L’Italia ha un ruolo chiave per il successo del programma Next Generation EU
“Entro il 2026 saremo in grado di attivare erogazioni a medio e lungo termine per oltre €410 miliardi a favore del mondo produttivo e delle famiglie italiane. Questi fondi si aggiungeranno a quelli distribuiti dall’Europa e dal Governo”.
In un’intervista sulle sfide del dopo-pandemia del Direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini, per il CEO Carlo Messina “L’Europa con la ripartenza può tornare protagonista e l’Italia avrà un ruolo cruciale”.
Il risparmio degli italiani e il dinamismo delle sue imprese sono leve straordinarie che, unite all’effetto moltiplicatore che banche come Intesa Sanpaolo si impegnano ad attuare, possono determinare il successo del programma Next Generation EU.
Intesa Sanpaolo mette a disposizione la forza della Banca per accelerare la ripartenza dell’economia e delle imprese.
“Entro il 2026, Intesa Sanpaolo ha destinato €152 miliardi per le famiglie, comunità e inclusione sociale. Le risorse per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura ammontano a €109 miliardi. Seguono €76 miliardi per green, economia circolare e transizione ecologica, €58 miliardi per infrastrutture, trasporti e rigenerazione urbana, €19 miliardi per salute, farmaceutica, istruzione e ricerca. In particolare, i fondi che Intesa Sanpaolo sta mettendo a disposizione delle imprese sono €270 miliardi”.
Inoltre, l’attenzione di Intesa Sanpaolo si concentra su quattro linee di intervento:
Finanza d'impatto per cambiamenti strutturali
- “I progetti innovativi, e in discontinuità con il passato, vanno dalla rigenerazione urbana alla ristrutturazione di scuole e ospedali e all’inclusione sociale".
- “Nell’ultimo anno, a livello internazionale, i fondi provati per investimenti nelle infrastrutture hanno raccolto $100 miliardi, mentre nel decennio precedente erano stati solo $34 miliardi. Questo significa che ci sono grandi opportunità anche per l’Italia”.
Giovani
- “La pandemia ha accentuato la situazione di difficoltà dei nostri giovani che vanno considerati tra le priorità dell’agenda politica insieme alle misure per favorire la crescita demografica".
- “Intesa Sanpaolo finanzia gli studenti universitari che lo meritano senza garanzie, a tassi contenuti e tempi lunghi per la restituzione dei crediti".
- “Intesa Sanpaolo, grazie alla collaborazione straordinaria con i sindacati, ha definito il progetto più grande per assunzione di giovani. Nei prossimi anni ne permetterà l’entrata di 3.500 nel Gruppo”.
Donne
- “L’occupazione femminile va incoraggiata e sostenuta, può dare un contributo fondamentale alla ripresa".
- “Per avere parità di genere, serve passare dalle dichiarazioni di intenti ai fatti creando condizioni adeguate: asili nido, aiuti per le maternità, finanziamenti a lungo termine e perfino a fondo perduto".
- “In Intesa Sanpaolo abbiamo programmi articolati per il sostegno alla formazione e allo sviluppo imprenditoriale al femminile, favorendo assunzioni, promozioni a ruoli di responsabilità, nomine a dirigente”.
Interventi per il Mezzogiorno
- “Se il Mezzogiorno fosse uno Stato dell’Unione europea sarebbe all’ottavo posto nella classifica dei 27 Paesi europei per presenza di imprese manifatturiere, con un ruolo importante nelle catene del valore su scala perfino europea".
- “Si può fare molto di più, anche per le opportunità legate alla nuova centralità geopolitica del Mezzogiorno nel Mediterraneo".
- “Dai porti del sud Italia passa il 40% del traffico portuale italiano".
- “Nel Mezzogiorno si trovano molte start up e negli ultimi tre anni, intesa Sanpaolo ne ha finanziate circa un migliaio".
- “Nel Mezzogiorno, Intesa Sanpaolo ha una quota di mercato del 24% nei finanziamenti delle imprese e del 32% dei mutui immobiliari”.
Servono “visione strategica e progetti”. Gli impegni “precisi e, vincolanti”, che abbiamo con l’Europa “garantiranno un’accelerazione formidabile dei progetti, perché la distribuzione dei fondi ha come cardine la verifica dello stato di avanzamento dei lavori”.
Sostegno al Recovery Plan
- “Next Generation EU, lo strumento dei finanziamenti europei per la ripresa, è un’opportunità speciale da cogliere".
- “Dobbiamo essere consapevoli che lo sviluppo economico è il solo modo per rendere sostenibile il rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo".
- “Siamo in una fase particolare: tanta liquidità, disponibile per il cambiamento. Adesso o mai più".
- “In Italia abbiamo leve straordinarie da azionare: le risorse parcheggiate sui conti correnti delle imprese e delle famiglie che, se trasformate almeno parzialmente in investimenti e consumi, possono sommarsi ai finanziamenti europei, moltiplicandone l'impatto".
- “Occorre che imprenditori e famiglie ritrovino la fiducia, presupposto indispensabile per rimettere In moto la macchina delle nuove iniziative".
Il sistema bancario
- “Il sistema bancario italiano oggi non ha molto da invidiare a quelli di altri Paesi europei. ll processo di concentrazione è andato molto avanti, gli NPL sono sotto controllo, i derivati risultano di gran lunga inferiori a quelli in pancia di grandi banche europee".
- “Per l'Italia auspico ulteriori concentrazioni per arrivare alla creazione di almeno tre poli".
- “Intesa Sanpaolo è stata la prima a muoversi nella direzione delle concentrazioni bancarie, auspicata dalla Banca Centrale Curopea, chiudendo con successo l'acquisto di Ubi Banca".
Il Governo Draghi
- “La presenza di Mario Draghi alla Presidenza del Consiglio e di Sergio Mattarella alla Presidenza della Repubblica è una congiuntura ideale per impostare le riforme in grado di cambiare davvero il Paese, consentendo la sostenibilità del debito pubblico".
- “Il Governo potrebbe valutare l'allungamento delle garanzie della Sace per i finanziamenti a lungo termine destinati alle imprese e la loro estensione. Portare la scadenza delle coperture a 20 anni permetterebbe alle aziende in difficoltà di avere tempi adeguati per riorganizzarsi e ripartire".
Le sfide poste dalla pandemia rappresentano un’occasione unica per l’Europa: giocare un ruolo da protagonista al pari di potenze come Stati Uniti e Cina.
- “I finanziamenti europei e i piani di rilancio dell’economia rappresentano per l’Europa una occasione unica: restare il terzo blocco al vertice della geopolitica internazionale insieme agli Stati Uniti e alla Cina. Se non andrà così, l'Unione europea sarà destina ad avere un ruolo sempre più marginale”.
- “Occorre essere consapevoli che non ci sono alternative: la posta in gioco è ritrovare lo slancio per essere un polo di dimensioni globali che tenga testa a Stati Uniti e Cina. In caso contrario prevarranno le logiche nazionali ma neppure i Paesi più forti, come Germania e Francia, ce la faranno a restare competitivi”.
- "L’Italia avrà un ruolo decisivo: rappresentiamo uno snodo chiave nel determinare un effettivo successo del programma Next Generation EU."
“L’Europa con la ripartenza può tornare protagonista e l’Italia avrà un ruolo cruciale”.
Data ultimo aggiornamento 28 giugno 2021 alle ore 17:45:00