Restituzioni 2025: Intesa Sanpaolo per il patrimonio artistico italiano
27 ottobre 2025
Intesa Sanpaolo conferma il suo impegno per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio artistico italiano e, con la mostra Restituzioni 2025, presenta le opere restaurate nell’ambito della XX edizione di Restituzioni, programma triennale condotto con il Ministero della Cultura.
Restituzioni è il programma di Intesa Sanpaolo dedicato alla tutela del patrimonio di opere d’arte nazionale, attivo dal 1989: in oltre 36 anni, ha consentito il restauro di oltre 2.200 opere provenienti da centinaia di musei, chiese, siti archeologici e collezioni pubbliche di tutto il territorio nazionale, “restituendole” alla collettività.
Il progetto di Restituzioni infatti restaura non solo opere di artisti di fama ma anche opere meno note e strettamente legate alle radici culturali dei territori.
La XX edizione di Restituzioni ha realizzato 128 restauri, di cui 117 in mostra a Roma, a Palazzo Esposizioni Roma dal 28 ottobre al 18 gennaio 2026. Le opere sono state selezionate da Intesa Sanpaolo insieme a 51 enti di tutela (Soprintendenze, Direzioni Regionali Musei Nazionali e Musei autonomi) e appartengono a 67 enti proprietari, tra musei pubblici e diocesani, chiese e luoghi di culto, e siti archeologici.
L’esposizione, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è prodotta e organizzata da Intesa Sanpaolo in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo. La curatela scientifica è di Giorgio Bonsanti, Carla Di Francesco e Carlo Bertelli in qualità di curatore emerito.
Restituzioni 2025: le opere in mostra
Tra i restauri in mostra spiccano capolavori di Giovanni Bellini, Giulio Romano, Battistello Caracciolo, Luca Giordano, Mario Sironi e Pino Pascali, accanto a oggetti che testimoniano la varietà del patrimonio italiano come:
- Draisina ottocentesca da Gallarate (VA), un’antenata della bicicletta
- Arco da samurai e barca siamese dal Castello di Agliè (TO)
- Abiti Charleston e paramenti sacri in penne di colibrì da Roma
- Macchina planetaria dal Museo della Scienza e della Tecnica di Milano
Vi sono inoltre alcuni restauri monumentali e inamovibili - per questo non in mostra a Roma - come gli affreschi medievali di Castelseprio (VA) o opere di grande scala come il Cavallo colossale di Antonio Canova.
La XX edizione di Restituzioni ha visto anche una collaborazione Italia-Belgio con l’Institut Royal du Patrimoine Artistique (IRPA) di Bruxelles, con il recupero del Retablo con l’Adorazione dei Magi dalla chiesa milanese dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore.
In questo video è possibile seguire alcune fasi dei lavori che hanno coinvolto 60 laboratori di restauro e decine di conservation scientist impegnati nella diagnostica:
Valorizzazione dell’identità dei territori
La scelta delle opere segue un unico criterio: ascoltare le esigenze dei territori per valorizzarne l’identità attraverso interventi che privilegino l’effettiva necessità e urgenza del restauro.
Restituzioni consente così di recuperare beni rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini cronologici sia in termini di materiali e tecniche utilizzati.
Al termine degli interventi di ciascuna edizione, le opere restaurate sono esposte in una mostra organizzata da Intesa Sanpaolo, dove il pubblico può apprezzare il risultato del lavoro condotto.
Intesa Sanpaolo e la cultura
Oltre che con Restituzioni, Intesa Sanpaolo esprime il proprio impegno in ambito culturale attraverso la valorizzazione a livello nazionale e internazionale del suo cospicuo e prestigioso patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico.
In particolare nei suoi musei delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza, realizza mostre, attività didattiche e collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali, con l’intento di condividere tale patrimonio con la collettività.
Testa di giovane atleta, Gallerie Nazionali di Arte Antica (MiC), Galleria Corsini (foto Mauro Coen)
Testa femminile (Atena?), Gallerie Nazionali di Arte Antica (MiC), Galleria Corsini (foto Mauro Coen)
Su concessione delle Gallerie Nazionali di Arte Antica (MiC) / foto Mauro Coen
1 e 2
Luca Giordano
Lotta tra Perseo e Fineo, 1680 circa
olio su tela
375x366 cm
Genova, Musei Nazionali, Palazzo Reale
Creditline: Genova, Musei Nazionali, Palazzo Reale
Copyright: © MiC - Musei Nazionali di Genova - Palazzo Reale
Crediti fotografici: Pre restauro: Copyright Foto Luigi Parma, Post restauro: Copyright Foto Mauro Ranzani
3 e 4
Autore ignoto
Laufmaschine (macchina per correre) o Draisina inventata da Karl Drais von Sauerbronn a Karlsruhe, prima metà del XIX secolo
legno dipinto con parti scolpite a testa e coda di drago (struttura); cuoio dipinto (sella, reggi-pancia e alette); metallo (elementi strutturali)
98,5x171x53,5 max cm
Gallarate (Varese), Museo archeologico-storico-artistico della Società Gallaratese per gli Studi Patri
Creditline
Gallarate (Varese), Società Gallaratese per gli Studi Patri
Crediti fotografici: Pre e post restauro: Copyright: Fotodarte di Giuseppe e Luciano Malcangi
5 e 6
Cariatide, età adrianea (117-138 d.C.)
scultura in marmo pentelico
h. 216 cm, 63x52 cm (base)
Tivoli (Roma), Villa Adriana e Villa d'Este, Villa Adriana, Mouseia
Creditline
Tivoli (Roma), istituto autonomo Villa Adriana e Villa dEste – Villae
Copyright:
© Villa Adriana e Villa d'Este, Tivoli - MiC
Crediti fotografici: Pre e post restauro: Copyright Foto Quirino Berti
Data ultimo aggiornamento 27 ottobre 2025 alle ore 14:50:38