Messina: responsabilità sociali, culturali e ambientali sono nel Dna della Banca
“Le responsabilità sociali, culturali e ambientali sono elementi qualificanti e distintivi di Intesa Sanpaolo, valori insiti nel Dna della Banca, emanazione delle Fondazioni Bancarie che sono i nostri azionisti principali”, ha dichiarato Carlo Messina, CEO di Intesa Sanpaolo, in occasione del saluto di apertura ai lavori del Convegno dell’Emapi (Ente di mutua assistenza dei professionisti).
Di qui derivano le numerose iniziative che vedono Intesa Sanpaolo impegnata “per costruire un futuro di maggiore sicurezza e benessere per tutti” come ha ricordato il Ceo, che ha anche sottolineato la necessità di una “piena collaborazione” tra “governo, istituzioni, soggetti privati” al fine di “garantire la coesione sociale del Paese”.
Proprio per rispondere alle sfide e opportunità generate dai profondi cambiamenti che interessano il mondo del lavoro e della società, “Intesa Sanpaolo non solo è orientata a sviluppare per i propri clienti e per i propri dipendenti soluzioni finanziarie personalizzate e aggiornate” ha sottolineato Messina, “ma è anche attivamente coinvolta nell'educazione finanziaria e nella promozione della cittadinanza economica della nostra comunità”.
A testimonianza di questo impegno, c’è per esempio la decisione di “destinare 1,5 miliardi di euro per il sociale nel periodo 2023/2027, aumentando la nostra responsabilità verso gli azionisti, i clienti e la società nel suo complesso per contrastare le disuguaglianze”, ha ricordato il Ceo.
Nel suo intervento Messina ha in particolare citato l’invecchiamento demografico come una delle sfide più importanti che l’Italia deve affrontare: un trend che “inevitabilmente influenzerà i consumi, il risparmio e la domanda di servizi sanitari e assistenziali a lungo termine, con conseguenze che richiedono interventi mirati e politiche di lungo respiro”.
Di qui – ha ricordato Messina – la necessità di interventi su più fronti: “aumentare il tasso di attività della popolazione”, “dare priorità a politiche che favoriscano l'innovazione e l'aumento della produttività del lavoro” e, poiché il sistema di welfare coprirà solo in parte i costi sanitari e di assistenza a lungo termine, “incentivare il risparmio previdenziale tra i lavoratori”, supportando anche i caregivers informali, potenziando i servizi pubblici e privati di assistenza.
Il convegno “L’evoluzione del Welfare dei professionisti” si è svolto a Roma il 14 novembre 2024.
Data ultimo aggiornamento 15 novembre 2024 alle ore 17:33:33