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“L’Italia può superare la crisi”. Carlo Messina guarda al 2023

L’immagine che accompagna la News sul punto di vista del CEO Messina sulle prospettive del Paese per il prossimo anno che rappresenta la fase più difficile da superare per fare in modo che nel 2024 si torni a crescere., ritrae Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo

In due recenti interviste rilasciate al TG1 e a Milano Finanza, il CEO di Intesa Sanpaolo Carlo Messina ha condiviso il suo punto di vista sulle prospettive del Paese per il prossimo anno che rappresenta la fase più difficile da superare per fare in modo che nel 2024 si torni a crescere.

Guardando al 2023, Carlo Messina ha ricordato che “tutti dobbiamo porre attenzione all’economia reale, affinché il Paese non vada in recessione. È fondamentale che ognuno si attivi per migliorare le condizioni della propria azienda, e poi che il Governo faccia i giusti interventi per accelerare la crescita e non per determinare elementi che la riducano”.

L'Italia ha dei fondamentali così forti che, secondo Messina, “è inimmaginabile che possa trovarsi in una condizione di difficoltà nel prossimo futuro”.

È il momento della responsabilità sociale delle imprese”, in cui chi ha più disponibilità “deve metterla a favore della collettività, della comunità, delle famiglie ed è quello che noi intendiamo fare”.

Pilastro dell’economia reale del Paese con oltre €500 miliardi di impieghi - pari a un terzo del PIL dell’Italia - Intesa Sanpaolo continuerà a erogare credito significativo in qualunque condizione di mercato, arrivando a circa €70 miliardi complessivi entro fine anno e non esclude di attivare ulteriori iniziative se la situazione dovesse peggiorare.

Analizzando il contesto generale, poi, il CEO Messina si è soffermato su alcune tematiche e circostanze rilevanti nell’attuale panorama italiano e internazionale, tra cui:

  • Priorità per il Governo
    “Le priorità sulle quali lavorare in primis, come in tutti i Paesi del mondo, sono la povertà, l’inclusione sociale e le disuguaglianze sociali. L'altro elemento di priorità assoluta è lavorare sul Sud, dobbiamo dotarlo di tutte quelle cose che incredibilmente non sono ancora state fatte: i porti, l'energia solare" 
  • Responsabilità sociale delle imprese
    “Credo che questo sia il momento in cui tutti quelli che guidano o sono proprietari di aziende debbano dimostrare di tenere a questo Paese. C'è un tema di coesione sociale, di povertà, di disuguaglianze. Parliamo di numeri veramente significativi, la tenuta sociale del paese che è una priorità assoluta"
  • Tassi della BCE
    “Bisogna bilanciare correttamente il rialzo dei tassi di interesse per non esagerare e non mandare in recessione i diversi Paesi. In Italia abbiamo comunque un vantaggio: siamo molto meno dipendenti dalla Cina e da altre situazioni di complessità. Per le nostre aziende che esportano l’unico punto di debolezza che vedo è il legame con la Germania, perché è il vero paese che nel 2023 potrà avere un rallentamento superiore a quello dell’Italia”
  • Spread
     
    “I fondamentali del nostro Paese sono molto più vicini a quelli della Francia. Un Paese come il nostro non può avere un rapporto Btp/Bund che è superiore a quello della Grecia"
  • Autonomia finanziaria dell'Italia
    "Un Paese che ha oltre dieci trilioni di ricchezza è inimmaginabile che possa trovarsi nella condizione di dipendere da altri per sostenere il proprio debito pubblico. Dobbiamo raggiungere un grado di indipendenza finanziaria e non rimanere agganciati al bocchettone della BCE”
  • Europa
    “Questa è una fase in cui dovremmo avere più supporto possibile dal punto di vista dell’intervento dell’Europa ma è molto importante essere nelle condizioni di fare la propria parte e ognuno di noi deve rendersi indipendente anche dal supporto dell’Europa”
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