Intesa Sanpaolo, bilancio 2018 da record: utile netto di 4,05 miliardi
Intesa Sanpaolo archivia un 2018 record, con 4,05 miliardi di utile netto, il miglior risultato dal 2007.
I dati, in linea con gli obiettivi del Piano d’Impresa 2018-2021, sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione, che ha anche deciso di proporre alla prossima Assemblea degli azionisti la distribuzione di un ammontare di dividendi pari a 3,449 miliardi (85% degli utili).
I risultati raggiunti nel primo anno del Piano, pur in un contesto più complesso del previsto, “confermano” ha commentato il ceo Carlo Messina “la capacità di generare una profittabilità sostenibile grazie ai risultati positivi ottenuti da tutte le divisioni della Banca. Il nostro business model resiliente e ben diversificato ci conferma una realtà di successo nelle attività di wealth management and protection e ci consente di affrontare da una condizione di maggior forza la volatilità dei mercati finanziari”.
Il bilancio ha registrato fra l’altro:
- l’ulteriore rafforzamento della patrimonializzazione, con un indice di solidità patrimoniale (Common Equity Tier ratio) salito a 13,6%, largamente superiore rispetto ai requisiti normativi;
- Il miglioramento della qualità del credito, con lo stock dei crediti deteriorati lordi calato di 16 miliardi senza oneri per gli azionisti, realizzando nel solo 2018 oltre il 60% dell’obiettivo fissato nel Piano;
- l’incremento di efficienza, con un rapporto cost/income del 53%, raggiunto portando avanti significativi investimenti nel digitale, nel wealth management e nella formazione, e che conferma Intesa Sanpaolo ai vertici delle banche europee;
“Siamo fattore di accelerazione della crescita dell’economia reale del Paese:” ha sottolineato Messina “nel 2018 le erogazioni a medio e lungo termine a famiglie e imprese sono state di 50 miliardi. Confermiamo la nostra capacità di lavorare a fianco delle aziende in grado di superare condizioni di temporanea difficoltà: nel solo 2018 abbiamo aiutato circa 20.000 aziende a tornare in bonis salvaguardando così oltre 100mila posti di lavoro; dal 2014 parliamo di 93.000 imprese e oltre 450.000 posti di lavoro”.
Messina: “Siamo un acceleratore della crescita dell’economia del Paese e siamo anche il motore dell’economia sociale”
Ma il Gruppo è impegnato a diventare un punto di riferimento anche in termini di responsabilità sociale.
“Per Intesa Sanpaolo” ha affermato ancora Messina “il concetto della creazione di valore va interpretato in una chiave ampia: essere una banca tra le più solide e profittevoli in Europa significa essere il motore dell’economia sociale del nostro Paese e promuovere un grande progetto per l’inclusione economica e per la lotta alla povertà.”
In questo quadro si inseriscono:
- i dividendi distribuiti e tradotti in erogazioni delle Fondazioni azioniste, il cui ammontare supera il 50% delle erogazioni effettuate da tutte le Fondazioni bancarie italiane;
- le partnership con varie organizzazioni per la distribuzione di pasti, posti letto, farmaci e indumenti ai più bisognosi, per un tale di circa 3,5 milioni di interventi;
- l’impegno per la Circular Economy, con un plafond di 5 miliardi di credito e il lancio del primo laboratorio italiano dedicato;
- le numerose iniziative a favore di start-up, cui hanno partecipato 520 imprese;
- l’avvio del Fondo Impact con il lancio della prima linea di credito non garantito dedicata a tutti gli studenti universitari italiani (programma Per Merito).
- il sostegno alla formazione di 5.000 giovani in Italia per accompagnarli verso il mercato del lavoro, nell’ambito della partnership con Generation, progetto globale per la riduzione della disoccupazione giovanile;
- la promozione di iniziative culturali, tra cui le 14 mostre nelle sedi museali del Gruppo (Gallerie d’Italia) a Milano, Vicenza e Napoli, che hanno attirato 500.000 visitatori.
Febbraio 2019