DISTRETTI INDUSTRIALI DELL’EMILIA-ROMAGNA: NEI PRIMI 9 MESI DEL 2021 EXPORT IN CRESCITA DEL 16,6%.
RECUPERATI E SUPERATI (+5,5%) ANCHE I LIVELLI DEL 2019
• Dal Monitor della Direzione Studi di Intesa Sanpaolo emerge un quadro decisamente positivo
• 18 distretti su 20 hanno chiuso il periodo in crescita rispetto al 2020. 14 distretti hanno recuperato e superato i livelli pre-pandemia del 2019.
• Ottimi risultati per tutta la Meccanica. Dati molto positivi per Agroalimentare e Sistema Casa
• I Poli Tecnologici e Biomedicali regionali fanno meglio della media nazionale
• Cristina Balbo: “Si conferma la forza del Made in Emilia-Romagna. Intesa Sanpaolo è vicina alle imprese regionali e al loro fianco negli investimenti strategici, anche in correlazione con gli obiettivi del PNRR”.
9 febbraio 2022 - I primi nove mesi del 2021 si chiudono con dati positivi per l’export dei distretti dell’Emilia-Romagna: con un +16,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente ed una crescita dei valori esportati anche rispetto allo stesso periodo del 2019 (+5,5%).
Dall’analisi per singolo comparto del Monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna -realizzato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo - emerge un quadro fortemente positivo. 18 distretti su 20 hanno chiuso il periodo gennaio-settembre 2021 in crescita rispetto allo stesso periodo del 2020. Di questi 14 hanno superato i livelli di export dello stesso periodo del 2019.
Cristina Balbo, Direttrice regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo: “Nei primi nove mesi del 2021 i distretti e i poli regionali hanno esportato per un valore assoluto di 16 miliardi di euro, con trend che confermano una volta ancora la resilienza e la forza del “made in Emilia-Romagna”, anche rispetto ai livelli pre-pandemia. Le nostre imprese spiccano per propensione agli investimenti in tecnologie e sostenibilità, nonché per la capacità di valorizzare le filiere di prossimità. L’attenzione a fornire loro il supporto necessario, con particolare attenzione a tali ambiti, è al centro delle strategie di Intesa Sanpaolo, così come l’impegno a contribuire attivamente alla ripresa economica del Paese in correlazione con gli obiettivi del PNRR”.
Complessivamente ottima la situazione del settore della Meccanica: +18,2% la variazione tendenziale nei primi nove mesi del 2021 e +1,7% rispetto al 2019.
Hanno registrato una crescita quasi tutti i distretti, con performance brillanti soprattutto delle Macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (+63,5% secondo i dati ACIMAC), dei Ciclomotori di Bologna (+44,4%), delle Macchine per il legno di Rimini (+34,7%), della Meccatronica di Reggio Emilia (+22,7%) e delle Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+22%). Bene anche le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+9,6%), la Food machinery di Parma (+6,1%) e le Macchine utensili di Piacenza (+1,4%).
Molto positivo il dato del settore Agro-alimentare (+12,5% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e +16,6% rispetto primi nove mesi del 2019).
Forte crescita di quasi tutti i distretti: in evidenza il Lattiero-caseario parmense (+23,4%), l’Ortofrutta romagnola (+21,9%) e i distretti del comparto dei Salumi del modenese (+20%), di Reggio Emilia (+15,7%) e di Parma (+15,5%).
Ha continuato a crescere anche l’Alimentare di Parma (+4,5%), dopo il balzo del 2020. Chiusura in territorio leggermente negativo invece per il Lattiero-caseario di Reggio Emilia (-1,6%).
Incoraggiante l’andamento del Sistema casa (+21,3%).
Eccellente performance per l’export dei Mobili imbottiti di Forlì, che chiude i primi nove mesi del 2021 con un +47,3%, grazie al traino dei primi cinque mercati di riferimento: Francia, Cina, Stati Uniti, Belgio e Corea del Sud.
Bene anche le Piastrelle di Sassuolo che fanno registrare un aumento delle vendite estere del 19,4%. Entrambi i distretti superano ampiamente i livelli di export dei primi nove mesi del 2019: Forlì +61,7% e Sassuolo +11,6%.
Anche nel Sistema moda si osserva una crescita nell’export complessivo dei distretti (+3,3%), non sufficiente però a recuperare i livelli del 2019 (-15,8%).
Positivo l’andamento della Maglieria e abbigliamento di Carpi (+3,7%), con un aumento anche rispetto ai primi nove mesi del 2019 (+1,1%), e del distretto delle Calzature di San Mauro Pascoli (+10,3%) che però non riesce a recuperare i livelli pre-pandemia (-26,4%), mentre rimane sostanzialmente stabile l’Abbigliamento di Rimini (-0,1%).
Sono cresciute le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, con risultati migliori rispetto alla dinamica nazionale (+16,4% contro +2,8%) e un recupero totale dei livelli del 2019 (+6%).
Brillanti il Biomedicale di Bologna (+16,1%) e il Biomedicale di Mirandola (+11,8%), così come il Polo ICT dell’Emilia-Romagna (+20%). I distretti del Biomedicale sono tutti oltre i valori pre-pandemici, mentre l’ICT è ancora sotto dell’1,2%.
Buono l’andamento dell’export sui mercati maturi (+15,3%) che crescono anche rispetto ai primi nove mesi del 2019 (+7,5%), grazie al traino di Stati Uniti, Francia, e Germania.
Ottima l’accelerazione delle vendite sui nuovi mercati (+19,3%), dove spiccano i risultati ottenuti in Cina e Turchia, ben oltre i livelli pre-pandemici (+9,1% e +37,5% rispettivamente). Nel complesso i nuovi mercati hanno recuperato totalmente i livelli pre-pandemici (+1,5%).
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Data ultimo aggiornamento 6 giugno 2024 alle ore 20:49