NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO: 8 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE DELLE MARCHEPER INVESTIMENTI, INNOVAZIONE E CREDITO
• Ad Ancona l’incontro con gli imprenditori per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende locali
• Nuovo impulso alla crescita in Italia e all’estero attraverso modelli produttivi innovativi, Transizione 5.0, Intelligenza Artificiale, Scienze della Vita. Sostegno ai lavoratori attraverso il Piano per l’Abitare Sostenibile
• Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “Mettiamo a disposizione delle imprese marchigiane 8 miliardi di euro per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti”
• Roberto Cardinali, Presidente Confindustria Marche: “Fondamentale favorire investimenti e rafforzare la competitività in un tempo di grandi sfide”
Ancona, 7 novembre 2025 – Si è svolto ad Ancona l’incontro territoriale di presentazione del nuovo Accordo quadriennale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Il programma nazionale congiunto mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 8 miliardi alle aziende marchigiane, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Nella sede regionale di Confindustria, Roberto Cardinali, Presidente di Confindustria Marche, e Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure messe in campo e si sono confrontati con gli imprenditori sulle strategie di sviluppo e competitività delle Marche.
Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti, sostenendo così la crescita economica e l’attrattività del territorio per gli interscambi internazionali.
Il protocollo consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria già avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle Pmi e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Questo supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente Pmi, struttura portante del made in Italy nel mondo.
Le novità riguardano:
gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e Pmi ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
il piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana
Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo: “Grazie all’accordo con Confindustria mettiamo a disposizione delle imprese regionali 8 miliardi di euro per dare forza al tessuto produttivo e accelerare gli investimenti. Il sistema economico delle Marche è caratterizzato da imprese molto dinamiche, che rappresentano una componente essenziale delle filiere e dei distretti industriali del Paese. Intesa Sanpaolo si rivolge a queste aziende per aumentarne la competitività offrendo soluzioni di finanziamento dedicate per incentivare nuovi investimenti sostenibili e crescita sui mercati esteri”.
Roberto Cardinali, Presidente di Confindustria Marche: “Le nostre imprese sono di fronte a sfide decisive e il compito di Confindustria è quello di farsi parte attiva, con le istituzioni e il sistema bancario, per favorire gli investimenti e rafforzare la competitività. L’accordo va proprio in questa direzione, punta su filiere strategiche, sulla centralità dell’innovazione e della ricerca, su comparti in grado di creare un elevato valore aggiunto. Otto miliardi di euro da mettere a terra nella nostra regione rappresentano una grande opportunità per costruire un sistema industriale più forte, moderno, orientato al futuro”
Nell’occasione il Presidente Roberto Cardinali e la Direttrice Regionale Alessandra Florio hanno firmato il nuovo Accordo territoriale tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Marche.
Dopo i saluti del Presidente di Confindustria Marche e della Direttrice Regionale di Intesa Sanpaolo, Stefania Bergamaschi, Direttrice Commerciale Imprese Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo ha presentato alla folta platea di imprenditori presenti i contenuti dell’accordo. Massimiliano Rossetti, Regional Research di Intesa Sanpaolo ha evidenziato le peculiarità economiche globali e regionale e le leve strategiche per la competitività. A seguire la tavola rotonda che ha visto gli interventi di Paola Bichisecchi, Direttore Generale Confindustria Marche, Vittorio Meconi, Coordinamento Specialisti Sviluppo Estero Emilia-Romagna e Marche Intesa Sanpaolo, Luca Morgera, Direttore Generale Exetra, Roberto Morichelli, Dirigente ErreBielle Group e Filippo Peroni, Amministratore Delegato EastLab, moderati da Claudio Stecconi, Direttore Area Imprese Marche Intesa Sanpaolo.
Scenario economico: le leve per strategiche la competitività
A cura del Research Department Intesa Sanpaolo
Le previsioni indicano per il 2025 un tasso di crescita mondiale più moderato rispetto alla media del triennio 2022-2024. In Italia, la crescita attesa nel biennio 2025–2026 sarà sostenuta principalmente dalla domanda interna, con consumi e investimenti a fare da traino. La riduzione delle pressioni inflazionistiche dovrebbe, infatti, favorire il recupero del potere d’acquisto delle famiglie, mentre il contesto di tassi di interesse più bassi potrà stimolare gli investimenti. Tuttavia, il clima di incertezza rimane un fattore condizionante. Sul fronte estero, invece, le prospettive appaiono più deboli, risentendo delle tensioni tariffarie con gli Stati Uniti e del rallentamento del commercio mondiale. Secondo le analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, l’impatto dei nuovi dazi americani sul sistema manifatturiero italiano potrà comunque essere in parte mitigato dall’elevata qualità dei prodotti nazionali e dalle strategie di diversificazione dei mercati di sbocco adottate dalle imprese esportatrici.
Per quanto riguarda il mercato energetico, l’estate ha registrato prezzi del gas inferiori alle attese, ma i livelli di stoccaggio restano al di sotto della media degli ultimi tre anni, con possibili criticità per i mesi invernali. Da qui l’urgenza di accelerare i processi di efficientamento energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili, elementi chiave per consolidare la competitività del sistema produttivo nazionale.
Nell’economia marchigiana il quadro settoriale è molto eterogeneo. Dalla stessa survey emergono indicazioni positive per turismo, commercio all’ingrosso e servizi, mentre la view è meno favorevole per commercio al dettaglio e manifatturiero. Conferme in tal senso vengono dai dati di interscambio commerciale: nel primo semestre, l’export è diminuito del 3,3%, con difficoltà concentrate nei comparti tradizionali come meccanica, moda e farmaceutica; al contempo, si segnalano le performance positive di cantieristica, metallurgia, gomma e plastica e agro-alimentare.
Per molte imprese locali diventa cruciale accelerare sul digitale, puntare sulla qualità delle produzioni e aprirsi a mercati a più alto valore aggiunto. Per rendere questi obiettivi raggiungibili, è necessario adottare una strategia integrata: investire nell’efficientamento dei processi, nell’innovazione e nell’autoproduzione di energia, e al tempo stesso rafforzare la formazione per colmare il divario tra domanda e offerta di competenze. Solo un approccio coordinato può rafforzare la competitività del nostro sistema produttivo e sostenere una crescita più solida e duratura.
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Intesa Sanpaolo, con 421 miliardi di euro di impieghi e oltre 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine settembre 2025, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale. È leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di Intelligenza Artificiale su larga scala, con circa 150 use case già in sviluppo, che sta generando benefici significativi per il Gruppo. In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027). La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
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Confindustria è la principale associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi in Italia con una base, ad adesione volontaria, che conta oltre 150mila imprese di tutte le dimensioni, per un totale di 5.389.972 addetti. La mission dell’associazione è favorire l’affermazione dell’impresa quale motore per lo sviluppo economico, sociale e civile del Paese. Confindustria rappresenta le imprese e i loro valori presso le Istituzioni, a tutti i livelli, per contribuire al benessere e al progresso della società. E' in questa chiave che, attraverso le proprie Associazioni territoriali e di categoria, risponde ogni giorno alle necessità delle imprese, analizzando e interpretando gli scenari competitivi, affiancandole in un percorso di crescita, innovazione e cultura di impresa, che coniuga visione e risposta a fabbisogni specifici.
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Data ultimo aggiornamento 7 novembre 2025 alle ore 10:48