Milano, 06 ottobre 2005
Un servizio completo per cogliere le opportunità di finanziamento offerte dai programmi europei
Banca Intesa presenta IntesaEurodesk, un nuovo servizio che garantisce la consulenza e l’assistenza necessarie per cogliere le opportunità di finanziamento che l’Unione Europea mette a disposizione delle imprese.
I programmi della Commissione Europea per i finanziamenti alle imprese sono una risorsa sempre più importante per il mondo imprenditoriale ma i percorsi che ne consentono l’accesso restano complessi e spesso difficili da seguire.
Questa la missione di IntesaEurodesk: assistere e guidare le imprese nei rapporti con le Istituzioni Europee per fare sì che anche le aziende italiane possano cogliere tutte quelle occasioni che si traducono in crescita, sviluppo e progresso.
Grazie alla nuova iniziativa di Banca Intesa le imprese potranno competere più efficacemente per accedere, ad esempio, ai finanziamenti a fondo perduto previsti dal 6° e dal 7° Programma Quadro nel settore della Ricerca e Sviluppo, contando su un servizio qualificato e completo.
Il 6° Programma Quadro (2002 - 2006), con una dotazione di 17,5 miliardi di euro, rappresenta la terza voce di bilancio della UE dopo la Politica Agricola Comune e i Fondi Strutturali e si pone come principali obiettivi il co-finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo tecnologico transnazionali e la cooperazione tra università, aziende europee e centri di ricerca.
Il 7° Programma Quadro (2007 - 2013), è in via di definizione e la Commissione Europea ha già introdotto importanti novità rispetto al precedente programma. Il budget, che dovrà essere approvato dal Consiglio dell’Unione Europea prossimamente, verrà raddoppiato su base annua per un ammontare complessivo di circa 70 miliardi di euro e la struttura sarà organizzata in 4 macroaree fondamentali: Cooperation, Ideas, People e Capacities.
Oltre a quelli nel settore della Ricerca e Sviluppo, vi sono numerosi altri finanziamenti a fondo perduto stanziati dalla Commissione Europea rivolti ad altri settori come ad esempio il Programma per la Competitività e l’Innovazione (2007 – 2013) o il programma LIFE – Ambiente 2000 – 2006. In particolare, il primo è un programma di finanziamento per promuovere la competitività e l’innovazione dedicato principalmente alle piccole e medie imprese, per il quale la Commissione Europea ha proposto un budget complessivo di 4,2 miliardi di euro. Il programma LIFE è invece dedicato al sostegno di tecniche e metodi innovativi in campo ambientale e il budget per il periodo 2005 – 2006 ammonta a 149 milioni di euro.
Le imprese che decideranno di avvalersi dei servizi offerti da IntesaEurodesk saranno seguiti negli aspetti di consulenza istituzionale per lo sviluppo dei contatti con le istituzioni europee, nella ricerca personalizzata delle fonti di finanziamento o nella presentazione di progetti alla Commissione e in quelli di consulenza tecnica, attraverso il monitoraggio e l’informazione sulle opportunità d’affari nell’ambito dei programmi di finanziamento, nella preparazione, nel coordinamento e nella gestione del progetto e nell’organizzazione di eventi di sponsorizzazione/presentazioni a livello europeo di progetti finanziati dai programmi europei.
IntesaEurodesk opererà grazie ad un team dedicato, parte integrante dell’Ufficio International and European Affairs di Banca Intesa, guidato da Alessandra Perrazzelli e con sede a Bruxelles che offre, inoltre, servizi di consulenza su questioni di diritto comunitario e di diritto della proprietà intellettuale oltre ad attività di supporto alle operazioni finanziarie e di credito da attuare in occasione della partecipazione delle imprese clienti ai bandi di gara europei.
Infine l’Ufficio International and European Affairs opera, attraverso le partecipate del Gruppo Intesa, anche nei Paesi dell’Europa Centrale e Orientale. Grazie al network di banche presenti in quei Paesi, Banca Intesa può assistere le imprese clienti a trovare partner istituzionali di eccellenza e le aziende migliori per sviluppare i progetti a livello europeo. Viene così più facilmente soddisfatto il carattere partecipativo transnazionale richiesto da tutti i bandi relativi ai programmi comunitari.
Data ultimo aggiornamento 6 ottobre 2005 alle ore 16:29