Governativi green ed emissioni per il 2020: le previsioni della Direzione Studi
La Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo prevede prospettive di ulteriore espansione
per le emissioni governative green dell’area euro nel 2020. Nello Studio, datato 14 febbraio 2020, anche il ruolo della BCE a supporto di questo nuovo mercato.
Le emissioni di green bond dell’area euro hanno segnato un nuovo record nel 2019: l’ammontare emesso nel corso del 2019 ha raggiunto 170 miliardi di euro, +50% rispetto all’anno precedente e lo stock in circolazione di titoli green a livello globale era pari a 566 miliardi di euro a fine gennaio 2020. Il mercato appare in ulteriore forte crescita: nel solo mese di gennaio di quest’anno sono stati collocati sul mercato titoli per 20 miliardi di euro, pari al 75% di quanto emesso nel primo trimestre 2019.
Le emissioni green di titoli governativi rappresentano solo il 9% di tutto l’ammontare in circolazione e hanno una storia più recente, iniziata con la prima emissione da parte della Polonia nel dicembre 2016. Oggi, su un totale di 50 miliardi di euro di titoli governativi in circolazione a livello globale, 21 miliardi di euro sono rappresentati dall’OAT francese (emesso nel 2017 e successivamente riaperto sette volte), mentre 23 miliardi di euro sono costituiti dalle emissioni governative dell’Olanda, del Belgio, dell’Irlanda e della Polonia.
Nell’Eurozona, le previsioni per il 2020 sono di una ulteriore espansione del mercato governativo di green bond, dato l’ingresso di nuovi emittenti e l’incremento della spesa dedicata agli investimenti “verdi”. Il Green New Deal, approvato dal Parlamento Europeo a metà gennaio, si pone infatti come obiettivo l’azzeramento dell’impatto climatico entro il 2050 e richiede la mobilitazione di nuove risorse pubbliche e private da parte degli stati membri. Alla fine dello scorso dicembre, tutti gli stati membri hanno redatto i Piani nazionali integrati sull’energia e sul clima (NECP) volti a pianificare, sull’orizzonte temporale 2021-2030, la transizione verso l’impatto zero.
Nel 2020, nuovi emittenti governativi ricorreranno a questo nuovo mercato per finanziare le proprie spese ambientali:
· l’Olanda ha riaperto per 1,4 miliardi di euro il DSL green ed è previsto che effettui un’ulteriore riapertura durante l’anno, raggiungendo almeno 2 miliardi di euro entro la fine del 2020;
· il Belgio dovrebbe collocare circa 2,2 miliardi di OLO green nel 2020;
· l’Irlanda ha in programma riaperture di green bond per 2 miliardi di euro nel 2020;
· la Francia ha recentemente dichiarato di avere una spesa disponibile green per il 2020 pari a 8 miliardi che finanzierà tramite riaperture dell’OAT green 06/2039;
· la Spagna ha indicato nel programma delle emissioni del 2020 l’intenzione di emettere il primo green bond;
· la Germania emetterà durante la seconda parte dell’anno dei “twin green bond”, ossia il titolo green sarà emesso in concomitanza con un titolo convenzionale e i due titoli avranno la stessa cedola e scadenza, ma un codice ISIN distinto;
· in Italia, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) già a fine dicembre scorso ha indicato nelle "Linee guida per la gestione del debito pubblico per il 2020" l'intenzione di introdurre nuove obbligazioni green nella gamma di titoli offerti al mercato, la legge di Bilancio 2020 ha poi formalmente sancito la possibilità di emettere titoli di stato green. Il Tesoro sta nel frattempo svolgendo approfondite analisi di mercato per ottimizzare le future emissioni e pianificarne tempi e modalità.
Il ruolo della BCE a supporto della sostenibilità ambientale
Nel comunicato stampa che apre la fase di revisione strategica della politica monetaria, la BCE ha annunciato che lavorerà anche sul tema della sostenibilità ambientale e si porrà l’obiettivo d’indagare la sua eventuale implementazione all’interno dell’attività svolta dalla BCE. La presidente Lagarde ha detto che il fattore rischio climatico potrebbe avere un impatto sia sul risk assessment sia sugli investimenti effettuati dalla BCE.
Dalla Danimarca un nuovo modello di green bond
La Danmarks Nationalbank sta valutando l’emissione, per conto del Tesoro, di un nuovo modello di obbligazioni sovrane green, costituto dall’emissione di un titolo di stato convenzionale contestualmente all’emissione di un “certificato verde” con identica scadenza. Il nuovo mercato dei certificati potrà fornire una misura del valore che gli investitori attribuiscono alla scelta green.
Data ultimo aggiornamento 15 marzo 2024 alle ore 14:04:04