Le Gallerie d’Italia di Vicenza festeggiano 20 anni con la mostra
Le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, polo museale di Intesa Sanpaolo a Vicenza, si apprestano a celebrare i vent’anni dall’inaugurazione. La ricorrenza offre l’occasione per la mostra “Mito. Dei ed Eroi”, patrocinata dal Comune di Vicenza e realizzata in partnership con il Museo Archeologico di Napoli e il Museo Archeologico di Reggio Calabria, che hanno prestato opere di assoluto rilievo provenienti da Pompei e dalla Magna Grecia.
Presentata ufficialmente l’8 marzo, “Mito. Dei ed Eroi” sarà aperta al pubblico dal 6 aprile al 14 luglio 2019: a partire dalle preziose decorazioni iconografiche (stucchi, affreschi e dipinti) di Palazzo Leoni Montanari, metterà in risalto la fortuna di cui ha goduto la mitologia classica nei secoli, a cui peraltro è strettamente legata l’identità del Palazzo. L’esposizione sarà incentrata su Dei ed eroi dell’antica Grecia, della Magna Grecia e di Roma, fino all’approdo esemplare tra il classicismo seicentesco e le diverse stagioni del Neoclassicismo settecentesco e ottocentesco.
La mostra, curata da Fernando Mazzocca, Federica Giacobello e Agata Keran, sarà articolata in 8 sezioni, ognuna con un tema diverso. Si creerà così un continuo raffronto tra gli Dei e gli eroi raffigurati nell’apparato decorativo del palazzo e quelli delle opere esposte, con protagonisti Apollo, Atena, Marsia, Niobe, Alessandro Magno, Ercole e Achille. Un avvincente viaggio nel tempo e nello spazio architettonico alla scoperta dei significati religiosi, morali e culturali che i miti classici hanno assunto in tempi e contesti diversi. Il piano nobile del palazzo ospiterà oltre 60 opere, tra le quali molti capolavori come Mecenate presenta le Arti Liberali ad Augusto del Tiepolo, prestato dall’Hermitage di San Pietroburgo con cui Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo triennale di collaborazione.
“Abbiamo messo a confronto le decorazioni che rappresentano il mito, la divinità o l'eroe, con alcune testimonianze dell'antichità: sculture, dipinti, oggetti metallici, ma anche vasi attici o della Magna Grecia decorati, con alcuni capolavori della pittura e della scultura neoclassica che rappresentano lo stesso mito o lo stesso personaggio” spiega Mazzocca, “facendo così risaltare le differenti interpretazioni rispetto allo stesso mito offerte da diversi pittori e scultori”.
I vasi dipinti della collezione di Intesa Sanpaolo “dialogheranno” con sculture e affreschi dell’arte romana e greca, analizzando gli aspetti produttivi e figurativi, l’influenza e la traduzione in immagine dei soggetti più celebri. Allo stesso modo le opere pittoriche di Pompeo Batoni, Ignazio e Filippo Collino, Francesco Hayez, Louis Gauffier, Laurent Pecheux, Camillo Pacetti, Luigi Basiletti, Francesco e Luigi Righetti, Giambattista Tiepolo e Cristoforo Unterberger offriranno una testimonianza su come l’antico fosse considerato modello universale di bellezza e virtù morale in epoca neoclassica.
Giovanni Bazoli, Presidente emerito di Intesa Sanpaolo, ha spiegato come nel 1999 “la scelta di trasformare questo palazzo in un luogo d’arte e cultura, ha voluto essere un gesto di apertura verso la cittadinanza. È testimonianza di un radicato senso di responsabilità civica, che ci suggerisce di non trattenere con gelosa riservatezza i tesori architettonici e artistici di proprietà, bensì di condividerli con il pubblico e diffonderne la conoscenza. I festeggiamenti inizieranno con una grande mostra che celebrerà, insieme, gli stupefacenti cicli decorativi del palazzo e le ceramiche antiche della nostra collezione. Le successive iniziative metteranno al centro le icone russe”, importante nucleo collezionistico del polo museale vicentino.
Bazoli ha poi illustrato come - nell’ambito della rassegna “L’ospite Illustre” - “giungeranno a Vicenza capolavori d’arte provenienti da importanti musei internazionali”, evidenziando come, per ritrovare il ruolo centrale in ambito culturale che l’Italia ha ricoperto in passato e che ora appare in declino, sia necessario “valorizzare il patrimonio, rinnovandolo con uno spirito creativo nuovo: gli aspetti culturali per l’identità italiana sono infatti elemento indispensabile e integrante dell’anima del nostro Paese”.
“Bazoli: Nel 1999 abbiamo trasformato questo palazzo in un luogo d’arte e cultura, aperto alla cittadinanza. E’ una testimonianza della nostra responsabilità civica”
Palazzo Leone Montanari, prestigiosa dimora barocca nel centro storico della “città del Palladio”, è stato costruito nel 1676 grazie al contributo di numerosi artisti, che nel tempo hanno aggiunto alla meraviglia architettonica decorazioni plastiche e pittoriche. A inizio ‘800, per assecondare il gusto Neoclassico, il Palazzo è stato oggetto di una profonda ristrutturazione. Sede bancaria dal 1908, rappresenta il primo progetto in ambito museale di Intesa Sanpaolo ed è stato teatro di diverse mostre a Vicenza dall’8 maggio 1999. Spazio vivo, aperto e stimolante per l’ambiente culturale in cui si inserisce, si propone sin dalla nascita come una realtà dinamica che ospita, oltre alle esposizioni, concerti, eventi di carattere culturale e scientifico ed esperienze didattiche e formative destinate a giovani e adulti e ai cosiddetti “pubblici speciali”. Visione comune agli altri due poli museali realizzati successivamente: le Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli (2007) e quelle di Piazza Scala a Milano (2011), che nel loro insieme costituiscono le “Gallerie d’Italia” e rappresentano una delle iniziative più rilevanti del triennale “Progetto Cultura”. All’interno del Palazzo sono custodite le tre importanti collezioni di Intesa Sanpaolo - icone russe, vasi attici e magnogreci e le opere d’arte venete del ‘700 - che costituiscono un insieme ricco e variegato di testimonianze d’arte, espressione di civiltà e tradizioni figurative assai diverse. Un insieme unico, capace di coinvolgere il pubblico in un affascinante viaggio attraverso forme di bellezza diverse e lontane, portatrici di valori ancora presenti nella contemporaneità. Nel 2014 le decorazioni pittoriche e plastiche degli interni sono state restaurate e valorizzate grazie alla riorganizzazione degli spazi espositivi, conferendo al polo museale una veste nuova che ha arricchito - per quantità e qualità delle opere - il percorso museale, presentando per la prima volta al pubblico la collezione di ceramiche attiche e magnogreche.
Le Gallerie della “città del Palladio” hanno ricoperto un ruolo sempre più importante nel panorama culturale del Paese, superando i confini regionali e interloquendo con prestigiose istituzioni nazionali ed internazionali. In questi vent’anni, oltre alle esposizioni permanenti, Palazzo Leoni Montanari è stato teatro di numerose esposizioni temporanee mirate a valorizzare con percorsi originali le opere che custodisce, accogliendo oltre 710.000 visitatori.
Marzo 2019