• Poli tecnologici laziali: +24,9% nel primo trimestre 2012
• Nel primo trimestre è il polo farmaceutico a trainare l’export regionale +36,6%
• Ancora critica la situazione sul mercato del lavoro
Roma, 2 luglio 2012 – Nel primo trimestre 2012 l’export dei poli tecnologici laziali è cresciuto del 24,9%, risultato che si conferma migliore rispetto al dato nazionale dei poli hi-tech (+10,9%). A trainare la performance della regione è stato soprattutto il polo farmaceutico (+36,6%); seguito dall’ICT (+9,5%) mentre cala l’export del polo aereonautico (-39,9%), che si confronta con un primo trimestre 2011 particolarmente positivo.
Questo il quadro emerso dall’ultimo aggiornamento del Monitor dei poli tecnologici del Lazio, prodotto dal Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Il polo farmaceutico laziale, dopo il buon risultato del quarto trimestre 2011 (+26%) ha continuato a crescere evidenziando la dinamica migliore tra i poli monitorati del settore. A trainare l’export sono stati principalmente Francia e Germania. Nel complesso la farmaceutica conferma il suo carattere anticiclico, grazie anche ad una domanda in crescita strutturale, spinta dalla maggiore attenzione alla prevenzione e dall’invecchiamento della popolazione. Anche l’ ICT romano ha chiuso il primo trimestre in positivo, grazie principalmente alle buone performance registrate nel Regno Unito e a Hong Kong. Il polo aereonautico, caratterizzato da una elevata volatilità, ha invece risentito del crollo dell’export verso il Kazakistan, che nel 2011 era stato il secondo sbocco commerciale più importante.
Dall’analisi dei mercati di sbocco dei poli hi-tech laziali, emerge un rallentamento delle esportazioni verso i nuovi mercati mentre crescono a due cifre le esportazioni verso i mercati maturi (+32,6%), soprattutto quello francese, tedesco e inglese dove le vendite hanno registrato incrementi significativi. Bene anche le esportazioni verso Spagna, Belgio e Paesi Bassi mentre sono in calo i flussi commerciali verso Giappone e Stati Uniti.
Nel primo trimestre 2012 l’export del distretto della ceramica di Civita Castellana è calato del 5% a prezzi correnti, scontando in particolare le deboli performance registrate in Spagna e Regno Unito. Tuttavia va segnalata una ripresa del mercato francese che questo trimestre è cresciuto a due cifre.
Nonostante il buon andamento dell’export regionale i dati sulla cassa integrazione guadagni delineano un quadro ancora critico sul fronte del mercato del lavoro. Nei primi cinque mesi del 2012 si è osservato un incremento delle ore di cassa integrazione autorizzate (+46,9%), ascrivibile alle componenti straordinaria e in deroga.
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Data ultimo aggiornamento 2 luglio 2012 alle ore 10:37