INTESA SANPAOLO: IL NUOVO GRUPPO NEL VENETO. INTEGRAZIONE E STRATEGIA DI SVILUPPO
- Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono oggi Intesa Sanpaolo
- Nuova Direzione Regionale di Intesa Sanpaolo
- Da subito avvio all’integrazione
- Razionalizzazione della rete di filiali
- Riparte il credito all’economia del territorio: 5 ulteriori miliardi per le imprese
- Intesa Sanpaolo impiega in Veneto più di quanto raccoglie
- Oltre 1,2 miliardi di credito già erogati in Triveneto da Intesa Sanpaolo nel primo trimestre 2017
- Il modello di servizio di Intesa Sanpaolo: famiglie ed imprese al centro dell’attenzione
- Intesa Sanpaolo vicina alle esigenze sociali e culturali del territorio
Vicenza, 30 giugno 2017. Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, ha fatto oggi a Vicenza il punto sull’integrazione della ex Banca Popolare di Vicenza e della ex Veneto Banca nel Gruppo Intesa Sanpaolo.
Da lunedì 26 giugno Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca sono entrate nel Gruppo Intesa Sanpaolo. Le due banche funzionano regolarmente e in continuità con la precedente situazione e i clienti possono contare sui consueti referenti e sulle persone che li hanno seguiti in precedenza. Questo garantisce continuità nella relazione e contribuisce a ricreare un clima di fiducia.
Nel contempo i clienti possono contare da ora sulla sicurezza e la forza di Intesa Sanpaolo, uno dei più importanti Gruppi creditizi europei in termini di capitalizzazione, dimensione, operatività e redditività.
L’intervento di Intesa Sanpaolo ha permesso di evitare i gravi riflessi sociali che sarebbero altrimenti derivati dalla procedura di liquidazione coatta amministrativa delle due banche, salvaguardando l’occupazione delle persone che vi lavorano, i risparmi affidati da circa 2 milioni di famiglie e l’attività di circa 200 mila imprese finanziate e conseguentemente l’occupazione di 3 milioni di persone nelle regioni che registrano la maggiore crescita economica del Paese.
Intesa Sanpaolo ha acquisito dai commissari liquidatori di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca alcune attività e passività e alcuni rapporti giuridici facenti capo alle due banche venete.
Il perimetro oggetto di acquisto include le partecipazioni in Banca Apulia, Banca Nuova, SEC Servizi, Servizi Bancari e, subordinatamente all’ottenimento delle relative autorizzazioni, nelle banche con sede in Moldavia, Croazia e Albania.
Le principali attività acquisite sono costituite da circa 900 sportelli in Italia e 60 all’estero, inclusa la rete di filiali in Romania, 9.960 dipendenti in Italia e 880 all’estero, 30,1 miliardi di euro di crediti in bonis, attività fiscali per circa 1,9 miliardi, 25,8 miliardi di debiti verso clientela, 11,8 miliardi di obbligazioni senior, 23 miliardi di raccolta indiretta, di cui 10,4 miliardi di risparmio gestito.
Il perimetro dell’operazione esclude invece i crediti deteriorati e le obbligazioni subordinate emesse, nonché partecipazioni e altri rapporti giuridici considerati non funzionali all’acquisizione.
È stata istituita il 26 giugno all’interno della Divisione Banca dei Territori la nuova Direzione Regionale ex Banche Venete, affidata ad interim a Stefano Barrese, responsabile della Banca dei Territori, e a cui fanno capo i rami d’azienda costituiti dalle attività rilevate da Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca.
La costituzione di una nuova struttura dedicata nasce con l’obiettivo di garantire la piena continuità nell’operatività corrente delle due banche venete e di rendere immediata la loro integrazione nel Gruppo Intesa Sanpaolo.
La nuova realtà si articola in due unità organizzative cui fanno capo le strutture centrali e territoriali provenienti dalle due banche, denominate “ex Banca Popolare di Vicenza ed “ex Veneto Banca”.
La responsabilità di queste due unità è stata affidata a Gabriele Piccini, manager di grande capacità che conosce bene il territorio veneto e le sue esigenze anche grazie all’esperienza nel Gruppo Banca Popolare di Vicenza di cui è stato vice direttore generale vicario e responsabile commerciale e, da ultimo, amministratore delegato di Banca Nuova.
La creazione già da lunedì scorso di questa nuova struttura operativa e la scelta di affidarla a un manager di consolidata esperienza nei territori del Nordest e in ambito retail assicurerà alle famiglie e alle imprese clienti di poter proseguire in assoluta sicurezza il rapporto con la propria banca.
Questa scelta contribuirà a ricreare un clima di fiducia e a rilanciare lo sviluppo economico del territorio.
Grazie all’acquisizione si consolida la posizione di leadership in Italia di Intesa Sanpaolo e in particolare nelle Regioni del Nord-Est, dove oggi è presente con due Direzioni Regionali: una diretta da Renzo Simonato a cui fanno capo le reti di sportelli di Intesa Sanpaolo presenti in Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, oltre a quelli di Cassa di Risparmio del Veneto e Cassa di Risparmio del Friuli Venezia Giulia; l’altra è la Direzione Regionale ex Banche Venete che riunisce le reti della ex Banca Popolare di Vicenza e della ex Veneto Banca.
La vicinanza del Gruppo al territorio e alla sua economia si concretizza nelle autonomie deliberative in capo alla Direzione Regionale e alle Filiali, che hanno contatti quotidiani con la realtà produttiva e le sue esigenze e operano nel principio di una forte integrazione locale.
Tale integrazione è resa possibile anzitutto dalle persone che operano a livello locale, che appartengono esse stesse al territorio in cui operano, ne condividono la cultura, conoscono le sue realtà e le esigenze delle sue famiglie e delle sue imprese.
Numerosi sono infine gli accordi e le partnership in corso con le diverse Associazioni di categoria del territorio. Questo permette di dialogare con tutta l’economia del territorio e quindi di sostenerlo in modo più efficace.
È stato avviato da subito il processo di integrazione delle due banche nel Gruppo, processo che vedrà diversi avanzamenti nei prossimi mesi, fino a completarsi con l’adozione del modello di servizio di Intesa Sanpaolo, la migrazione nel nuovo sistema operativo di Gruppo (prevista entro i primi mesi del 2018) e la razionalizzazione delle filiali. L’accordo di acquisizione prevede il completamento dell’integrazione in un periodo massimo di 24 mesi.
Nel Gruppo Intesa Sanpaolo entrano circa 900 sportelli in Italia e circa 60 all’estero, inclusa la rete di filiali in Romania. Nel complesso, come concordato con le autorità europee, è prevista la razionalizzazione di circa 600 sportelli. Le filiali acquisite diventano a tutti gli effetti sportelli di Intesa Sanpaolo.
Viene comunque garantita l’occupazione: non ci saranno licenziamenti e le 3.900 uscite previste (a livello di Gruppo) saranno su base volontaria e beneficeranno dell’applicazione del Fondo di Solidarietà dei lavoratori bancari. Sono inoltre previste misure a salvaguardia dei posti di lavoro quali il ricorso alla mobilità territoriale e iniziative di formazione per la riqualificazione delle persone.
Da subito Intesa Sanpaolo è pronta a sostenere il credito al territorio. Con questa operazione la banca mette in sicurezza molte famiglie, imprese e dipendenti.
In primo luogo le famiglie venete e il loro risparmio: oltre 50 miliardi.
Poi viene garantito che i crediti concessi alle imprese di un territorio così importante non vengano richiamati dalle banche fallite, ma anzi vengano aumentati grazie al nuovo plafond di 5 miliardi stanziato già lunedì scorso, che si va ad aggiungere ai 50 miliardi che Intesa Sanpaolo ha stanziato e prevede di erogare interamente nel corso del 2017.
Ma l’operazione racchiude anche grandi potenzialità. Il Veneto cresce ai livelli delle maggiori regioni della Germania e, con la rafforzata presenza di Intesa Sanpaolo, può svilupparsi ancor meglio. La forza e il modello di servizio di Intesa Sanpaolo verranno messi a disposizione di nuove aziende e di nuove famiglie, oltre che dei lavoratori che entreranno a far parte del Gruppo Intesa Sanpaolo a pieno titolo.
Verranno estese a un numero ancora maggiore di imprese progetti pionieristici nel mondo del credito e nel mondo della strategia d’impresa e dell’innovazione. Solo per citare alcuni esempi:
• il supporto agli investimenti e l’affiancamento strategico in ottica di Industria 4.0 e per il settore agroalimentare;
• il programma Filiere, con il quale si consente a imprese “Capofiliera” di certificare i propri fornitori di eccellenza, migliorandone la loro valutazione creditizia, così da accelerare e mettere in sinergia gli investimenti in innovazione lungo tutta la filiera;
• il nuovo modello di rating, con il quale vengono premiate imprese che mostrano di avere fattori innovativi che le rendono più competitive, come brevetti e certificazioni di qualità o investimenti in competenze e capitale umano;
• il supporto all’internazionalizzazione, grazie alle strutture specializzate e alla presenza del Gruppo Intesa Sanpaolo in oltre 40 Paesi.
A completamento dell’integrazione verranno estese a un numero ancora maggiore di famiglie le offerte di credito (come il Mutuo al 100% e il Mutuo Giovani), di risparmio gestito (come i prodotti assicurativi), la consulenza evoluta “Valore Insieme” e i prodotti di tutela.
Ci sarà l’opportunità di incrementare il sostegno ad un territorio con enormi potenzialità di crescita, un territorio che fa la differenza nell’economia italiana ed europea.
La forte attenzione del Gruppo all’economia del territorio e al suo sviluppo è dimostrata anche dal fatto che Intesa Sanpaolo impiega nel Nord Est in finanziamenti a famiglie ed imprese più di quanto raccoglie nello stesso territorio.
Nel Triveneto Intesa Sanpaolo nei primi tre mesi del 2017 ha erogato finanziamenti a medio lungo termine per oltre 1,2 miliardi, in significativo aumento del +31,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di questi, 686 milioni (+49%) sono andati alle imprese e 524 milioni (+14%) alle famiglie, prevalentemente per l’accensione di mutui per la casa. Nell’intero 2016 erano stati erogati finanziamenti a medio-lungo termine per 4,6 miliardi, già allora in forte aumento (+39,8%) rispetto all’anno precedente, di cui alle imprese 2,6 miliardi (+50%) e alle famiglie 2 miliardi (+28%).
Le due banche venete entrano a far parte a pieno titolo di un unico Gruppo, ma manterranno la propria “vocazione veneta” perché Intesa Sanpaolo fa della vicinanza al territorio il modello fondamentale con cui opera.
Il modello di servizio di Intesa Sanpaolo pone infatti al centro famiglie ed imprese e le loro specifiche esigenze, grazie a:
• struttura articolata di filiali diffuse sul territorio e suddivise in retail, private e imprese a seconda del target servito, grandi hub o filiali minori, con al loro interno specialisti di settore e con orari di servizio prolungati alla sera e al sabato o accorciati alla sola mattina in funzione del contesto in cui operano, con gestori per ogni cliente, disponibili anche al servizio al domicilio, e sportelli automatici h24.
• banca online e telefonica con il quale operare su quasi tutte le principali operazioni bancarie e di pagamento, grazie ai costanti investimenti che Intesa Sanpaolo sta facendo nella digitalizzazione. La filiale è e resta comunque il cuore della banca, tant’è che è stata realizzata anche un’efficiente filiale online presso cui rivolgersi attraverso tutti i canali di comunicazione.
• Banca ITB-Banca5 che si appoggia alla capillare rete dei tabaccai, per favorire lo sviluppo di nuova clientela che oggi non vede nella Banca dei Territori e nelle Filiali il canale naturale a cui rivolgersi, ma che al contempo richiede una “fisicità”.
Intesa Sanpaolo è una banca in grado di rivolgere grande attenzione al territorio, anche sul piano sociale e culturale.
A titolo di esempio, il Gruppo ha fornito tempestivamente supporto a famiglie ed aziende che sono stati danneggiati a causa dell’eccezionale maltempo che il 25 giugno ha colpito Veneto e Trentino Alto Adige, con la creazione di un plafond apposito.
Allo stesso modo, recentemente sono stati presi provvedimenti, unici nel panorama creditizio nazionale, a favore delle famiglie che nel terremoto del Centro Italia hanno visto la completa distruzione della propria abitazione, con la cancellazione di mutui per complessivi 20 milioni di euro. Polizze vita sono inoltre state erogate a minori rimasti orfani nello stesso catastrofico evento.
Tra le autonomie assegnate alla Direzione Regionale rientra anche la gestione delle liberalità erogate dalla banca per il tramite del Fondo di Beneficenza a sostegno di iniziative a carattere sociale, culturale e di solidarietà presenti sul territorio. Nel 2017 sono stati erogati 200.000 euro e sostenute 180 iniziative sviluppate in Veneto, (nel 2016 complessivamente 641.000 euro erogati per 400 iniziative).
L’attenzione al territorio si concretizza inoltre nel supporto al suo patrimonio culturale. Vicenza è sede di uno dei poli museali di Intesa Sanpaolo, le Gallerie d’Italia a Palazzo Leoni Montanari, una prestigiosa realtà di primaria importanza che è protagonista nel panorama culturale nazionale con mostre, spettacoli ed iniziative.
Intesa Sanpaolo ha inoltre preso parte attiva alla vita culturale del territorio attraverso la partecipazione a premi, mostre ed eventi di divulgazione artistica e letteraria.
Per informazioni
Intesa Sanpaolo
Ufficio Media Banca dei Territori e Media Locali
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Data ultimo aggiornamento 30 giugno 2017 alle ore 16:00