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Milano, 11 novembre 2005


 

  • Risultati dei primi nove mesi 2005 raffrontati con il 2004 secondo i principi IAS/IFRS:

-  utile netto a 1.845 mln. di euro, +36,3% rispetto ai 1.354 mln. dei   primi nove mesi del 2004

- risultato corrente al lordo delle imposte a 2.936 mln. di euro, +39,2% rispetto ai 2.109 mln. dei    primi nove mesi del 2004;

- risultato della gestione operativa a 3.500 mln. di euro, +31,6% rispetto ai 2.659 mln. dei    primi nove mesi del 2004

-  proventi operativi netti a 7.519 mln. di euro, +12% rispetto ai 6.713 mln. dei primi nove mesi del 2004

-  oneri operativi a 4.019 mln. di euro, -0,9% rispetto ai 4.054 mln. dei primi nove mesi del 2004;

 

  • Risparmio gestito in crescita del 6,4% rispetto al 31 dicembre 2004;

 

  • Coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2005: Tier 1 ratio all’ 8%.

 

Si è riunito oggi sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa, che ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2005 redatta secondo i nuovi principi internazionali IAS/IFRS.

 

I risultati dei primi nove mesi del 2005 evidenziano un miglioramento della redditività in linea con gli obiettivi indicati nei Piani d’Impresa 2003-2005 e 2005-2007. L’utile netto consolidato del Gruppo Intesa nel periodo, pari a 1.845 milioni di euro, cresce del 36,3% rispetto ai 1.354 milioni dei primi nove mesi del 2004.


Nei dati dei primi nove mesi del 2005 è stato ricondotto nella specifica voce di bilancio relativa alle attività in via di dismissione, prevista dai principi IAS/IFRS, l’apporto delle componenti interessate dall’operazione di cessione di circa il 70% delle sofferenze lorde del Gruppo pro soluto e dell’81% del ramo d’azienda di Intesa Gestione Crediti, approvata dal Consiglio il 30 maggio scorso e per la quale è stato firmato in agosto il relativo accordo quadro, il cui  perfezionamento è atteso entro la fine dell’anno. In particolare, gli effetti economici correlati alle attività in corso di cessione sono stati enucleati dai vari capitoli di provento e costo e riportati come saldo, al netto del relativo effetto fiscale, nella voce “utile/perdita delle attività non correnti in via di dismissione”, che nei primi nove mesi del 2005 registra un utile di 7 milioni di euro; la plusvalenza relativa alla cessione del ramo d’azienda  verrà inclusa nei dati del quarto trimestre. Gli effetti dell’accordo strategico con Crédit Agricole nel risparmio gestito, anch’esso approvato dal Consiglio il 30 maggio scorso e il cui perfezionamento è atteso entro la fine dell’anno, verranno inclusi nei dati del quarto trimestre, compresa in particolare la connessa plusvalenza.
I dati 2004 sono stati riesposti, ai fini del confronto con i dati dei primi nove mesi del 2005, secondo i principi IAS/IFRS, includendo la stima degli effetti dello IAS 39 e la contabilizzazione su basi omogenee delle poste relative alla suddetta operazione di cessione.

 

I risultati di conto economico dei primi nove mesi del 2005

 

Il conto economico consolidato dei primi nove mesi del 2005 registra proventi operativi netti pari a 7.519 milioni di euro, in crescita del 12% rispetto ai 6.713 milioni dei primi nove mesi del 2004; se dai dati del 2004 si escludessero gli oneri di 160 milioni di euro sostenuti nel terzo trimestre in relazione all’accordo transattivo con Parmalat riguardante il “bond Nextra”, contabilizzati alla voce “altri proventi/oneri di gestione”, la crescita risulterebbe pari al 9,4%.

 

In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 3.936 milioni, in aumento del 6,3% rispetto ai 3.702 milioni del corrispondente periodo del 2004; l’aumento sarebbe del 6% se si escludesse l’effetto IAS/IFRS relativo ai maggiori interessi attivi derivanti dal rientro del time value sui crediti deteriorati e ai minori interessi passivi dovuti alla riattribuzione lungo la vita del prodotto dei proventi up-front sulle obbligazioni strutturate emesse dal Gruppo (stornati dal patrimonio netto in sede di prima applicazione dei nuovi principi contabili al 1° gennaio 2005).

 

Le commissioni nette sono pari a 2.900 milioni di euro, con un aumento del 13,7%, rispetto ai 2.551 milioni dei primi nove mesi del 2004, trainato dalle commissioni derivanti dall’attività di bancassicurazione (quasi raddoppiate da 153 a 289 milioni), dal collocamento di obbligazioni strutturate di terzi (pari a circa 160 milioni di euro, realizzati interamente nel primo semestre, e assenti nei primi nove mesi del 2004) e dall’attività di intermediazione e collocamento di altri titoli (+53%, da 154 a 236 milioni), a fronte del calo registrato dalla componente riguardante il risparmio gestito (-9,4%, da 614 a 556 milioni). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 541 milioni di euro, in aumento del 29,4% rispetto ai 418 milioni dei primi nove mesi del 2004.

 

Gli oneri operativi ammontano a 4.019 milioni di euro, con una diminuzione dello 0,9% rispetto ai 4.054 milioni del corrispondente periodo del 2004, derivante dalle spese del personale (-0,2%), dalle spese amministrative (-1%) e dagli ammortamenti (-4,4%).

 

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 3.500 milioni di euro, in crescita del 31,6% rispetto ai 2.659 milioni dei primi nove mesi del 2004 (+24,2% se si escludessero da questi ultimi i già citati oneri relativi all’accordo transattivo con Parmalat), con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso dal 60,4% (59%, se si escludessero gli oneri dell’accordo Parmalat) al 53,5%.

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette (accantonamenti per rischi e oneri, rettifiche su crediti e rettifiche su altre attività) è pari a 696 milioni di euro, in aumento del 2,4% rispetto ai 680 milioni del corrispondente periodo del 2004. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 132 milioni di euro, in linea con i 130 milioni dei primi nove mesi del 2004.

 

Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari   a 2.936 milioni di euro, in crescita del 39,2% rispetto ai 2.109 milioni dei   primi nove mesi del 2004.

 

Dopo la contabilizzazione di imposte per 1.018 milioni di euro, di un utile delle attività non correnti in via di dismissione (al netto delle imposte) per 7 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 80 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 1.845 milioni di euro, rispetto ai 1.354 milioni dei primi nove mesi del 2004 (+36,3%).

 

L’indicatore EVA® (Economic Value Added), che - in estrema sintesi - misura la creazione di valore risultante dalla differenza tra rendimento e costo del capitale impiegato, è più che raddoppiato, raggiungendo i 760 milioni di euro rispetto ai 349 milioni dei primi nove mesi del 2004.

 

 

I risultati di conto economico del terzo trimestre 2005

 

Il conto economico consolidato del terzo trimestre 2005 registra proventi operativi netti pari a 2.542 milioni di euro, in crescita dello 0,9% rispetto al secondo trimestre 2005 e del 18,3% rispetto al terzo trimestre 2004 (+10,1% se si escludessero dalla voce “altri proventi/oneri di gestione” di quest’ultimo gli oneri dell’accordo Parmalat).

 

In quest’ambito, gli interessi netti ammontano a 1.339 milioni, in aumento del 2,1% rispetto al secondo trimestre 2005 e del 5,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2004.

 

Le commissioni nette sono pari a 976 milioni di euro, in linea con il precedente trimestre. Nel terzo trimestre 2005 sono stati contabilizzati circa 50 milioni di euro di proventi relativi all’attività esattoriale di competenza del primo semestre, a seguito del ripristino dell’indennità fissa annua spettante alle esattorie per il servizio di riscossione; mentre si sono azzerate - come peraltro previsto - le commissioni derivanti dal collocamento di obbligazioni strutturate di terzi, pari a circa 50 milioni nel secondo trimestre 2005. Le componenti più dinamiche rispetto al secondo trimestre risultano quelle relative alle carte di pagamento (+17,1%) e al risparmio gestito (+6,8%). Rispetto al terzo trimestre 2004, le commissioni nette registrano una crescita del 13,9% (+8% escludendo dal terzo trimestre 2005 i citati proventi relativi all’attività esattoriale di pertinenza del primo semestre), trainate dalle componenti relative all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+77%), alla bancassicurazione (+53%) e alle carte di pagamento (+20%). Il risultato dell’attività di negoziazione ammonta a 179 milioni di euro, rispetto ai 177 milioni del secondo trimestre 2005 e ai 122 milioni del terzo trimestre 2004.

 

Gli oneri operativi ammontano a 1.347 milioni di euro, in flessione dell’ 1,3% rispetto al precedente trimestre e in aumento dell’ 1,8% rispetto al corrispondente trimestre del 2004.

 

Conseguentemente, il risultato della gestione operativa ammonta a 1.195 milioni di euro, in crescita del 3,5% rispetto al secondo trimestre del 2005 e del 44,8% rispetto al terzo trimestre 2004 (+21,3% se si escludessero da quest’ultimo gli oneri dell’accordo Parmalat).

 

Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore nette è pari a 204 milioni di euro, rispetto ai 261 milioni del precedente trimestre e ai 163 milioni del corrispondente trimestre del 2004. La voce utili/perdite su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti registra un saldo positivo di 44 milioni di euro, rispetto ai 27 milioni del secondo trimestre 2005 e ai 109 milioni del terzo trimestre 2004.

 

Il risultato corrente al lordo delle imposte è pari   a 1.035 milioni di euro, in crescita del 12,4% rispetto al precedente trimestre e del 34,2% rispetto al corrispondente trimestre del 2004.

 

Dopo la contabilizzazione di imposte per 348 milioni di euro, di un risultato netto delle attività non correnti in via di dismissione negativo per 9 milioni e della quota di pertinenza di terzi per 33 milioni, l’utile netto consolidato ammonta a 645 milioni di euro, rispetto ai 580 milioni del secondo trimestre 2005 e ai 497 milioni del terzo trimestre 2004 (+29,8%).

 

Lo stato patrimoniale al 30 settembre 2005

 

Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 30 settembre 2005 i crediti verso la clientela ammontano a 159 miliardi di euro, in crescita dello 0,8% rispetto al 31 dicembre 2004 riesposto in base ai principi IAS/IFRS e alla contabilizzazione omogenea delle poste relative alla cessione di sofferenze; se non si tenesse conto delle operazioni pronti contro termine (dimezzatesi da 6 a 3 miliardi), si registrerebbe una crescita del 2,6%. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore ammontano - anche a seguito della cessione di circa 9 miliardi di euro di sofferenze lorde, corrispondenti a 2 miliardi di sofferenze nette - a 1,1 miliardi di euro, rispetto al miliardo del 31 dicembre 2004 riesposto su basi omogenee, con un’incidenza sui crediti complessivi pari allo 0,7% e un grado di copertura del 73%, entrambi in linea con il 31 dicembre 2004 omogeneo.

 

La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 492 miliardi di euro, in crescita del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2004. In quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 179 miliardi, in linea con il 31 dicembre 2004 e la raccolta indiretta raggiunge i 313 miliardi, in aumento del 7,2% rispetto a fine 2004. L’ammontare di risparmio gestito raggiunge i 125 miliardi, con una crescita del 6,4% rispetto al 31 dicembre 2004 dovuta alle gestioni patrimoniali (+7,3%) e ai prodotti assicurativi (nei primi nove mesi dell’anno, il Gruppo Intesa ha collocato circa 6 miliardi di euro di polizze vita).

 

I coefficienti patrimoniali al 30 settembre 2005 risultano pari al 7,1% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 6,7% del 31 dicembre 2004), all’ 8% per il Tier 1 ratio (rispetto al 7,6%) e al 10,6% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11%).

 

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Al 30 settembre 2005, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.682 sportelli bancari - di cui 3.055 in Italia e 627 all’estero - con 57.628 dipendenti, un numero di persone pressoché invariato rispetto al 31 dicembre 2004.

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I risultati  per area di Business

 

La Divisione Rete (che segue famiglie, clientela premium e private, Piccole e Medie Imprese, ossia aziende fino a 50 milioni di euro di fatturato, Enti Religiosi e No Profit e include le società prodotto operanti nelle attività di wealth management, credito industriale e leasing) registra nei primi nove mesi del 2005 una sostenuta dinamica della redditività, dovuta alla significativa crescita dei ricavi e alla riduzione dei costi. I proventi operativi netti aumentano del 10,9% dai 3.621 milioni di euro dei primi nove mesi del 2004 ai 4.016 milioni dei   primi nove mesi del 2005, pari al 53% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (54% nei primi nove mesi del 2004). All’aumento dei ricavi hanno concorso in particolare la crescita dei mutui (+12%), dei prestiti personali (+60%) e dei premi Intesa Vita (+29%). Gli oneri operativi scendono dell’ 1,8%, da 2.218 a 2.177 milioni, portando a un risultato della gestione operativa in crescita del 31,1%, da 1.403 a 1.839 milioni, e a un cost/income ratio in calo dal 61% al 54%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette aumenta dell’ 8,8% da 228 a 248 milioni. Il risultato corrente al lordo delle imposte aumenta del 35,4%, da 1.175 a 1.591 milioni.   

 

La Divisione Banche Italia (che comprende le banche controllate italiane, tutte a forte radicamento locale) registra una significativa crescita della redditività dovuta all’aumento dei ricavi. I proventi operativi netti aumentano dell’ 8,1% da 1.046 a 1.131 milioni di euro, pari al 15% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (16% nei primi nove mesi del 2004). Con oneri operativi pari a 557 milioni, in linea con i 556 milioni dei primi nove mesi del 2004, il risultato della gestione operativa segna un incremento del 17,1%, da 490 a 574 milioni, e il cost/income ratio cala dal 53% al 49%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette ammonta a 111 milioni, in linea con i 110 milioni dei primi nove mesi del 2004. Dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 15 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte raggiunge i 479 milioni, in crescita del 25,7% rispetto ai 381 milioni dei primi nove mesi del 2004. Nel mese di luglio è stata perfezionata l’acquisizione di Carifano, che ha circa 65.000 clienti e 41 sportelli concentrati nelle Marche.

 

La Divisione Banche Estero (che comprende le banche controllate all’estero che svolgono attività di retail e commercial banking) evidenzia un miglioramento della redditività dovuto alla crescita dei ricavi. I proventi operativi netti aumentano dell’ 11,2% da 741 a 824 milioni di euro, pari all’ 11% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2004). Gli oneri operativi aumentano del 5,4% da 429 a 452 milioni; quindi il risultato della gestione operativa cresce del 19,2%, da 312 a 372 milioni, e il cost/income ratio scende dal 58% al 55%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette cresce del 23,3% da 73 a 90 milioni; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 6 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 288 milioni, in aumento del 21% rispetto ai 238 milioni dei primi nove mesi del 2004. Nel mese di agosto è stata perfezionata l’acquisizione di Delta Banka, seconda banca in Serbia e Montenegro per totale attivo con 143 sportelli su tutto il territorio nazionale al servizio di circa 650.000 clienti. Nel mese di settembre è stata perfezionata l’acquisizione di KMB, banca leader nella Federazione Russa nei prestiti e nel leasing alle piccole imprese, con  52 sportelli in tutte le città importanti e circa 35.000 clienti; Banca Intesa era gia presente nella Federazione Russa con ZAO Banca Intesa - aperta nel 2003, unica banca italiana con licenza operativa nel Paese - e con l’ufficio di rappresentanza a Mosca. E’ inoltre in corso l’acquisizione di UPI Banka, che è la quinta banca per totale attivo in Bosnia ed Erzegovina. Banca Intesa opera nell’Europa centro-orientale anche con la seconda maggiore banca croata, Privredna Banka Zagreb (PBZ), la seconda maggiore banca slovacca, Vseobecna Uverova Banka (VUB), e la quarta maggiore banca ungherese, Central-European International Bank (CIB), nonché nella Repubblica Ceca tramite VUB, in Slovenia con l’attività della controllata italiana Banca Popolare FriulAdria e in Polonia con l’ufficio di rappresentanza di Varsavia.

 

La Divisione Corporate (che segue le aziende con oltre 50 milioni di euro di fatturato - Mid Corporates e Large Corporates, Istituzioni Finanziarie,  Pubblica Amministrazione e include Caboto, oltre alle società prodotto operanti nel factoring e nei servizi esattoriali, nonché la rete internazionale costituita da filiali, uffici di rappresentanza e controllate specializzate nel corporate banking) evidenzia un miglioramento della redditività dovuto alla crescita dei ricavi. I proventi operativi netti ammontano a 1.481 milioni di euro, in aumento del 9,9% rispetto ai 1.347 milioni dei primi nove mesi del 2004, pari al 20% dei proventi operativi netti consolidati di Gruppo (incidenza invariata rispetto ai primi nove mesi del 2004); l’aumento risulterebbe del 12% se si escludesse l’attività esattoriale. A fronte di oneri operativi pari a 605 milioni, in linea con i 601 milioni del corrispondente periodo del 2004, il risultato della gestione operativa ammonta a 876 milioni, in aumento del 17,4% rispetto ai 746 milioni dei primi nove mesi del 2004, e il cost/income ratio scende dal 45% al 41%. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche nette si dimezza   da 191 a 95 milioni; dopo utili su attività detenute fino a scadenza e su altri investimenti per 6 milioni, il risultato corrente al lordo delle imposte ammonta a 787 milioni, in crescita del 41,5%, rispetto ai 556 milioni dei primi nove mesi del 2004.  

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In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, anche alla luce della dinamica dei primi nove mesi, ci si attende un significativo miglioramento dell’andamento economico-patrimoniale rispetto al 2004, in linea con le indicazioni del Piano d’Impresa 2005-2007.

 

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Allo scopo di consentire una più completa informativa sui risultati conseguiti nei primi nove mesi del 2005, si allegano i prospetti relativi al conto economico consolidato riclassificato e ai dati patrimoniali consolidati inclusi nella Relazione approvata dal Consiglio di Amministrazione. Si precisa che la relazione trimestrale non è stata sottoposta a controllo contabile da parte della società di revisione.
Si segnala che - come consentito dall’articolo 82, comma 2, della Delibera Consob 14 maggio 1999 n. 11971 e successive modificazioni - in luogo dell’informativa riguardante i dati del quarto trimestre 2005 verrà messo a disposizione degli azionisti e del mercato, entro il termine massimo del 31 marzo 2006, il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2005.

 



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>> Schemi di Bilancio al 30 settembre 2005

   

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