ADAPT E INTESA SANPAOLO: OTTAVO RAPPORTO SU WELFARE OCCUPAZIONALE E AZIENDALE IN ITALIA
· Focus sul settore turistico, con particolare attenzione alle iniziative avviate per rispondere alle specificità del comparto e dei suoi lavoratori
· Milano al centro dell’analisi territoriale, con approfondimento sulle politiche per la casa per rispondere all’emergenza abitativa
· Il ruolo della previdenza complementare nei principali sistemi contrattuali
Milano, 3 ottobre 2025 – E’ stato presentato l’Ottavo Rapporto sul welfare occupazionale in Italia, curato dalla Scuola di Alta Formazione in Relazioni Industriali e di Lavoro di ADAPT, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con il coordinamento scientifico del Prof. Michele Tiraboschi. Lo studio propone una analisi qualitativa sulle tendenze evolutive del welfare, approfondendo le principali dinamiche settoriali e territoriali nel contesto economico attuale.
Un’analisi puntuale dei Contratti Collettivi nazionali e aziendali:
a partire dallo studio dei rinnovi dei contratti collettivi e degli accordi aziendali siglati tra il 2022 e il 2024, il Rapporto fotografa un’evoluzione profonda del ruolo delle imprese e delle parti sociali nella costruzione di un nuovo sistema di tutele, capace di affrontare le crescenti sfide che interessano il mercato del lavoro. Rispetto alle edizioni precedenti, lo studio si avvale di una sezione interamente dedicata all’analisi delle politiche di welfare contrattuale sviluppate nei principali sistemi di relazioni industriali attraverso il monitoraggio di 132 CCNL e 616 accordi aziendali raccolti all’interno della banca dati.
Focus sul settore turistico:
l’attenzione della Scuola di Alta Formazione si è concentrata sul turismo, settore strategico nel nostro Paese, con particolare attenzione alle soluzioni promosse dalle parti sociali per rispondere alle esigenze del comparto e dei suoi lavoratori. Nello specifico, si sono analizzate le iniziative intraprese tramite la contrattazione collettiva e i sistemi bilaterali, le principali misure adottate per rendere il settore più sicuro e attrattivo per i lavoratori con uno sguardo proteso al futuro, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di welfare capace di integrare le prestazioni pubbliche, anticipando proattivamente le istanze provenienti dal comparto.
Le politiche abitative a Milano e le sinergie tra istituzioni pubbliche e privati:
un ulteriore approfondimento del rapporto riguarda le politiche per la casa nel contesto milanese, come nuova frontiera per lo sviluppo di iniziative integrate tra istituzioni locali e attori privati. Il tema dell’accesso alla casa non riguarda più solo le fasce tradizionalmente fragili, ma rappresenta un fenomeno diffuso, preoccupando anche le imprese che necessitano di attrarre e trattenere talenti in città. Attraverso un’analisi delle criticità che caratterizzano il tema dell’abitare a Milano, sono state oggetto di attenzione alcune prime iniziative aziendali e contrattuali volte al contenimento del caro-affitti.
Il ruolo della previdenza complementare:
un intero capitolo è infine dedicato al ruolo della previdenza complementare nei principali sistemi contrattuali, con l’obiettivo di analizzare le modalità di adesione e finanziamento dei fondi negoziali di categoria previsti dai contratti collettivi nazionali per poi estendere l’indagine, alla luce delle peculiarità di alcuni sistemi di relazioni industriali, anche ad alcuni modelli che possono essere definiti “territoriali” e “aziendali”.
Michele Tiraboschi, Coordinatore scientifico di ADAPT, spiega come: “Con questo Ottavo rapporto su il Welfare occupazionale e aziendale in Italia ci proponiamo di continuare ad offrire e aggiornare un quadro sufficientemente ampio e attendibile di informazioni, modelli e linee di azione, utile a orientare nel merito le scelte di lavoratori e imprese, e contribuire a ricondurre in una logica di sistema le molteplici e variegate esperienze in atto, inquadrando il tema del welfare aziendale e occupazionale nell’ambito di quella che abbiamo da tempo definito come la nuova grande trasformazione del lavoro. Una trasformazione rispetto alla quale il welfare aziendale e occupazionale, se utilizzato correttamente, può rappresentare uno dei principali ambiti entro cui delineare un nuovo ordine economico e sociale che sia sostenibile per la finanza pubblica e funzionale il giusto equilibrio tra istanze della produzione e istanze della giustizia sociale”.
Tiziana Lamberti, responsabile Wealth Management & Protection della Banca dei Territori Intesa Sanpaolo: “Il Gruppo Intesa Sanpaolo svolge un ruolo pionieristico nel welfare integrativo, sia verso i propri dipendenti attraverso fondi pensione, fondi sanitari e strumenti innovativi in grado di armonizzare il tempo lavorativo con la vita privata sia verso le aziende clienti, mettendo a disposizione una piattaforma, Welfare Hub, di relazione digitale e multicanale per favorire programmi di welfare per il personale. Inoltre, la Divisione Banca dei Territori in collaborazione con la Divisione Insurance del Gruppo, propone soluzioni di previdenza complementare e coperture collettive per rischio infortuni e salute alle aziende”.
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Intesa Sanpaolo, con 419 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine giugno 2025, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. È leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech.Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di Intelligenza Artificiale su larga scala, con circa 150 use case già in sviluppo, che sta generando benefici significativi per il Gruppo. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
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Data ultimo aggiornamento 3 ottobre 2025 alle ore 13:57