DA INTESA SANPAOLO NUOVE MISURE IMMEDIATE A FAVORE
DELLE PMI ENERGIVORE E DELL’EXPORT
· Liquidità per la gestione del circolante e consulenza sui rischi di variazione dei prezzi delle materie prime
· Sospensione rate e finanziamenti agevolati per l’export verso Russia e Ucraina
Milano, 3 marzo 2022 – Intesa Sanpaolo mette a disposizione nuove misure finanziarie immediate per supportare le PMI energivore e quelle con fatturato derivante in larga parte dall’export, specie verso Russia e Ucraina. Lo straordinario aumento dei prezzi non solo dell’energia, ma anche delle altre materie prime e l’impatto sul fatturato delle imprese esportatrici, motivano nuove soluzioni finanziarie, destinate alla gestione sia del rischio connesso all’aumento del prezzo di energia e gas, sia dei mancati incassi e della conseguente riduzione di fatturato.
Alla luce dell’attuale scenario economico e del contesto internazionale, dell’aumento dei prezzi e del difficile approvigionamento di materie prime in alcuni settori, con l’obiettivo di supportare i fabbisogni di liquidità per i pagamenti e di garantire la continuità produttiva delle PMI, il primo gruppo bancario italiano interviene con due soluzioni:
· finanziamento a 18 mesi e 6 mesi di pre-ammortamento destinato a coprire il costo delle bollette passate e future. È una iniziativa che in un contesto di aumento dei costi consente alle imprese di mantenere liquidità rateizzando i pagamenti a fronte di uno scenario di instabilità;
· consulenza su copertura dai rischi sulle commodity, in particolare sulla variazione del prezzo dell’energia e del gas, con particolare riferimento a imprese maggiormente esposte a tali variazioni (cosiddetti settori energivori: siderurgia, ceramica, cartiere), garantendo coperture graduali per mitigare la volatilità dei prezzi.
Le soluzioni sono in linea con il decreto del 18 febbraio che aggiunge alle misure straordinarie anche la finalità da crisi energetica, estendendo le garanzie pubbliche ai finanziamenti per la gestione dei costi dell'energia.
Inoltre, nel contesto della crisi internazionale sono stati predisposti interventi a favore delle imprese esportatrici verso la Russia e l’Ucraina: il valore dell’export verso questi due paesi infatti è di circa 9 miliardi di euro e i settori maggiormente coinvolti sono quelli della Meccanica, della Moda, del Sistema Casa e dell’Agroalimentare. Il rischio potenziale per questi settori riguarda in particolare la possibilità di non incassare i crediti già maturati e la riduzione del fatturato. In questo quadro le misure di supporto sono:
· finanziamento, a condizioni agevolate, della durata di 18 mesi -1 giorno, con 6 mesi di pre-ammortamento, per coprire le esigenze di liquidità derivanti dalla crisi attuale;
· sospensione delle rate (limitatamente alla quota capitale) per i finanziamenti in essere a 24 mesi (36 mesi per le imprese cerealicole)
Intesa Sanpaolo prevede un ciclo di incontri informativi con le imprese, soprattutto con le PMI, nell’ambito dell’accordo con Confindustria, per approfondire il contesto di mercato e le soluzioni di copertura per la gestione del rischio finanziario.
Secondo le analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, il conflitto in atto ha alimentato la fiammata dei prezzi di gas e petrolio sui mercati finanziari estendendo un rally di lungo periodo le cui prospettive dipenderanno sia da fattori di carattere macroeconomico sia dall’evoluzione delle tensioni geopolitiche. Le preoccupazioni per l’escalation energetica riportano infatti l’attenzione sul tema chiave delle forniture quale fonte di incertezza e driver principale per il futuro andamento delle quotazioni delle materie prime. Ipotizzando che non vi siano interruzioni nei flussi di gas dalla Russia verso l’Europa, i mercati di gas ed energia dovrebbero gradualmente tornare verso l’equilibrio: i prezzi diminuiscono nei prossimi mesi, ma rimangono persistentemente superiori alla media a 5 anni. La volatilità resta infatti una minaccia, mentre procede la transizione verso fonti energetiche più pulite.
Infine, i mercati russo e ucraino rappresentano circa 9 miliardi dell’export italiano e circa 10 miliardi di import. I settori più esportatori verso la Russia sono la Meccanica, la Moda, tutto il settore del Legno- Arredo, l’Alimentare e l’Aerospazio. Le maggiori importazioni riguardano invece il settore del petrolio e gas naturale, ma anche molte altre materie prime come i minerali metalliferi, il legno e i prodotti agricoli come cereali.
In questa fase è oltretutto necessario accelerare la transizione energetica per creare nuove fonti di energia e ridurre la dipendenza dell’Italia dai paesi stranieri. Intesa Sanpaolo ha già avviato diverse iniziative per favorire gli investimenti trasformativi in stretta relazione al PNRR, in linea con gli obiettivi del nuovo piano d’impresa 2022 – 2025 del Gruppo, fortemente impegnato nell’ESG e nel supporto alla transizione ecologica. Il più ampio programma Motore Italia, lanciato un anno fa per sostenere le PMI con nuovo credito e liquidità, ha un particolare focus sulla sostenibilità ambientale ripreso anche nell’ambito dell’accordo triennale con Confindustria sottoscritto nei mesi scorsi “Competitività, Innovazione, Sostenibilità” per 150 miliardi di euro.
In questa cornice diventa ancora più strategico rafforzare il valore della filiera per un appoggio vicendevole tra il capo-filiera e i fornitori, mitigando così gli effetti del caro energia e proteggendo gli anelli più deboli della filiera per evitare che rallentino il percorso di recupero già intrapreso. Intesa Sanpaolo attribuisce all’intera catena di fornitura la salvaguardia del rating e del merito di credito attraverso il Programma Sviluppo Filiere, che conta circa 800 filiere e oltre 19.000 fornitori con un giro d’affari complessivo di oltre 90 miliardi di euro.
“Alcuni settori energivori trainanti dell’industria italiana subiscono gli effetti di un’impennata dei prezzi senza precedenti e altre imprese che vivono di export rischiano di abbattere il proprio fatturato a causa del conflitto in corso, commenta Anna Roscio, responsabile direzione Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo. “Molte delle nostre PMI affrontano ora nuove esigenze di liquidità e moratoria legate sia all’aumento delle voci di spesa sia alla mancata riscossione di crediti: Intesa Sanpaolo ha reso disponibili misure rapide e immediate a loro sostegno. La banca affianca le PMI anche nella fase più delicata, per evitare quanto più possibile nuove potenziali situazioni di crisi aziendale e rallentamenti nella realizzazione del PNRR”.
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Intesa Sanpaolo è il maggior gruppo bancario in Italia – punto di riferimento di famiglie, imprese e dell’economia reale – con una significativa presenza internazionale. Il business model distintivo di Intesa Sanpaolo la rende leader a livello europeo nel Wealth Management, Protection & Advisory e ne caratterizza il forte orientamento al digitale e al fintech. Una banca efficiente e resiliente, è capogruppo di fabbriche prodotto nell’asset management e nell’assicurazione. Il forte impegno in ambito ESG prevede, entro il 2025, 115 miliardi di euro di finanziamenti impact, destinati alla comunità e alla transizione verde, e contributi per 500 milioni a supporto delle persone in difficoltà, posizionando Intesa Sanpaolo ai vertici mondiali per impatto sociale. Intesa Sanpaolo ha assunto impegni Net Zero per le proprie emissioni entro il 2030 ed entro il 2050 per i portafogli prestiti e investimenti, l’asset management e l’attività assicurativa. Convinta sostenitrice della cultura italiana, ha sviluppato una rete museale, le Gallerie d’Italia, sede espositiva del patrimonio artistico della banca e di progetti artistici di riconosciuto valore.
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Data ultimo aggiornamento 3 marzo 2022 alle ore 10:44