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Rapporto Intesa Sanpaolo: la bioeconomia in Italia vale il 10,1% del PIL

PMI falegnameria - Rapporto bioeconomia in Italia

Due milioni di addetti, un valore della produzione di 328 miliardi di euro pari al 10,1% del Pil. La bioeconomia, cioè il gruppo di settori che trattano materie prime rinnovabili di origine biologica, rappresenta una forza rilevante del sistema economico italiano capace di competere ai massimi livelli nell’Unione europea. Questo è l’identikit tracciato dal “Rapporto sulla Bioeconomia in Europa” curato dalla Direzione Studi di Intesa Sanpaolo e arrivato alla quinta edizione, di un settore ampio e articolato che offre grandi soddisfazione e performance invidiabili al nostro Paese in una fase di crescita dell’economia circolare. L’Italia, infatti, è in testa ai Paesi con il più alto tasso di riciclo di rifiuti biocompostabili (il 91% contro una media europea del 77%) ed è al secondo posto, dopo la Germania, per numero di occupati.

“Un sistema in crescita, un successo dell’economia circolare, con il primato europeo dell’occupazione“

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