INTESA SANPAOLO: RISULTATI DEL 2016 EU-WIDE STRESS TEST
Torino, Milano, 29 luglio 2016 - Intesa Sanpaolo è stata sottoposta al 2016 EU-wide stress test condotto dall’Autorità Bancaria Europea (EBA), in collaborazione con la Banca d’Italia, la Banca Centrale Europea (BCE), la Commissione Europea (CE) e il Comitato Europeo per il Rischio Sistemico (CERS).
Intesa Sanpaolo prende atto degli annunci effettuati oggi dall’ EBA in merito ai risultati dell’ EU-wide stress test e riconosce pienamente i risultati dell’esercizio.
Il 2016 EU-wide stress test non stabilisce una soglia minima di promozione o bocciatura, costituisce invece un’informazione cruciale nell’ambito del processo di revisione prudenziale nel 2016. I risultati consentiranno, quindi, alle autorità competenti di valutare la capacità di Intesa Sanpaolo di rispettare i relativi requisiti minimi e aggiuntivi di fondi propri, a fronte di scenari di stress basati su metodologia e ipotesi comuni.
Lo scenario avverso dello stress test è stato definito da BCE/CERS e copre un orizzonte temporale di tre anni (2016-2018). Lo stress test è stato condotto in base a un’ipotesi di bilancio statico al dicembre 2015 e, quindi, non considera strategie aziendali e iniziative gestionali future. Non rappresenta una previsione della redditività di Intesa Sanpaolo.
Il coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 ratio (CET1 ratio) risultante dallo stress test al 2018, anno finale della simulazione, per Intesa Sanpaolo è pari a:
• 12,8% nello scenario base,
• 10,2% nello scenario avverso,
rispetto al 13% di partenza registrato al 31 dicembre 2015, e include una riduzione di 50 centesimi di punto - in entrambi gli scenari - per il passaggio dai criteri di calcolo in vigore per il 2015 a quelli in vigore per il 2018.
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Data ultimo aggiornamento 29 luglio 2016 alle ore 22:08