Intesa Sanpaolo: Webecome combatte il disagio sociale dei bambini
Intesa Sanpaolo si impegna con un nuovo progetto per favorire la prevenzione e il contrasto di fenomeni di disagio sociale dei bambini tra i 6 e i 10 anni. Questo è l’obiettivo di Webecome presentato a Milano alla presenza del Ministro per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca Marco Bussetti e del Presidente di Intesa Sanpaolo Gian Maria Gros-Pietro. Webecome è una piattaforma formativa online gratuita (www.webecome.it) con oltre 150 materiali di approfondimento per 1.300 ore di formazione secondo tre percorsi paralleli, uno destinato agli insegnanti, uno ai dirigenti scolastici e uno ai genitori. Il progetto vedrà un ruolo attivo degli Uffici scolastici regionali (USR) del Ministero dell’Istruzione per diffondere l’applicazione di Webecome nelle scuole.
“Una piattaforma aperta, gratuita, sempre disponibile al servizio di insegnanti e famiglie”
“Combattere il disagio giovanile è uno dei compiti della scuola, soprattutto in tempi come i nostri, in cui, paradossalmente, siamo tutti costantemente collegati in rete ed è tanto più facile sentirsi soli e disorientati, soprattutto se si è ragazzi o bambini” ha dichiarato il Ministro Bussetti. “Adempiere a questo compito è una delle mie priorità, fin dal mio primo giorno come Ministro. Per questo, considero molto utili e apprezzabili progetti come la piattaforma Webecome. Un’iniziativa per la Scuola primaria che punta a mettere in connessione studenti, docenti, genitori, dirigenti scolastici, esperti in campo pedagogico, clinico e comportamentale, per potenziare e diffondere le migliori pratiche di prevenzione e contrasto del disagio, fin dall’infanzia. Mi congratulo e ringrazio Intesa Sanpaolo per aver realizzato un’idea che coincide con la mia visione dell’istruzione e che, inoltre, sposa in pieno un altro concetto base del mio mandato, quello dell’alleanza virtuosa tra scuola e nuove tecnologie”.
Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, ha commentato: “Con Webecome Intesa Sanpaolo sostiene la prevenzione e il contrasto di questi gravi fenomeni che minano il lineare percorso di sviluppo dei bambini fin dai primi anni di scuola. Le fasi formative iniziali sono fondamentali per un proseguimento positivo dei successivi cicli educativi, per queste ragioni è importante che si svolgano serenamente. L’esperienza della Banca, che nel 2018 ha erogato più di 9 milioni di ore di formazione ai suoi 90 mila dipendenti, ha permesso di costruire insieme ai qualificati esperti da noi coinvolti uno strumento didattico multidisciplinare che speriamo sarà utile a insegnanti e genitori.”
Sette i temi affrontati più una mappa di orientamento: il bullismo, presentato in termini di relazione, il cyberbullismo, cioè il valore della vicinanza e dell’amicizia, la diversità, rappresentata non come differenza, ma come unicità di ogni individuo con le proprie caratteristiche fisiche, etniche, religiose, la nutrizione, il gusto del cibo e l’interesse nella preparazione, le competenze trasversali come la capacità di imparare, il pensiero critico, la cooperazione, la curiosità, le dipendenze soprattutto digitali e, a scopo preventivo, da alcol e droghe, l’educazione civica, per creare cittadini adulti consapevoli. Ogni argomento è caratterizzato da una parola chiave proposta come ‘antidoto’: I come insieme (bullismo), U come unicità (diversità), G come gusto (nutrizione), V come vicinanza (cyberbullismo), A come attitudine (competenze trasversali), B come benessere (dipendenze), R come relazione (educazione civica digitale). Illustrati con la M di Mappe, costituiscono “L’Alfabeto per crescere”. I contenuti sono presentati con un approccio positivo che punta sul potenziamento di abitudini, sensibilità e atteggiamenti collaborativi che, se promossi e valorizzati correttamente tra i bambini tramite esperienze educative coinvolgenti, diminuiscono le probabilità che insorgano fenomeni di disagio. È questo uno dei tratti principali del progetto, insieme all’ampio spettro di disagi oggetto della trattazione anche multidisciplinare, e alla qualità dei contributi forniti da oltre 60 docenti universitari ed esperti in ambiti della pedagogia, della sociologia, della medicina e della psicologia, individuati come riferimento nel proprio ambito.
La presentazione del progetto, che si indirizza a una platea potenziale di 2,5 milioni di studenti, 240 mila insegnanti e 18 mila scuole primarie, giunge al termine di oltre un anno di studio e sperimentazione che ha visto l’affinamento dei percorsi formativi e l’ampliamento degli approfondimenti disponibili. Entro il 2021, si punta a coinvolgere il maggior numero possibile di insegnanti in workshop di tre giorni in tutta Italia per approfondire e sperimentare attivamente i contenuti da inserire nel programma didattico. Il progetto sarà inoltre oggetto di una campagna di promozione con presentazioni sul territorio e campagne di comunicazione. La fase propedeutica ha coinvolto 100 scuole e dirigenti scolastici, 120 insegnanti, 50 genitori e oltre 2500 - bambini, in sei regioni italiane - Campania, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Veneto -, permettendo così di cogliere, comporre ed elaborare le diverse prospettive. Ad oggi sono 60 mila i contenuti consultati in 15 mila sessioni di navigazione con 7 mila visitatori unici. Il progetto è realizzato dalla struttura Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università con la collaborazione di Intesa Sanpaolo Formazione, la società del Gruppo che promuove, realizza e gestisce iniziative di formazione rivolte alle imprese e al territorio certificata dal MIUR, e della Direzione Politiche di Sviluppo e Learning Academy di Intesa Sanpaolo incaricata della formazione dei 90 mila dipendenti del Gruppo.
Maggio 2019