Trimestrale 2021: highlights e dichiarazioni del CEO Carlo Messina
I risultati finanziari del primo trimestre rappresentano per Intesa Sanpaolo un eccellente inizio d’anno, perfettamente in linea con l’obiettivo di un risultato netto ben al di sopra di €3,5 miliardi nel 2021.
Qui di seguito alcuni highlights dei risultati raggiunti nei primi tre mesi dell’anno e la dichiarazione completa di Carlo Messina in cui il CEO sottolinea che Intesa Sanpaolo è un punto di riferimento per la crescita sostenibile e inclusiva del Paese, grazie ai suoi alti livelli di efficienza, redditività e solidità.
- Risultato netto pari a €1,5mld (+32% vs 1trim.20), il miglior trimestre dal 2008
- Risultato corrente lordo pari a €2,6mld (+22% vs 1trim.20), il miglior trimestre di sempre
- Risultato dell’attività assicurativa in aumento del 17% vs 4trim.20, con ricavi P&C non motor in aumento del 27%
- Miglior primo trimestre di sempre per le Commissioni (+9% vs 1trim.20)
- Significativa riduzione dei Costi operativi (-2,6% vs 1trim.20)
- Costo del rischio in calo a 35pb con il più basso flusso di crediti deteriorati lordi di sempre
- Stock di crediti deteriorati e NPL ratio ai livelli più bassi dal 2007
"Nel presentare i risultati del primo trimestre 2021 di Intesa Sanpaolo vorrei rinnovare l’auspicio di un 2021 quale anno di superamento della pandemia da COVID-19 e di forte ripresa a livello globale e specie in Italia. Il nostro Paese è stato colpito duramente dall’emergenza sanitaria e sociale, con sensibili conseguenze in termini di diffusione della povertà e aumento della disoccupazione, in particolare femminile e giovanile.
"Per avvicinarci ai livelli di occupazione evidenziati dagli altri grandi Paesi europei dobbiamo puntare sui solidi fondamentali della nostra economia: l’elevata ricchezza delle famiglie italiane, pari a 10.700 miliardi di euro, di cui 4.400 rappresentata da attività finanziarie; le nostre imprese manufatturiere, dotate di bilanci assai più solidi rispetto ai livelli precedenti la crisi del 2008; l’eccellenza del nostro export, in grado di superare, negli ultimi 5 anni, quello tedesco per oltre 4 punti percentuali.
"Non solo: il forte supporto derivante dai pacchetti di misure del Governo e la grande opportunità per ridisegnare il sistema produttivo rappresentata dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con gli oltre 200 miliardi focalizzati in particolare sugli investimenti nel digitale e nell’economia ambientale, sono le basi per dare vita a una economia più forte, in grado di sostenere stabilmente livelli di crescita del PIL maggiori di quelli a cui siamo abituati.
"Noi, come Intesa Sanpaolo, anche in questo delicato momento per il Paese siamo pronti ad essere un punto di riferimento per una crescita sostenibile e inclusiva grazie agli oltre 400 miliardi di prestiti a medio e lungo termine che renderemo disponibili a imprese e famiglie a supporto del PNRR.
"Il ruolo di forte spinta alla ripresa della crescita che Intesa Sanpaolo potrà giocare si basa sui livelli di efficienza, redditività e solidità, che ci collocano ai vertici di settore in Europa.
"Il risultato netto del primo trimestre 2021 è pari a 1,5 miliardi di euro, con un aumento del 32% rispetto al primo trimestre del 2020. I proventi operativi netti e il risultato della gestione operativa segnano una forte accelerazione rispetto all’ultimo trimestre dello scorso anno (+9% e + 38%, rispettivamente).
"Il risultato dell’attività assicurativa è in crescita del 17% se comparato al quarto trimestre 2020 mentre, sempre nei primi tre mesi del 2021, registriamo il miglior primo trimestre di sempre per le Commissioni. Le attività finanziarie della clientela – motore di sviluppo del nostro Wealth Management – aumentano nel trimestre di circa 13 miliardi di euro e portano il valore totale a 1.200 miliardi.
"Grazie alla significativa riduzione dei Costi operativi (- 2,6% rispetto al primo trimestre 2020) i nostri livelli di efficienza migliorano ulteriormente con un Cost/Income del 46,5%, uno dei migliori in Europa.
"L’offerta digitale conferma i suoi livelli di eccellenza grazie alla nostra App, riconosciuta tra le migliori in Europa per funzionalità, alla capacità di servire 11,6 milioni di clienti attraverso la multicanalità e alla distintiva modalità di relazione a disposizione di PMI, Mid e Large Corporate.
"Il costo del rischio annualizzato scende a 35 punti base; nei primi tre mesi dell’anno il flusso di crediti deteriorati lordi è il più basso mai registrato. Abbiamo superato di 6 miliardi, con un anno di anticipo, l’obiettivo di riduzione di crediti deteriorati previsto dal Piano d’Impresa 2018-2021. A fine marzo abbiamo raggiunto un NPL ratio lordo del 4,4% (3,5% secondo la definizione EBA), e del 2,3% netto, i livelli più bassi di sempre.
"Il Common Equity ratio è salito al 15,7% e porta la nostra patrimonializzazione, già molto solida, a livelli ancora più elevati.
"Il processo di integrazione di UBI si è concluso perfettamente in linea con i nostri piani: la chiave del successo è il coinvolgimento delle persone provenienti da UBI. Le sinergie derivanti dalla combinazione con UBI Banca, previste a oltre 1 miliardo di euro all’anno e superiori alle stime iniziali, aggiungeranno valore rilevante alla nostra posizione di leadership europea.
"Grazie a questi elementi distintivi, la remunerazione dei nostri azionisti resta una priorità: nel mese di maggio distribuiremo circa 700 milioni di dividendi in contanti, il quantitativo massimo stabilito dal Supervisore; una volta superate le restrizioni delle BCE intendiamo distribuire in contanti – dalle riserve – la parte restante per raggiungere il payout ratio previsto nel Piano d’Impresa, pari complessivamente al 75% di 3,5 miliardi di utile netto normalizzato 2020. Confermiamo l’impegno a erogare dividendi per un payout ratio del 70% rispetto all’utile netto 2021 – previsto ben al di sopra di 3,5 miliardi – parzialmente attraverso un interim dividend nel corso di quest’anno, previa autorizzazione della BCE.
"La forza del nostro bilancio ci consente di assicurare un impatto concreto sull’economia e sulla società: dal 2014 sono circa 126.000 le imprese italiane che abbiamo sostenuto nel percorso di rientro in bonis (circa 2.900 nel solo primo trimestre dell’anno), le sospensioni su finanziamenti a famiglie e imprese è stata pari a un valore di 101 miliardi, i prestiti erogati con garanzia statale sono stati pari a 28 miliardi, mentre quelli concessi con garanzia SACE sono stati pari a circa 10 miliardi. Proseguiremo negli interventi volti alla riduzione del disagio socioeconomico causato dalla pandemia destinando 150 milioni, ovvero il 50% del nostro Fund for Impact, a nuovi progetti e iniziative.
"La capacità di Intesa Sanpaolo di raggiungere e superare gli obiettivi, anche in un periodo di eccezionale complessità, è dovuta alla qualità professionale delle sue persone. A loro va il mio personale ringraziamento: in un periodo di straordinaria difficoltà è stata completa con successo l’integrazione di UBI e abbiamo ottenuto risultati significativamente positivi. Grazie a loro e agli importanti traguardi raggiunti la nostra Banca proseguirà nel ruolo di motore al servizio della crescita inclusiva e sostenibile".
Data ultimo aggiornamento 5 maggio 2021 alle ore 16:08:00