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Intesa Sanpaolo accordo strategico con Prelios sui crediti deteriorati

Intesa Sanpaolo ha annunciato una partnership strategica con Prelios relativa ai crediti classificati come inadempienze probabili (Utp), un’operazione definita da Carlo Messina, Ceo del gruppo, “innovativa, la più grande di questo tipo sul mercato italiano e un benchmark su come gestire questa asset class con un operatore specializzato”.

L’accordo riguarda nel complesso 10 miliardi dei complessivi 14 miliardi di Utp di Intesa Sanpaolo, avrà una durata decennale ed è di grande impatto perché in questo modo la banca, nei primi diciotto mesi del Piano d’Impresa 2018-2021, raggiunge circa l’80% dell’obiettivo di riduzione dei crediti deteriorati previsto alla fine dei quattro anni. Nell’operazione gli advisor finanziari sono Rothschild e Banca Imi per Intesa Sanpaolo, Mediobanca per Prelios.

“Anticipati di un anno gli obiettivi sui crediti deteriorati indicati nel Piano 2018-2021”

Il patto con Prelios si basa su due punti sostanziali. Il primo è rappresentato da un accordo decennale per il servicing di crediti Utp di Intesa Sanpaolo da parte della stessa Prelios con un portafoglio iniziale di 6,7 miliardi di euro lordi. Il secondo punto prevede la cessione e la cartolarizzazione di un portafoglio di Utp pari a circa 3 miliardi lordi a un prezzo di pari a circa 2 miliardi.

Con questa operazione Intesa Sanpaolo riduce lo stock di crediti deteriorati sul totale dell’8,4% al 7,7% lordo e dal 4,1% al 3,6% netto. Inoltre la banca anticipa di un anno gli obiettivi sui crediti deteriorati previsti nel Piano 2018-2021.

Messina ha sottolineato come, grazie anche ad accordi come quello con Prelios, la qualità del credito di Intesa Sanpaolo continui a migliorare, come dimostra l’andamento del primo semestre con lo stock dei crediti deteriorati sceso al livello più basso dal 2009 “senza oneri straordinari per gli azionisti”.

 

 

Luglio 2019 

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