COMUNICATO STAMPA
VENTI IMPRENDITORI VENETI ALL’INCONTRO
“UNA FINESTRA SULL’UZBEKISTAN”
PER VALUTARE PROSPETTIVE E OPPORTUNITA’
FACCO POULTRY EQUIPMENT, GIA’ ATTIVA NELL’AREA CIS CON UN FATTURATO DI CIRCA €20 ML, PUNTA A SVILUPPARE NUOVE TRATTATIVE SUL PAESE
Uzbekistan, paese ricco di materie prime e dalle grandi potenzialità di crescita con un incremento del PIL superiore all’8 % annuo
L’interscambio commerciale uzbeco è cresciuto di circa il 17% medio annuo nel periodo 2004-11
Tra il 2011 e il 2015 è attesa una crescita della produzione industriale tra il 9 e il 12% medio annuo.
Padova, 9 aprile 2013. Oggi Cassa di Risparmio del Veneto con Intesa Sanpaolo, Banca Intesa Russia e l’Associazione Conoscere Eurasia ha promosso un incontro dedicato all’Uzbekistan all’interno del ciclo degli eventi sull’internazionalizzazione rivolto alle PMI venete.
Al convegno hanno partecipato venti imprenditori veneti interessati all’enorme potenziale di questo paese. “Il mercato dell’Uzbekistan e gli incentivi riservati agli investitori straniero” è infatti l’argomento al centro dell’incontro sull’economia di un Paese ricco di materie prime e dalle grandi potenzialità di crescita e sviluppo, con un incremento del PIL che supera l’8% annuo, incontro che ha generato curiosità e molte domande, cui l’esponente della Camera di Commercio Italo-Uzbeca Luigi Iperti ha avuto modo di dare ampio e concreto riscontro.
Dall’analisi del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo è emerso che l’interscambio commerciale uzbeco è cresciuto di circa il 17% medio annuo nel periodo 2004-11, raggiungendo sulla base dei dati nazionali i 25,5 miliardi USD nel 2011. I dati relativi ai primi nove mesi del 2012 riportano di un incremento di quasi il 3% tendenziale (a 19,4 miliardi USD) dell’interscambio. Anche il surplus commerciale è aumentato, passando da circa 1,3 miliardi USD del 2005 a 4,5 miliardi USD nel 2011.
“Con l’Uzbekistan, paese stabile e dall’enorme potenziale, abbiamo parecchie trattative in corso”, ha testimoniato Francesca Novella, CFO di Officine FACCO. "E’ proprio grazie alla vocazione internazionale che Facco Poultry Equipment - fiore all’occhiello dell’industria veneta, dal 1957 specializzata nella realizzazione di impianti avicoli in svariate parti del mondo, dove esporta oltre il 90% della produzione ha realizzato, solo nell’area CIS, un giro d’affari di circa €20 milioni nel 2012. “Il ciclo di incontri organizzati da Intesa Sanpaolo”, ha aggiunto "è stato ed è davvero determinante per orientare le nostre decisioni di investimento all’estero, grazie alle quali ci siamo differenziati nel mercato mettendo un’esperienza globale al servizio dei nostri clienti”.
Il dettaglio merceologico delle esportazioni, sempre secondo l’analisi del Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, mostra la rilevanza dei prodotti del tessile e abbigliamento, dei minerali seguiti dai prodotti dell’agro-alimentare, dai metalli e dai macchinari e mezzi di trasporto. Tra le importazioni sono rilevanti i macchinari e i mezzi di trasporto, con una quota nel complesso intorno al 40%, cui seguono i metalli, i prodotti dell’agro-alimentare, la chimica. I principali partner commerciali sono i paesi CIS, con i quali l’Uzbekistan intrattiene oltre il 40% dell’interscambio (e tra questi la Russia con il 21,7%) e i Paesi asiatici con oltre il 30% (e tra questi la Corea del Sud con il 14% e la Cina con il 12%).
I maggiori investimenti provengono dalla Russia, dalla Corea del Sud, dalla Turchia, Paesi con i quali l’Uzbekistan ha anche più intensi rapporti commerciali. Più di recente si sono avuti investimenti dalla Cina e dalla Malesia.
Negli ultimi anni sono stati adottati provvedimenti per incentivare gli investimenti diretti esteri, stimolare l’export e rendere competitivi i prodotti uzbechi. Sono state concesse esenzioni fiscali la cui durata dipende dall’ammontare dell’investimento e sono state abolite numerose licenze amministrative e burocratiche al fine di snellire l’insediamento e lo svolgimento dell’attività produttiva.
Nel Programma di sviluppo del sistema industriale per il quinquennio 2011-2015 adottato dal Governo è atteso un innalzamento ulteriore del contributo del settore industriale alla formazione del PIL (oltre il 40%) e alle esportazioni (oltre il 60%) nel 2015. Nel quinquennio di riferimento del Programma è attesa una crescita della produzione industriale tra il 9% e il 12% medio annuo.
La struttura produttiva del paese vede il prevalere della piccola e media impresa: secondo fonti governative circa il 90% delle aziende uzbeche è di piccole e medie dimensioni, contro solo il 10% di large corporate.
L’interscambio commerciale tra l’Italia e l’Uzbekistan copre ancora solo lo 0,02% del totale della bilancia commerciale italiana. Gli scambi tra i due Paesi sono stati pari a circa 121 mln di euro nel 2012 (-35% a/a sul 2011), dopo un aumento tuttavia del 44% a/a l’anno precedente a 185 mln di euro. L’import italiano nel 2012 è stato pari a 11 mln di euro e l’export a 110 mln di euro. I principali settori di importazione per l’Italia sono quelli relativi ai metalli, in particolare preziosi, tessile e abbigliamento, prodotti agricoli; quelli di esportazione i macchinari meccanici, prodotti del tessile e abbigliamento, prodotti chimici, mezzi di trasporto, metalli e lavorati in metallo.
Da un recente rapporto SACE, vengono segnalate opportunità di investimento per imprese che producono attrezzature e macchinari ad elevato contenuto tecnologico nei comparti dell’agro alimentare, del metalmeccanico, della componentistica per autoveicoli, della siderurgia, del tessile. Opportunità sono inoltre segnalate in ambito infrastrutturale (trasporti e pianificazione urbanistica) e nella logistica.
“Lo scenario internazionale in cui si muoveranno le nostre imprese nei prossimi anni si presenta molto diverso rispetto al passato: basti pensare che i mercati “nuovi” per il nostro export potranno già dal 2015 superare in termini di esportazioni i nostri mercati di sbocco più tradizionali - ha sottolineato Giovanni Costa, presidente Cassa di Risparmio del Veneto. - Questo imporrà un cambiamento importante nelle modalità di internazionalizzazione. Si tratta infatti di paesi spesso più lontani dal punto di vista geografico ma soprattutto distanti dal punto di vista culturale. Capire i gusti dei consumatori locali, le esigenze delle imprese, le diverse modalità di fare business richiederà sempre di più una presenza diretta o il supporto di partner già radicati. ”
“Questa iniziativa è particolarmente interessante per le piccole e medie imprese che hanno interesse a internazionalizzarsi”, ha concluso il professor Antonio Fallico, Presidente di Banca Intesa in Russia. “Vogliamo aiutare le aziende venete a ottenere maggiore forza sui mercati in espansione, come molti paesi dell’area CIS e in particolare l’Uzbekistan. Il nostro Gruppo non fornisce solo i finanziamenti necessari, ma anche una profonda conoscenza dei mercati esteri, essendo Intesa Sanpaolo a supporto delle aziende italiane in questi Paesi da oltre quarant’anni”.
L’incontro è stato introdotto da Giovanni Costa, presidente della Cassa di Risparmio del Veneto a cui sono seguiti diversi interventi: Antonio Fallico, presidente Banca Intesa Russia e Associazione Conoscere Eurasia, Gianluca Salsecci, responsabile Ufficio International Economics Servizio Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, Luigi Iperti, presidente della Camera di Commercio Italo-Uzbeca, Timur Rakhmanov, incaricato d’affari della Repubblica dell’Uzbekistan in Italia, Daniele Bordina, Servizio Internazionalizzazione Imprese Intesa Sanpaolo e Dario Barducci, Marketing Export Sale Manager – Toscana Nastri che ha portato la propria esperienza di azienda italiana di successo in Uzbekistan.
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Data ultimo aggiornamento 9 aprile 2013 alle ore 14:29