“Il tuo futuro è la nostra impresa”: €120mld per la crescita delle PMI italiane
Intesa Sanpaolo lancia il programma “Il tuo futuro è la nostra impresa”, che mette a disposizione delle imprese italiane €120 miliardi fino al 2026 per accompagnarle nei processi di trasformazione e rinnovamento legati alla transizione energetica e digitale, facilitandone anche l’accesso alle nuove misure del PNRR.
Gli interventi previsti, che hanno l’obiettivo di accelerare la ripresa e il ritorno agli investimenti del tessuto economico-industriale del Paese, si inseriscono tra le azioni del Gruppo a sostegno degli obiettivi del PNRR per i quali Intesa Sanpaolo ha stanziato complessivamente oltre €410 miliardi.
Più in particolare, le nuove misure di supporto sono destinate a PMI, micro-aziende, Terzo Settore, filiere agroalimentari e del turismo, e riguardano i seguenti ambiti:
- Transizione 5.0 ed Energia, con soluzioni di finanziamento dedicate e agevolate, consulenza per l’accesso alle agevolazioni fiscali e rilascio delle relative certificazioni e formazione; inoltre, con riferimento alle Comunità Energetiche Rinnovabili, sono previste soluzioni per l’energia condivisa anche nella forma dell’autoconsumo collettivo, con finanziamenti specifici e agevolati
- Sviluppo estero e nuovi mercati, con soluzioni finanziarie e il supporto di strutture specializzate - anche grazie alla radicata e capillare presenza internazionale del Gruppo – per l’individuazione dei migliori settori merceologici e dei nuovi potenziali mercati, in particolare Est Europa, India ed Emirati Arabi Uniti
- Progresso digitale e Sicurezza, con strumenti di protezione e finanziari, tra cui il nuovo Cyber Loan, per abilitare investimenti in hardware, software e formazione; inoltre, grazie ai propri partner e ai Laboratori ESG presenti in tutta Italia, Intesa Sanpaolo coinvolge le imprese in percorsi di formazione digitale qualificata.
In tale contesto, viene rafforzata la collaborazione con SACE per le garanzie Green e Futuro, amplificando così i vantaggi per le imprese.
“Il nostro ruolo è attivare risorse finanziarie e strumenti dedicati ad accompagnare le scelte di investimento e far cogliere le opportunità del PNRR e della Transizione 5.0. Ci rivolgiamo ad oltre 1,2 milioni di clienti tra PMI e imprese più piccole, per tutti vogliamo stimolare un approccio di rilancio verso la crescita con nuovi mezzi e nuovi obiettivi condivisi.”
Stefano Barrese, responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo
Il programma prevede una specifica attenzione nei confronti dei settori Agribusiness (€15 mld) e Turismo che, presentando peculiarità uniche, necessitano di un accompagnamento specifico nella transizione verso modelli più innovativi, profittevoli e sostenibili.
A tal fine, nasce per esempio Cresci Agri, una nuova linea di finanziamenti con durata fino a 30 anni dedicata allo sviluppo della produzione modulabile sul ciclo produttivo della filiera di appartenenza, e vengono resi disponibili prodotti per la copertura dai rischi sulle materie prime insieme a soluzioni ad hoc per l’efficientamento energetico e la crescita internazionale.
Al Terzo Settore, infine, Intesa Sanpaolo offre una Direzione dedicata con oltre 600 persone che affiancano le imprese impact su progetti di sviluppo e interazione con il mondo profit.
Guarda l'intervista a Stefano Barrese, realizzata a margine della presentazione del nuovo programma "Il tuo futuro è la nostra impresa":
L’importanza di investire sui processi di trasformazione in corso viene evidenziata anche nell’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo:
- I ritorni degli investimenti in sostenibilità e in tecnologia sono significativi, le imprese manifatturiere con impianti in fonti di energia rinnovabile nel quadriennio 2019-2022 sono riuscite a superare meglio di altre la crisi energetica, mostrando una maggiore tenuta della propria redditività su livelli elevati.
- Sempre tra il 2019 e il 2022 le imprese con investimenti 4.0 hanno registrato una crescita del fatturato doppia rispetto alle altre (+32,5% contro +16,6%) e, al contempo, un balzo della produttività, con il valore aggiunto per addetto salito di +13.000 euro (contro +5.000).
- Secondo i dati dell’ultimo censimento permanente Istat, sono ampi i margini di miglioramento per il nostro tessuto economico: basti pensare che nel biennio 2021-2022 solo il 5,7% delle imprese italiane con almeno 3 addetti ha utilizzato fonti energetiche rinnovabili (FER); si sale al 10,4% nell’industria in senso stretto.
- Un supporto alla transizione green può venire dalle filiere e dalle comunità energetiche, come emerge dalla XVIII indagine di Intesa Sanpaolo sul sentiment delle imprese rilevato dai colleghi gestori a novembre-dicembre 2023. Tra le imprese di medie e grandi dimensioni è, infatti, in crescita la propensione a ricorrere a fornitori che riducono l’impatto ambientale. Al contempo, sale tra le imprese clienti l’interesse per le comunità energetiche che possono spingere gli investimenti delle imprese nelle FER.
- Spazi di miglioramento emergono anche sui temi innovazione e tecnologia. Nell’industria in senso stretto quasi un’impresa su due con almeno 3 addetti nel biennio 2021-2022 ha realizzato attività di innovazione, con punte del 92,1% tra le imprese con almeno 250 addetti. Questa percentuale scende al 34,4% tra le aziende con 3-9 addetti. In termini di adozione di tecnologia, nel biennio 2021-2022 mediamente il 39,1% delle imprese industriali ha utilizzato software per la gestione aziendale, con punte del 90,8% tra le imprese più grandi. Margini di sviluppo sembrano essere presenti soprattutto tra le aziende più piccole, dove non si arriva al 30%.
- In questo contesto sarà cruciale risolvere il disequilibrio tra domanda e offerta di lavoro: nel complesso nel 2023 sono state stimate quasi 2,5 milioni di entrate di difficile reperimento (+18,4% vs. 2022), il 45,1% del totale.
Qui le slide della presentazione di Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo.
Data ultimo aggiornamento 29 marzo 2024 alle ore 09:44:27