Intesa Sanpaolo, alle Gallerie d'Italia di Milano la mostra "Storie Restituite"
Sono le storie umane di sei cittadini ebrei - Eugenio Colorni, Rinaldo Jona, Aurelia Josz, Gino Emanuele Neppi, Piero Sonnino, Shulim Vogelmann – a condurre la mostra “STORIE RESTITUITE. I documenti della persecuzione antisemita nell’Archivio Storico Intesa Sanpaolo”, aperta presso le Gallerie d’Italia in piazza della Scala a Milano, in occasione della Giornata della Memoria.
L’iniziativa, promossa da Intesa Sanpaolo, presenta il progetto di riordino del fondo archivistico riguardante i beni espropriati, confiscati e sequestrati in Lombardia dall’EGELI, Ente di Gestione e Liquidazione Immobiliare, incaricato di acquisire, gestire e rivendere i beni eccedenti la quota di proprietà consentita ai «cittadini italiani di razza ebraica». Questo organo governativo, entrato in attività dopo l’introduzione delle famigerate leggi fasciste per la difesa della razza del novembre 1938, ebbe un ruolo decisivo nella spoliazione degli ebrei fra il 1939 e il 1945. Il fondo è costituito da 300 faldoni d’archivio con oltre 1500 pratiche nominative di cittadini ebrei italiani e stranieri che, a partire dal 1939, subirono un provvedimento di confisca e sequestro dei beni. Sono presenti inoltre circa 500 pratiche di cittadini dichiarati nemici dopo il 10 giugno 1940, data dell’entrata in guerra dell’Italia, i cui beni furono confiscati da EGELI sulla base della legge di guerra.
La mostra mette in evidenza l’intreccio fra la dimensione storica e quella umana dei tragici fatti della metà del ‘900 che scaturisce dai documenti storici. Storie personali, familiari, aziendali che non sarebbero emerse senza il prezioso lavoro di tutela e valorizzazione effettuato dagli archivi. Il progetto ha coinvolto i dipendenti di Intesa Sanpaolo che hanno letto e registrato i 1.500 nomi delle persone e famiglie intestatarie dei fascicoli di sequestro, in un momento fortemente evocativo. Circa 60 dipendenti hanno partecipato leggendo 25 nomi ognuno in una simbolica concatenazione tra passato e presente, contribuendo a rinnovare il ricordo di una delle pagine più buie del nostro Paese.
La mostra - inaugurata da Michele Coppola, direttore Arte Cultura Beni Storici di Intesa Sanpaolo, curata da Barbara Costa, responsabile dell’Archivio storico della banca, e da Carla Cioglia - conclude un impegnativo progetto biennale finalizzato al riordino e all’inventariazione del fondo archivistico EGELI della Cariplo.
A conclusione dell’analisi, l’inventario delle carte e tutta la documentazione del Fondo sono messi a disposizione di familiari e discendenti delle persone colpite dai provvedimenti, di studiosi, delle scuole, dei cittadini interessati ad approfondire una vicenda di grande rilevanza storica ed economica che non trova ancora un’adeguata trattazione (per informazioni https://asisp.intesasanpaolo.com).
L’EGELI svolse la sua attività conferendo l’incarico a diversi istituti bancari tra cui in Lombardia la Cariplo, in Piemonte, Liguria e Val d’Aosta l’Istituto San Paolo di Torino, in Emilia Romagna la Cassa di Risparmio in Bologna e poi quella di Forlì, tutte banche successivamente confluite - con i propri archivi - in Intesa Sanpaolo. L’attività di riordino è in corso presso gli altri archivi del Gruppo per recuperare, inventariare a aprire alla consultazione tutte le carte legate a questa vicenda storica. La collaborazione fra l’Archivio Storico Intesa Sanpaolo e l’Archivio Storico della Compagnia di San Paolo, già avviata, consentirà inoltre di dare un respiro nazionale al progetto, attraverso l’impiego delle nuove tecnologie per la condivisione dei dati e la costruzione di reti di conoscenza sempre più estese.
In occasione della mostra alle Gallerie d’Italia di Milano, per ricordare l’attività degli istituti bancari del Gruppo, e più precisamente della Comit, di fronte alle persecuzioni razziali, è stata preparata una pubblicazione intitolata “La Banca Commerciale Italiana di fronte alle persecuzioni antisemite (1935-1945)” dove viene evidenziato l’impegno della banca milanese guidata da Raffaele Mattioli per il salvataggio di molti dei suoi impiegati ebrei (Il testo sarà presto pubblicato online).
L’ Archivio Storico del Gruppo Intesa Sanpaolo, nato nel 1984 come Archivio storico della Banca Commerciale Italiana, gestisce a Milano i patrimoni documentari della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (costituita nel 1823), del Banco Ambrosiano Veneto (1892), della Banca Commerciale Italiana (1894) e, a Roma-Acilia, quello dell’Istituto Mobiliare Italiano (1931). Con 13 km lineari, è una delle principali fonti primarie di storia economica in Europa. Coordina gli interventi di salvaguardia e valorizzazione degli altri archivi storici del Gruppo, dove sono confluite oltre 250 banche, conservati sui territori di pertinenza e collabora attivamente con le più rilevanti reti archivistiche.
Data ultimo aggiornamento 22 gennaio 2020 alle ore 18:59:00