COMUNICATO STAMPA
NUOVO ACCORDO TRA CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO: 20 MILIARDI DI EURO ALLE IMPRESE DEL VENETO PER INVESTIMENTI, INNOVAZIONE E CREDITO
- Oggi a Vicenza l’incontro territoriale per presentare le misure dedicate allo sviluppo delle aziende della provincia di Vicenza
 - Focus congiunto su investimenti, filiere strategiche ad alto potenziale e solidità finanziaria: i fattori chiave per la crescita delle imprese.
 - Beltrame Giacomello: Risorse concrete per accompagnare le nostre imprese nelle trasformazioni necessarie e consolidare la competitività di un territorio riconosciuto per eccellenza manifatturiera e capacità innovativa.
 - Balbo: “Mettiamo a disposizione delle imprese venete 20 miliardi di euro per investimenti nella crescita, nella transizione sostenibile e nell’innovazione, fattori imprescindibili per la competitività. Nei primi sei mesi del 2025 in Veneto abbiamo erogato circa 2 miliardi di euro a famiglie e imprese”.
 
Vicenza – 3 novembre 2025 – Si è svolta oggi a Vicenza la presentazione del nuovo Accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane sottoscritto lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo.
Una collaborazione strategica per sostenere concretamente le imprese grazie al quale la Banca mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 20 miliardi alle aziende del Veneto, per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Confindustria e la Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, promuovono un processo di condivisione dell’accordo su tutti i territori, favorendo il più ampio e fattivo coinvolgimento delle PMI associate. Oggi, nella sede di Confindustria Vicenza, Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige di Intesa Sanpaolo, e Barbara Beltrame Giacomello, presidente di Confindustria Vicenza, hanno evidenziato le peculiarità delle nuove misure introdotte e si sono confrontati sulle strategie di sviluppo e competitività delle imprese vicentine.
Sono state presentate misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali.
Il protocollo presentato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito ad evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è stato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
Le novità riguardano:
- gli investimenti su filiere strategiche e nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale, con particolare attenzione ad Aerospazio, Energia/Idrogeno, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
 - l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico e dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
 - l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
 - il rafforzamento della governance e della struttura patrimoniale e finanziaria delle imprese, con soluzioni innovative per la diversificazione delle fonti finanziarie e il ribilanciamento dei livelli di debito
 - piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.
 
Barbara Beltrame Giacomello, presidente Confindustria Vicenza: “L'accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo mette a disposizione risorse importanti per sostenere le imprese in una fase di profonda trasformazione. Vicenza ha una manifattura avanzata e una forte vocazione all'export: le nostre aziende sono riconosciute per qualità e capacità innovativa, ma oggi si confrontano con uno scenario complesso e incerto. Grazie a questa collaborazione, le imprese avranno le risorse necessarie per consolidare la propria competitività e guardare oltre l'incertezza del contesto attuale. Possiamo così accelerare gli investimenti su filiere strategiche ad alto potenziale e attrarre i migliori talenti. Vogliamo un territorio attrattivo per competenze e opportunità, dove fare impresa significhi guardare avanti con fiducia. Questo accordo rappresenta uno strumento prezioso per poterlo fare.”
Cristina Balbo, direttrice regionale Veneto Ovest e Trentino-Alto Adige Intesa Sanpaolo: "Mettiamo a disposizione delle imprese venete 20 miliardi di euro per accelerare la crescita, la transizione sostenibile e la digitalizzazione, nell’ambito del rinnovato accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria che mobilita 200 miliardi di euro a livello nazionale. Le aziende vicentine stanno continuando a investire in nuovi impianti, tecnologie avanzate e ampliamenti della capacità produttiva e noi le sosteniamo con soluzioni operative e immediatamente accessibili: finanziamenti per l’efficientamento energetico e la riduzione dei costi, linee dedicate per Industria 5.0, supporto all’internazionalizzazione e coperture dei rischi, consulenza specializzata per intercettare incentivi pubblici e strumenti a favore delle filiere per rafforzare la stabilità delle catene di fornitura. In un contesto ancora incerto, innovazione e apertura a nuovi mercati restano leve essenziali per mantenere la competitività e per questo confermiamo con forza il nostro impegno: nei primi sei mesi del 2025 abbiamo già erogato in Veneto circa 2 miliardi di euro a famiglie e imprese, contribuendo a sbloccare nuovi progetti, occupazione e opportunità di export"
Lo scenario macroeconomico. Le leve strategiche per la competitività (a cura Research Department Intesa Sanpaolo)
L’economia italiana mostra crescenti segnali di resilienza alle numerose tensioni e crisi geopolitiche in atto, potendo contare sulla forza del proprio sistema manifatturiero, l’ampia capacità di risparmio delle famiglie e la solidità del sistema bancario. Nell’anno in corso, l’evoluzione dell’economia italiana e quella della provincia di Vicenza potranno beneficiare del recupero del potere d’acquisto delle famiglie che si dovrebbe tradurre in maggiori consumi. Inoltre, tassi di interesse più contenuti consentiranno agli investimenti di tornare a crescere, soprattutto tra le imprese più innovative e guidate da giovani. Una spinta agli investimenti potrà venire poi dalla messa a terra dei fondi del PNRR che subirà un’accelerazione nel biennio in corso.
A livello settoriale, dalla survey condotta dal Research Department di Intesa Sanpaolo sul personale che intrattiene relazioni con la clientela imprese emerge un quadro eterogeneo: la crescita nel 2026 sarà guidata da servizi avanzati, utilities, filiera del turismo, sanità e assistenza, trasporti e logistica. La Provincia di Vicenza può contare sulla competitività e dinamicità nell’introduzione di nuove tecnologie in alcuni comparti del manifatturiero nei quali spicca per specializzazione come la lavorazione dei prodotti in metallo e le macchine per impieghi speciali e nelle materie plastiche. Sempre da questa indagine emergono indicazioni positive sull’evoluzione della filiera delle costruzioni per quanto riguarda il comparto delle infrastrutture e delle ristrutturazioni residenziali.
La situazione è più complessa nel manifatturiero a causa della trasformazione in corso nel settore automotive, che coinvolge molte imprese della provincia di Vicenza come fornitori Tier 2, e della discontinuità della politica commerciale statunitense. Dopo l’accordo raggiunto tra Stati Uniti ed Europa, a partire dal primo agosto i dazi imposti alle merci europee sono stati portati al 15%, dal 2,5% a inizio anno. L’intesa prevede l’esenzione dai dazi USA per i farmaci generici europei, estesa anche ai relativi ingredienti e precursori chimici. Per avere un quadro certo e completo dovremo aspettare il perfezionamento delle negoziazioni (ancora in corso) tra Unione europea e Stati Uniti.
Grazie a una indagine condotta recentemente sul personale di Intesa Sanpaolo dedicato ad affiancare le imprese nei loro processi di internazionalizzazione, è possibile far luce sulle strategie che le aziende stanno mettendo in atto per contrastare i dazi americani. Emerge una forte reattività, con le imprese italiane alla ricerca di nuovi clienti in altri mercati: questa strategia è indicata da tre rispondenti su quattro. A Vicenza, ad esempio, la crescita delle esportazioni nel primo semestre 2025 del +3,2% è stata possibile grazie agli incrementi di vendite registrati in alcuni mercati emergenti ad alto potenziale del Medio Oriente come gli Emirati Arabi Uniti, dell’Asia Orientale come la Malaysia e del Sud America come l’Uruguay, oltre che dei paesi europei a crescita sostenuta come Polonia, Danimarca e Spagna. Al contempo, oltre all’anticipazione di alcune consegne sul mercato nordamericano, evidente anche dai dati di commercio estero nazionali, una quota significativa dei partecipanti indica un possibile ripensamento delle politiche di approvvigionamento, con una riduzione degli acquisti dagli Stati Uniti a favore di altri mercati. Seguono per rilevanza la revisione dei listini e l’interesse da parte degli operatori italiani ad aprire nuove filiali commerciali e produttive negli Stati Uniti. Nella Provincia di Vicenza l’export verso gli Stati Uniti ha già subito una contrazione nel primo semestre 2025, attribuibile principalmente al calo subito dai settori della metallurgia, dell’oreficeria e della gomma e plastica non compensato dalla crescita delle vendite nell’elettronica, nella meccanica e nella farmaceutica.
Sempre secondo le evidenze raccolte nell’indagine, la leva della qualità resterà premiante perché renderà le produzioni italiane non sostituibili con produzioni locali o provenienti da altri competitor. Sette rispondenti su dieci, infatti, indicano che l’impatto dei dazi americani potrà essere mitigato grazie alla qualità delle produzioni italiane. Emerge poi l’importanza delle risposte strategiche implementate dalle imprese: solo il 22% dei rispondenti, infatti, pensa che gli effetti dell’inasprimento dei dazi sarà significativo indipendentemente dalle strategie adottate.
In prospettiva sarà sempre più importante la gestione dei rischi che caratterizzano l’attuale contesto competitivo, sempre più complesso e incerto. Oltre ai rischi di mercato, andranno affrontati quelli energetici, di approvvigionamento, informatici, ambientali e climatici, reputazionali. E’ questa l’evidenza che emerge dall’indagine condotta sulle filiali imprese e sui gestori aziende retail della provincia di Vicenza, insieme al crescente impegno delle imprese in efficientamento dei processi, innovazione e autoproduzione di energia. Le imprese che innovano e investono in R&S ottengono significativi vantaggi in termini di produttività del lavoro: nel manifatturiero ad esempio il valore aggiunto per addetto di queste imprese supera di 40mila euro circa quello delle imprese senza attività di innovazione. I benefici sono riscontrabili in tutti i settori e per tutte le dimensioni aziendali. Esiste una correlazione positiva anche tra l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili o l’installazione di macchinari ad alta efficienza energetica e la produttività. La competitività delle aziende non potrà poi prescindere dall’attesa maggiore diffusione nel tessuto produttivo dell’intelligenza artificiale, che offrirà significativi vantaggi soprattutto laddove verrà utilizzata efficacemente in tutti gli ambiti di operatività aziendali.
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 Confindustria Vicenza tutela e assiste le imprese industriali e le imprese produttrici di beni e servizi nei rapporti con le istituzioni, le amministrazioni, le organizzazioni economiche, politiche, sindacali e con ogni altra componente della società. Fa parte del sistema confindustriale italiano, è una delle prime associazioni territoriali a livello nazionale con circa 1.600 imprese associate che insieme occupano oltre 92 mila addetti. Da 80 anni accompagna e sostiene lo sviluppo del sistema produttivo vicentino, caratterizzato dalla piccola dimensione aziendale e da una straordinaria vocazione ai mercati esteri.
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Intesa Sanpaolo
 Intesa Sanpaolo, con 419 miliardi di euro di impieghi e 1.400 miliardi di euro di attività finanziaria della clientela a fine giugno 2025, è il maggior gruppo bancario in Italia con una significativa presenza internazionale.
 È leader a livello europeo nel wealth management, con un forte orientamento al digitale e al fintech. Intesa Sanpaolo ha sviluppato un programma di Intelligenza Artificiale su larga scala, con circa 150 use case già in sviluppo, che sta generando benefici significativi per il Gruppo.
 In ambito ESG, entro il 2025, sono previsti 115 miliardi di euro di erogazioni Impact per la comunità e la transizione verde. Il programma a favore e a supporto delle persone in difficoltà è di 1,5 miliardi di euro (2023-2027).
 La rete museale della Banca, le Gallerie d’Italia, è sede espositiva del patrimonio artistico di proprietà e di progetti culturali di riconosciuto valore.
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Data ultimo aggiornamento 3 novembre 2025 alle ore 14:21