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Economia

I lavori più ricercati in Italia oggi

In Italia la disoccupazione è tradizionalmente elevata, i giovani in particolare hanno grandissima difficoltà a trovare lavoro e il sistema-paese fa fatica ad attirare lavoratori ad alto tasso di istruzione dall’estero. Tuttavia, questo non vale in tutti i settori, come scrive Lidia Baratta nel suo contributo per Linkiesta magazine - Turning Points in collaborazione con il New York Times.

In particolare, i posti di lavoro più scoperti e quindi richiesti sono tre. 

I camionisti in Italia: i primi lavoratori introvabili

In cima alla lista dei lavoratori introvabili in Italia ci sono i camionisti. Ne mancano almeno 15mila, c’è chi parla di 20mila. Ma il succo non cambia: senza i tir, i container restano fermi e le consegne rallentano. L’età media dei camionisti italiani cresce di anno in anno. Oggi, quasi il 46% dei titolari delle Carte di qualificazione ha superato ormai i 50 anni. E i pensionati non vengono rimpiazzati dai giovani. Non c’entrano solo le diverse vocazioni delle nuove generazioni, ma anche la fine della leva obbligatoria che ha interrotto l’avvio alla professione di chi si formava nell’Esercito, nota Lidia Baratta.

Da tempo, l’assenza di giovani al volante è stata in parte colmata dai camionisti stranieri anche extracomunitari, dopo che il decreto flussi nel 2020 ha inserito l’autotrasporto tra le categorie da “importare”. Così, il nostro paese è passato da avere il 98% degli autisti di tir con cittadinanza nel 2000 al 60% di oggi.

Proposte d’intervento con focus su politiche attive e diritti

La pandemia, inoltre, ha trasformato carenza di camionisti in emergenza. Dall’albo hanno creato un progetto per ridurre i costi di avvio, visto che tra patente e licenza si spendono oltre 7mila euro. Secondo Anita, l’associazione di Confindustria, la soluzione potrebbe essere riqualificare i lavoratori coinvolti nelle crisi aziendali. Ma molto andrà fatto anche su stipendi e qualità del lavoro. Perché, accanto alle aziende che offrono fino a 3mila euro al mese, sono ancora troppe quelle che prevedono paghe di pochi centesimi al chilometro, contratti irregolari e giornate di 12-13 ore al volante.

 

I tre mestieri più richiesti in Italia

I tre mestieri più richiesti in Italia

07:19

La carenza dei periti industriali

La seconda figura più richiesta dal mercato italiano è quella del perito industriale. La carenza di questi professionisti va avanti da tempo ma, secondo i dati di IG Samsic Hr, nel 2021 i periti industriali hanno raggiunto la vetta della classifica delle figure tecniche introvabili.

Il Pnrr, unito ai diversi bonus e superbonus edilizi, ha fatto esplodere la domanda, mentre la curva degli iscritti all’albo, che ha 26 specializzazioni, è in discesa da anni. Secondo il Consiglio nazionale, a novembre 2021 erano solo 40mila, di cui 13.185 liberi professionisti.

Le donne si fermano al 2,7%. E l’età media tra i liberi professionisti è arrivata a 52,3 anni. I più richiesti sono gli specialisti termotecnici ed elettrici. Ma anche quelli dell’area informatica e delle telecomunicazioni, che hanno ripreso a crescere dal 2018. Elettronica, telecomunicazioni e informatica raccolgono circa 7mila professionisti, l’area termotecnica solo 9mila.

Eppure, come confermano da Eppi, la cassa previdenziale dei periti, a guardare i redditi, le somme incassate ogni anno sono più alte di quelle dei più ambiti ingegneri e architetti.

La richiesta dei programmatori informatici

Infine, il terzo mestiere più richiesto messo in evidenza da Lidia Baratta è quello di programmatore informatico, una figura che sviluppa software, costruisce siti e app. Il programmatore informatico, secondo il bollettino Excelsior, a novembre 2021 è in cima alla lista delle professioni specializzate più richieste, con un tasso di difficoltà di reperimento del 60%. E nel 44% dei casi la motivazione è il ridotto numero di candidati.

A cercarli (42%) sono soprattutto le piccole e medie imprese, che con il Covid-19 hanno capito di non poter rinunciare a un sito o a una piattaforma di e-commerce.

Il problema è antico e risiede nella scelta dei corsi di laurea dei giovani, o meglio delle giovani italiane, in minoranza in questo settore. Eppure, questi professionisti sono quelli che non hanno sentito per nulla la crisi Covid, anzi. 

Focus sul mondo dei freelance

Il 41% degli sviluppatori freelance – secondo il sondaggio The State of Development in Italy di Bit-Boss – racconta di aver registrato un incremento del lavoro. Solo il 10% dice di essere alla ricerca di un’occupazione. Ma, anche tra quelli che lavorano, quasi sei su dieci si dicono aperti a nuove opportunità. Sono loro, insomma, a scegliersi il datore di lavoro. E a contare non è solo lo stipendio, ma lo sono anche le prospettive di crescita, la possibilità di lavorare da remoto e la flessibilità oraria. 

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