storico-artistico del Paese, anche grazie alle esposizioni permanenti e temporanee ospitate presso le Gallerie d’Italia, i musei di Intesa Sanpaolo presenti a Milano, Napoli, Vicenza e, prossimamente, Torino.


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