COMUNICATO STAMPA
INTESA SANPAOLO:
MONITOR DEI DISTRETTI E DEI POLI TECNOLOGICI DELLA TOSCANA
· Export in crescita del 20,9% nei primi mesi del 2024, superiore al dato nazionale
· Monitor realizzato dal Research Department di Intesa Sanpaolo
· Dati aggiornati al primo trimestre 2024
Firenze, 8 agosto 2024 – Nei primi tre mesi del 2024 l’export delle specializzazioni distrettuali e dei poli della Toscana è stato pari a 9 miliardi di euro, registrando una crescita del +20,9%, nettamente superiore al dato nazionale che si è attestato al +3,6%.
Come emerge dal Monitor dei Distretti della Toscana, elaborato dal Research Department di Intesa Sanpaolo, un apporto fondamentale a questo risultato è fornito dal balzo registrato nelle esportazioni del distretto dell’Oreficeria di Arezzo (+133,4%) e dal Polo farmaceutico toscano (+44,7%) che rappresentano le prime due realtà per esportazioni nel 2024.
La composizione dei risultati risulta particolarmente eterogenea, soprattutto nei distretti del sistema moda dove a fronte delle crescite significative registrate per l’Oreficeria di Arezzo (+133%) - grazie principalmente alle esportazioni verso la Turchia - si rilevano cali importanti nel distretto della Pelletteria e calzature di Firenze (-23,2%), con un forte ridimensionamento delle esportazioni verso la Svizzera. Nell’area fiorentina si distingue il distretto dell’Abbigliamento di Empoli che nel 2024 ha mostrato una crescita (+10,2%) maturata soprattutto con la realizzazione di vendite in Vietnam e gli incrementi in Cina, Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, che hanno più che compensato il calo verso la Svizzera. La presenza di una fase di rallentamento del sistema moda si rileva anche dal distretto del Tessile e abbigliamento di Prato: le esportazioni del distretto si sono ridotte di 35,6 milioni di euro (-6,3%) per effetto principalmente delle minori vendite verso Francia, Germania e Stati Uniti, solo in parte compensate dalla crescita verso la Polonia. Il calo risulta, inoltre, più marcato nella componente del tessile (-12,7%), mentre per l’abbigliamento si osserva una sostanziale stabilità (-1,1%).
I Poli della farmaceutica e del biomedicale toscani continuano a registrare un forte balzo con un incremento del +41,6%. La quota principale è legata al Polo farmaceutico toscano con oltre 2 miliardi di euro di esportazioni che ha mostrato incrementi significativi in tutte le province e in particolare nelle vendite da Firenze e Siena. Tra i principali mercati di sbocco spicca il ruolo degli Stati Uniti che coprono il 42% dell’export. Anche in termini di importazioni il Polo farmaceutico toscano ha registrato un incremento importante (da 1,3 miliardi a 2,2 miliardi) che può essere legato a scambi intra-firm di principi attivi e materie prime per lo sviluppo di prodotti. Nel biomedicale la variazione si è attestata al +5,5%, grazie all’introduzione di vendite verso il Vietnam e alla crescita verso Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti che hanno più che compensato il calo delle esportazioni verso la Svizzera.
Continua il trend positivo della filiera agro-alimentare sostenuta soprattutto dai buoni risultati dell’Olio toscano (+71,7%) e dei Vini dei colli fiorentini e senesi (+7,4%), mentre il Florovivaistico di Pistoia conferma sostanzialmente i valori del primo trimestre 2023 (-2,3%), in quanto subisce un calo di vendite in Francia e Regno Unito, recuperato solo in parte dal buon andamento verso la Romania e dalle nuove forniture verso Uzbekistan e Lituania. Il distretto dell’Olio toscano ha mostrato invece un andamento positivo generalizzato a tutte le province, con variazioni percentuali che passano dal +54% di Lucca al +99,8% di Grosseto. Infine, il distretto dei Vini dei colli fiorentini e senesi mostra un buon andamento nei mercati internazionali (+7,4%), forte delle maggiori vendite in Nord America (Stati Uniti e Canada) che si confermano stabilmente i primi mercati di sbocco.
Il comparto dei Mezzi di trasporto conferma i buoni risultati ottenuti nel 2023 registrando una crescita del 31,0% sostenuta da entrambe le specializzazioni della Nautica di Viareggio e della Camparestica della Val d’Elsa. Il buon momento per il distretto della Nautica è confermato anche dalla spinta in termini di investimenti: Sanlorenzo, uno dei principali operatori con una forte presenza nel distretto, ha infatti presentato un investimento di oltre 90 milioni rivolto ad ampliare la capacità produttiva e a realizzare spese in ricerca e sviluppo, di cui una buona parte sono destinati ai siti presenti nel distretto. Anche il distretto della Camperistica della Val d’Elsa rafforza i propri risultati realizzando una crescita di 50 milioni concentrata principalmente in Francia, Spagna e Regno Unito, mentre restano stabili le vendite in Germania (-0,1%) che si conferma come primo mercato.
Il distretto del Cartario di Lucca ha registrato un calo di 71,6 milioni (-17,9%) rispetto al periodo gennaio-marzo 2023, risultato probabilmente influenzato anche dalla variazione dei prezzi alla produzione esteri che nel primo trimestre 2024 si sono ridotti di circa il 10% Nella filiera del cartario, invece, il distretto delle Macchine per l’industria cartaria di Lucca ha segnato un balzo importante con una crescita del 42,2% maturata principalmente in Francia, Arabia Saudita e Brasile.
Tra i settori del sistema casa, si osserva complessivamente una stabilità, grazie alla tenuta nel distretto del Marmo di Carrara, compensata dal calo nel Mobile imbottito e sistemi per dormire di Quarrata e Prato.
I risultati del primo trimestre mettono in evidenza intonazioni diversificate per specializzazioni e territori. Nella seconda parte dell’anno si prevede una maggior spinta dagli scambi mondiali, ma si tratta di attese soggette a forte incertezza, vista la presenza nell’attuale scenario di diversi fattori di rischio, dalle tensioni geopolitiche, alle elezioni negli Stati Uniti. Tuttavia, la buona capacità di risposta e l’elevata competitività nel proporsi nei contesti internazionali dei distretti e dei poli toscani potrà confermarsi come una leva fondamentale di sostegno all’economia regionale.
“Nei primi mesi dell’anno i distretti e i poli tecnologici toscani hanno mostrato ancora una volta la loro solidità, con andamenti molto positivi soprattutto in quei comparti che stanno lavorando per cogliere le opportunità legate alla trasformazione del business in ottica green, digitale e del piano Transizione 5.0.” - Commenta Tito Nocentini, Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – “Interventi, questi, necessari e utili alla competitività delle imprese del territorio, che la nostra banca sostiene con un programma da 120 miliardi di euro da qui al 2026, di cui 9 miliardi di euro in Toscana, e che si rivolge anche alle realtà più piccole e alle filiere. Proprio nella nostra Regione abbiamo attivato circa 83 contratti di filiera, con oltre 1.650 fornitori e un giro d’affari complessivo di oltre 9 miliardi di euro a beneficio del Made in Tuscany.”
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Intesa Sanpaolo, con oltre 422 miliardi di euro di impieghi e 1.350 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine giugno 2024, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. E’ leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
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Data ultimo aggiornamento 8 agosto 2024 alle ore 11:17